Tutta la 7a giornata partita per partita

Inter-Roma, il big match della settima giornata di serie A.

Inter-Roma, il big match della settima giornata di serie A. 

La presentazione della settima giornata di campionato, con l’analisi di tutti gli incontri. Turno di fuoco: la capolista Roma disputerà l’ anticipo serale a Milano contro l’Inter, mentre Juventus-Milan e Lazio-Fiorentina saranno i posticipi della domenica. A pranzo Parma-Sassuolo, alle 15 spicca Catania-Genoa.

L’ultimo sforzo..

Concluso il tour de force delle tre giornate di campionato giocate in soli sette giorni, la serie A ritorna alla normalità prima della sosta per gli impegni delle nazionali. I primi sei turni hanno riservato molte sorprese e la classifica comunque sta iniziando a delinearsi, anche se ancora siamo agli inizi.

..prima della sosta.
Il settimo turno si apre con i classici due anticipi del sabato: alle 18 Chievo-Atalanta, mentre alle 20.45 il big match Inter-Roma.
Il Chievo, dopo la sfortunata sconfitta interna contro la Juventus, in Sicilia cercava una riscossa che non è arrivata, facendo addirittura un passo indietro. La squadra di Sannino contro il Catania si presenta stanca e svogliata, Legrottaglie e Rolin spengono le iniziative degli attaccanti Thèrèau e Pellissier e Sestu spreca le pochissime occasioni che gli si presentano. Nell’ anticipo contro l’ Atalanta i clivensi vogliono ricominciare a fare punti.
I bergamaschi, invece, sono tornati alla vittoria dopo aver subito tre k.o. , grazie alla doppietta del rinato Denis. La squadra di Colantuono lotta, combatte, domina la partita e contro l’ Udinese conquista tre punti fondamentali in chiave classifica.

L’ anticipo serale offre un match per tutti gli appassionati di calcio. Al “Giuseppe Meazza” in San Siro, Inter e Roma faranno di tutto per conquistare la vittoria, dato che la posta in palio è abbastanza alta. Mazzarri, che alla vigilia si era lamentato per aver avuto poco tempo a disposizione per preparare il match contro i sardi, trova comunque un pareggio importante nonostante la stanchezza fisica e il gioco in campo non in linea con le sue aspettative, col turn over effettuato per la prima volta. I nerazzurri vacillano, dominano, crollano, non riescono a trovare il giusto feeling avuto nelle passate partite e dopo essere passati in vantaggio con Icardi, subiscono il goal del pareggio di Nainggolan allo scadere, allontanandosi dalla vetta.
I giallorossi sono in testa al campionato, a punteggio pieno. Sei partite, sei vittorie, miglior difesa e miglior attacco. I capitolini in casa hanno perso solo una delle ultime dieci sfide in campionato, ma continuando cosi potranno puntare a qualcosa di importante, dato che in questo momento la squadra lotta, gioca, si diverte e fa divertire. Una Roma cosi non la si vedeva da un sacco e tutto questo grazie a Garcia, che contro l’ Inter ha la prima prova di maturità per confermarsi veramente grande. Contro questa Roma sarà davvero difficile fare risultato pieno.

Alle 12.30 Parma-Sassuolo: in comune queste due squadre hanno lo spirito di squadra, il gioco, la volontà di gruppo. Si, perchè se da una parte il Parma è riuscito a trovare il pareggio in extremis contro la Fiorentina e a portare a casa un risultato veramente importante sia dal punto di vista del morale che per la classifica, dall’ altra il Sassuolo ha fatto una rimonta show contro la Lazio. Schelotto e Floro Flores rimontano lo 0-2 e clamorosamente i neroverdi rimpiangono i goal sbagliati, che potevano concedergli la prima vittoria stagionale. Ma nonostante tutto gli emiliani dimostrano di avere cuore, qualità e stanno entrando, dopo i due ottimi pareggi contro squadre blasonate, nei meccanismi della massima serie.

Serata difficile per il Bologna in casa della Roma. In soli venticinque minuti i rossoblu subiscono tre reti, per poi subirne altri due nel secondo tempo, senza segnarne neanche una. Una brutta sconfitta, che arriva dopo la buona prestazione casalinga contro il Milan: Pioli deve stare attento, la sua squadra ha collezionato soli tre punti e contro il Verona deve cercare il bottino pieno per rimpinguare la classifica.
Il Verona in questo momento appare solido e concreto: affonda il Livorno, grazie alle reti di Iturbe e Jorginho su calci piazzati, conquista tre punti e vola tra le grandi. Le scelte di Mandorlini sono state ripagate, soprattutto dall’ argentino Iturbe che si propone come la sorpresa scaligera del momento.

Dopo cinque partite e un punto conquistato, il Catania trova, tra le mura amiche, il primo successo stagionale. Maran andava incontro a novanta minuti delicati, non solo per i risultati ottenuti nei precedenti match, ma soprattutto per le gravi assenze in fase difensiva: causa infortuni (Spolli, Alvarez) e squalifiche (Bellusci), il tecnico di Rovereto si è dovuto inventare difesa inedita che vedeva il rientro di capitan Izco nel ruolo di terzino. Tutto sommato la partita è andata bene sotto tanti punti di vista, con gli etnei che, passati in vantaggio nella prima frazione di gioco, raddoppiano ad inizio ripresa e poi gestiscono tranquillamente la gara fino al novantesimo. Si, ancora è presto per dire se il Catania è guarito dalla malattia o meno, ma la situazione sarà senz’altro più chiara dopo la partita interna contro il Genoa.
La sconfitta interna contro il Napoli è costata la panchina a Liverani, sostituito da un mister amatissimo dalla tifoseria rossoblu, quel Gasperini che dopo tante vicissitudini ritorna nella piazza dove ha fatto meglio in carriera. Dopo la vittoria del derby per 3-0, i genoani hanno subito un cambiamento, in negativo, conquistando un punto in tre partite e contro il Catania, con la guida del nuovo tecnico, cercheranno un risultato positivo per far pace con i propri sostenitori.

