Leto festeggia il goal coi suoi compagni
Il commento alla partita Catania-Siena, valevole per gli ottavi di finale della TIM cup 2013-14, finita 4-1 per la squadra ospite.
Neanche il tempo di iniziare, che è già finita. L'avventura del Catania in Coppa Italia è durata solamente novanta minuti, a causa della batosta subita dentro le mura amiche dal Siena. Nelle edizioni passate il Catania affrontava questa competizione già in estate, questa volta, invece, si scende in campo d'inverno, grazie all'ottava posizione maturata nella passata stagione, che ha permesso agli etnei di qualificarsi direttamente agli ottavi di finale.
Peccato, perché fosse capitata in un momento diverso, i rossazzurri potevano giocarsela a viso aperto, senza nessun timore di affrontare l’avversario, ma soprattutto senza quella paura, tanta, di vincere o perdere. Invece il periodo negativo, che sta attraversando ora la squadra etnea, ha inciso molto sulla gara.
Il Catania trova subito il binario giusto col goal di Leto dopo pochi minuti dal fischio iniziale, ma col passare dei minuti piano piano da quel binario ne esce, tristemente. Gli affondi della squadra ospite sono tanti e quasi fisiologicamente arriva il goal del pareggio toscano, grazie a quel giocatore che con la maglia rossazzurra ha realizzato 9 goal, tra campionato e coppa, nella stagione 2008-09, Michele Paolucci (uscito poi nel secondo tempo tra gli applausi del pubblico..).
La reazione da parte della squadra di De Canio non arriva, anzi sono gli uomini schierati in campo da Berretta a menare le danze, tra il disappunto di quel migliaio di affezionati che, nonostante un orario improponibile di un giorno di metà settimana, hanno deciso di chiedere un permesso al lavoro o d'interrompere gli studi per seguire, nonostante tutto, la propria squadra del cuore.
Un vero peccato, dal momento che quei tifosi allo stadio, davanti ai televisori o con le cuffie nelle orecchie, hanno sperato invano di vedere o sentire ancora in goal il Catania, ed invece hanno dovuto subire la rete del vantaggio del Siena firmata da Valiani.
Con lo stadio che rumoreggia e comincia a far sentire il proprio malumore, il Catania attacca e cerca di trovare il goal del pareggio, sfiorato per ben due volte da Leto e Keko, senza però dare mai l'impressione di crederci veramente, tanto che alla fine subisce la goleada da parte del Siena, lesto ad approfittare degli spazi vuoti lasciati dall'inconcludente squadra di casa, che chiude i conti prima con Pulzetti e poi con Rosseti.
Il sogno di scrivere la storia ed eguagliare, almeno, quella semifinale raggiunta nell’ edizione 2007-08, anche quest’anno non si realizza. La Tim Cup 2013-14 finisce così, subito, dopo soli novanta minuti di gioco.
Il Siena continua la competizione e affronterà ai quarti la Fiorentina, mentre il Catania, dopo aver salutato con un arrivederci il torneo, penserà solo ed esclusivamente all’altro sogno, quello di raggiungere la salvezza nel campionato di serie A, salvezza che attualmente dista solo 4 punti, pochi. E la rincorsa verso il traguardo della permanenza riparte ancora dal Massimino, dove contro i viola di Montella e' necessario dimenticare questo pomeriggio e cercare di dimostrare che in questa impresa ci crede non solo chi frequenta gli spalti, ma anche, e soprattutto, chi calpesta l'erba, perché, in fondo, salvarsi conviene. A tutti.
Peccato, perché fosse capitata in un momento diverso, i rossazzurri potevano giocarsela a viso aperto, senza nessun timore di affrontare l’avversario, ma soprattutto senza quella paura, tanta, di vincere o perdere. Invece il periodo negativo, che sta attraversando ora la squadra etnea, ha inciso molto sulla gara.
Il Catania trova subito il binario giusto col goal di Leto dopo pochi minuti dal fischio iniziale, ma col passare dei minuti piano piano da quel binario ne esce, tristemente. Gli affondi della squadra ospite sono tanti e quasi fisiologicamente arriva il goal del pareggio toscano, grazie a quel giocatore che con la maglia rossazzurra ha realizzato 9 goal, tra campionato e coppa, nella stagione 2008-09, Michele Paolucci (uscito poi nel secondo tempo tra gli applausi del pubblico..).
La reazione da parte della squadra di De Canio non arriva, anzi sono gli uomini schierati in campo da Berretta a menare le danze, tra il disappunto di quel migliaio di affezionati che, nonostante un orario improponibile di un giorno di metà settimana, hanno deciso di chiedere un permesso al lavoro o d'interrompere gli studi per seguire, nonostante tutto, la propria squadra del cuore.
Un vero peccato, dal momento che quei tifosi allo stadio, davanti ai televisori o con le cuffie nelle orecchie, hanno sperato invano di vedere o sentire ancora in goal il Catania, ed invece hanno dovuto subire la rete del vantaggio del Siena firmata da Valiani.
Con lo stadio che rumoreggia e comincia a far sentire il proprio malumore, il Catania attacca e cerca di trovare il goal del pareggio, sfiorato per ben due volte da Leto e Keko, senza però dare mai l'impressione di crederci veramente, tanto che alla fine subisce la goleada da parte del Siena, lesto ad approfittare degli spazi vuoti lasciati dall'inconcludente squadra di casa, che chiude i conti prima con Pulzetti e poi con Rosseti.
Il sogno di scrivere la storia ed eguagliare, almeno, quella semifinale raggiunta nell’ edizione 2007-08, anche quest’anno non si realizza. La Tim Cup 2013-14 finisce così, subito, dopo soli novanta minuti di gioco.
Il Siena continua la competizione e affronterà ai quarti la Fiorentina, mentre il Catania, dopo aver salutato con un arrivederci il torneo, penserà solo ed esclusivamente all’altro sogno, quello di raggiungere la salvezza nel campionato di serie A, salvezza che attualmente dista solo 4 punti, pochi. E la rincorsa verso il traguardo della permanenza riparte ancora dal Massimino, dove contro i viola di Montella e' necessario dimenticare questo pomeriggio e cercare di dimostrare che in questa impresa ci crede non solo chi frequenta gli spalti, ma anche, e soprattutto, chi calpesta l'erba, perché, in fondo, salvarsi conviene. A tutti.
