Udinese-Catania: presentazione della gara

Spolli vs Floro Flores

Spolli vs Floro Flores 

La presentazione della sfida del "Friuli" tra bianconeri e rossazzurri. I temi 'caldi': ciclo bianconero, atto primo; Udinese tra rabbia e sogni; giro di boa friulano.

Ciclo bianconero: atto primo
Sarà un intenso periodo bianconero quello che attenderà gli etnei nelle gare lontano dal “Massimino”. Infatti, nelle prossime quattro trasferte i rossazzurri di mister Montella affronteranno ben quattro formazioni aventi per colori sociali il bianco ed il nero. Prima tappa Udine, a seguire Siena, Cesena e gran finale allo “Juventus Stadium”. In mezzo le gare interne contro Parma, la prosecuzione con la Roma ed il Genoa. Strane coincidenze dettate da un calendario a dir poco bizzarro. Prima tappa la gara del “Friuli” contro un’Udinese ancora imbattuta tra le mura amiche…

Udinese tra rabbia e sogni
Battere il Catania e sperare nei passi falsi di Juventus e Milan, rispettivamente impegnati a Bergamo e Novara. Tripla combinazione che permetterebbe ai bianconeri di conquistare il titolo ‘platonico’ ma, allo stesso tempo, prestigioso di ‘campione d’inverno’. Il modo ideale, questo, per dimenticare la cocente scoppola rimediata a Marassi contro il Genoa di Pasquale Marino. Sfida allettante per un gruppo che, nonostante cessioni illustri (Sanchez, Inler e Zapata), ha trovato nell’apporto di ‘semisconosciuti’ (Abdi, Ekstrand, Neuton, Danilo, Badu, tanto per citarne alcuni) le giuste risorse per continua a stupire l’Italia intera. Grande merito alla società friulana, autentico modello per tutte le medio-piccole, e al lavoro di Francesco Guidolin, tecnico snobbato dalle grandi. Dopo 18 giornate l’ Udinese si trova, meritatamente, in piena lotta per lo scudetto e in corsa per la vittoria dell’Europa League. L’eliminazione dalla Coppa Italia, per mano del Chievo, è soltanto un piccolo incidente di percorso che non può intaccare i ‘miracoli’ fatti da una squadra di provincia che non vuole smettere di stupire e sognare. Nella gara contro gli etnei l'Udinese potrebbe sfruttare anche un'altra arma: la rabbia, lasciata in eredità dall'amara sconfitta genovese.

Giro di boa friulano
Tra una mille voci di mercato (sempre più incessanti) e presunti affari ancora da portare in porto, sia in entrata (Ilsinho?) che in uscita (Maxi Lopez?), il Catania di Vincenzo Montella si appresta a chiudere, in quel di Udine, un brillante girone di ritorno. Una prima parte di stagione davvero soddisfacente, capace di portare in dote 22 punti (in attesa della prosecuzione del match con la Roma), vittorie prestigiose (Inter e Napoli su tutte), un buon margine sulla zona calda (7 punti con una gara in meno) e, soprattutto, la consapevolezza di essere una formazione di carattere che sciorina un buon calcio. Applausi per il (quasi) debuttante Montella, persona schietta che preferisce i fatti (tanti) alle parole (poche ma buone). All’orizzonte ecco l’ultimo scoglio da aggirare primo del giro di boa: Udine, campo storicamente ‘amico’ (tre vittorie in A degli etnei) ma in questa stagione ancora imbattuto. Al di là del risultato finale (importante, per carità) ciò che tutti si aspettano di vedere è lo stesso spirito, gioco e carattere avuto nei 65 minuti contro la Roma prima della sospensione. L’Udinese di Guidolin, per certi aspetti, è la formazione ideale contro la quale esprimere al meglio le proprie qualità: squadra che gioca (bene) e che concede spazi. Un invito a nozze per gli etnei da accettare e sfruttare, al meglio. -28 all’Alba: “Siate Folli, siate Affamati, siate Umili, siate Elefanti!”