Il Napoli vince, si riprende e risale in classifica, con il turnover effettuato da Benitez che (almeno in campionato)funziona alla stragrande. Contro il Sassuolo è stata una giornata balorda, ma nella partita disputata a Genova, Benitez ha trovato le conferme che cercava. Il tecnico si fida di tutti i giocatori in rosa, e loro ricambiano con gioco, grinta, coraggio e vittoria. Gli azzurri contro il Livorno dovranno però ritornare a conquistare il S.Paolo, anche perché questo turno offre diversi scontri diretti nelle zone alte della classifica, quindi sarebbe veramente un peccato non approfittarne. Il Livorno viene dalla sconfitta in casa del Verona, non ci sta a fare da agnello sacrificale e potrà permettersi di non avere l’ansia del risultato a tutti i costi. Nel calcio la tranquillità può avere effetti altamente benefici..

Genova è spaccata in due. Se da una parte la società che è riuscita a vincere il derby ha esonerato l’ allenatore per gli scarsi risultati ottenuti nei match successivi, dall’altra parte la società che ha perso la stracittadina si tiene stretto il suo mister, a dispetto dei risultati molto deludenti. La fiducia, però, non potrà essere infinita: nella difficile sfida casalinga contro il Torino, la Sampdoria deve assolutamente vincere, non solo per scalare le posizioni in graduatoria, ma anche per salvare la panchina a Delio Rossi. Il Toro nel derby, oltre alla partita, ha perso anche quella brillantezza che lo aveva contraddistinto in questo primo scorcio di torneo, facendo riemergere fantasmi di un passato che sembrava definitivamente archiviato. Ventura è fiducioso, il derby è stato solo un episodio che appartiene al passato.

Domenica l’Udinese ha perso l’ ennesima gara, non ha giocato bene e comunque ha meritato questa sconfitta, come ha dichiarato anche il tecnico friulano a fine gara. Anche se, senza quel “giallo” avvenuto durante il secondo tempo, si poteva parlare di una partita diversa, con un risultato che poteva variare : calcio di punizione per l’ Udinese, l’ arbitro concede il rigore per uno strattonamento di Stendardo ai danni di Danilo. Di Natale posiziona la palla sul dischetto, prende la giusta rincorsa e gli avversari si posizionano al limite dell’ area. Ma Giacomelli, su segnalazione del guardalinee, invece di fischiare la battuta del penalty, torna sui suoi passi e cambia idea punendo un fuorigioco del difensore ospite. Niente rigore, il risultato non cambia, l’ Atalanta spinge e alla fine trova il 2-0 definitivo. E l’ Udinese trova la terza sconfitta in sei partite. Contro il Cagliari, fresco del pareggio interno contro l’ Inter, serve assolutamente la vittoria scaccia-crisi. I sardi quest’anno appaiono molto solidi e compatti, con un sapiente Lopez che riesce a guidarli con mano sicura, non ci stupiremmo di un ennesimo risultato positivo per gli uomini del presidente Cellino.

Alle 20.45 si giocheranno due match: Juventus-Milan e Lazio-Fiorentina.
I bianconeri, non tanto brillanti, vincono il derby della Mole numero 228, il primo giocato all’ ora di pranzo. Dopo un primo tempo non esaltante, la vecchia signora trova l’ incornata decisiva con Pogba, che ribadisce in rete dopo la traversa presa, in netto fuorigioco, da Tevez. Derby vinto, sedici punti in classifica e adesso ancora una partita cruciale, quella contro i rossoneri.
Allegri contro la Sampdoria deve una volta di più fare i conti con quell’emergenza che lo accompagna assiduamente: fuori dal rettangolo verde i giocatori più importanti che ha in rosa, fa di Birsa il trequartista del caso, e conquistai tre punti (grazie alla rete dello sloveno) che fanno rifiatare sia i tifosi che la classifica.. A Torino, ancora privi di Balotelli, i rossoneri sosterranno un vero esame di laurea, che la dirà lunga sulle reali prospettive stagionali.

In Lazio-Fiorentina troviamo di fronte due squadre che nello scorso turno hanno avuto il medesimo destino, quello di essere rimontate. Avanti di due reti fino al cinquantaquattresimo, i biancocelesti sono stati raggiunti da un inaspettato Sassuolo, facendo piombare tutto l’ambiente capitolino in una sorta di depressione difficile da gestire. Contro i viola gli uomini di Pektovic sono chiamati ad un pronto riscatto, davanti ad una tifoseria che non sarà disposta a concedere altro credito ai propri beniamini.
Stesso discorso anche per la Fiorentina, che è stata sfortunata negli ultimi minuti, facendosi rimontare nuovamente. In un primo tempo stregato, Montella (dopo la tegola per l’ infortunio di Gomez) prima perde anche il gioiellino Rossi e dopo subisce il goal dello svantaggio; il secondo tempo sembra diverso, con la squadra che lotta, vuole e trova prima il pareggio e poi il sorpasso, ma allo scadere, ancora una volta, subisce il goal del pareggio. 2-2 amarissimo per tutti i viola e sogni di gloria che tornano nel cassetto. All’Olimpico ci sarà battaglia, il pareggio non accontenterà nessuno…