Un mercato da 4-2-3-1?

Cambio tattico in vista per Maran?

Cambio tattico in vista per Maran? 

Analizziamo le possibili ripercussioni del mercato sin qui condotto dalla società etnea sulle scelte tattiche di mister Maran.

Nulla di "clamoroso" in vista
La sessione estiva di mercato è alle battute conclusive, e stando alle dichiarazioni della dirigenza, in casa Catania non si dovrebbe assistere a movimenti clamorosi. E' scaduto il termine fissato dalla società per valutare offerte nei confronti di big come Bergessio, che dunque salvo offerte folli dovrebbero essere trattenuti, e solo alcune situazioni particolari come quella di Maxi Lopez, o di giocatori in cerca di spazio come Donnarumma, potrebbero determinare dei movimenti in uscita a cui potrebbero conseguire a loro volta delle operazioni in entrata, comunque volte ad assestare e non certo rivoluzionare l'organico.

Focus sulla scorsa stagione
Siamo dunque nelle condizioni di poter tracciare un primo bilancio, soffermandoci sull'influenza che questo mercato ha o potrebbe avere sulle scelte tattiche di Maran. La scorsa stagione il tecnico di Rovereto ha alternato tre moduli: in modo prevalente ha proseguito il percorso del Catania di Montella, e del Catania degli ultimi anni in generale, utilizzando il 4-3-3; in diverse partite (soprattutto quando mancava il regista puro Lodi, ma anche in sua presenza) ha utilizzato quello che pare essere il suo schema preferito, il 4-2-3-1, a volte anche a gara in corso per recuperare il risultato; in poche occasioni, e per giocare "a specchio" contro squadre che utilizzavano quel modulo, ha riproposto il 3-5-2 più frequentemente utilizzato da Montella nella stagione precedente.

Un mercato che accantona il 4-3-3...
Dando uno sguardo agli acquisti e alle cessioni di quest'estate un particolare salta all'occhio: il Catania ha ridotto sensibilmente il numero dei mediani ed incrementato, salvo cessioni dell'ultim'ora, la batteria dei trequartisti. Lo stesso Lodi, che era il regista della squadra ed agiva in posizione centrale, è stato rimpiazzato con Tachtsidis che ha caratteristiche più difensive. Per il resto, a parte Izco ed Almiron, come mediano puro è rimasto il solo Biagianti (che radio mercato dà ad un passo dal Livorno), mentre sono andati via i vari Salifu, Sciacca e Paglialunga. Anche se dovesse arrivare un nuovo centrocampista, è chiaro che il reparto appare carente sotto il profilo numerico, qualora si decidesse di continuare a schierare il 4-3-3. E il discorso non cambia se si considerano come potenziali centrocampisti aggiunti Castro, Barrientos e Freire, che hanno caratteristiche spiccatamente offensive e che danno il meglio di loro qualche metro più avanti.

...ed avalla il 4-2-3-1?
Proprio l'arrivo di Freire, unito a quello di Leto ed infine a quello dell'ultimo acquisto Boateng, anch'egli un esterno offensivo, fanno propendere verso un'indicazione chiara delle strategie tattiche del mister avallate dalla società attraverso un mercato di questo tipo: si sta cercando di costruire una squadra che possa interpretare il 4-2-3-1 nel migliore dei modi, fornendo a Maran delle valide alternative in ogni ruolo. Utilizzando questo schema, davanti alla difesa giocherebbero Izco ed uno tra Tachtsidis e Almiron, e sulla trequarti, dietro Bergessio, si potrebbe proporre il trio delle meraviglie Leto-Barrientos-Castro, con il "Pitu" schierato in posizione accentrata per sfruttare maggiormente le sue qualità in fase di verticalizzazione. Senza contare che, al momento, il Catania dispone di un gran numero di valide e potenziali alternative: Freire, Doukara, Keko, Barisic, Boateng e Donnarumma. Probabilmente qualcuno andrà via, ma il numero resterebbe comunque alto ed è un ulteriore indizio del cambio di strategie tecnico-tattiche di allenatore e società.

Le indicazioni del ritiro
Cambio di strategie che si è già intravisto nelle prime battute del ritiro, quando Maran ha provato ripetutamente il 4-2-3-1, salvo poi tornare al 4-3-3 nelle ultime amichevoli, disputate contro avversari più quotati. Forse un modo per nascondersi, forse un modo per non perdere le vecchie abitudini che potranno sempre tornare utili. Anche perché, in ogni caso, l'ampia rosa permette al mister di poter scegliere il ruolo più adatto partita per partita.