Promossi e bocciati del girone d’andata

Andrea Russotto al vertice della classifica per media voto.

Andrea Russotto al vertice della classifica per media voto. 

Russotto vanta la media voto più alta, e non è l’unica sorpresa che emerge dal riepilogo delle pagelle di metà stagione...

Prima di avviare il “giochino” che proponiamo ai nostri lettori a conclusione del girone d’andata, è doveroso fare alcune precisazioni. Quello che segue è un riepilogo basato sui voti in pagella attribuiti da CalcioCatania.com ai giocatori (e al tecnico) del Catania in ogni partita di campionato fin qui disputata. Le rispettive medie voto che sono emerse ci hanno dato lo spunto per fare dei confronti e sbilanciarci in giudizi sommari, non definitivi. Giudizi che, soprattutto, non sono il frutto di una valutazione globale, che certamente correggerebbe le discrepanze dettate dall’utilizzo di un mero criterio aritmetico.

Calil soltanto sesto. Ma se la valutazione fosse complessiva meriterebbe il primo posto
Partiamo dal caso Calil per comprenderci. Caetano è a parere di chi scrive, per distacco, insieme a Nunzella, il giocatore più convincente tra i rossazzurri scesi in campo nel girone d’andata. Eppure nella classifica per media voto, riservata ai soli giocatori che sono scesi in campo almeno in 9 occasioni (quindi in più della metà dei match disputati), l’attaccante brasiliano è solo sesto, con una media pari a 6, ed è preceduto da elementi come Calderini e Falcone che hanno contribuito in misura molto meno determinante al raggiungimento dei 28 punti conquistati sul campo. Ciò è dettato dal fatto che alle tante partite da protagonista (su tutte quelle contro Paganese e Catanzaro, premiate rispettivamente con un 8 e con un 7) si sono contrapposte diverse prestazioni ben al di sotto della sufficienza: per ben cinque volte Calil è risultato il peggiore dei suoi (il 4 rimediato a Monopoli ed il 4,5 di Messina i punti più bassi). E paradossalmente, come abbiamo spesso ripetuto tra motivazioni delle pagelle e successivi commenti post-partita, la colpa non è stata interamente sua, visto che si tratta di occasioni in cui è rimasto isolato e non è riuscito a trovare il minimo spazio in attacco a causa delle scelte tecnico-tattiche di Pancaro.

Giocatori più utilizzati: primeggia Russotto, seguito da Nunzella
Appurato che si tratta quindi solo di un gioco da prendere con le pinze, andiamo a vedere nel dettaglio cosa emerge dalla classifica per media voto, limitandoci sempre ai giocatori che hanno disputato più della metà degli incontri previsti dal calendario. A sorpresa il primo posto è appannaggio di Andrea Russotto, con una media di 6,4 realizzata nell’arco di 13 presenze. L’exploit è dettato dal fatto che il fantasista nella maggior parte delle partite disputate ha avuto una valutazione non inferiore al 6,5 (contro l’Ischia il punto più alto, rappresentanto dall’8 che gli è stato attribuito). Le pagelle premiano prima di tutto la creatività, la pericolosità offensiva, e quasi sempre, anche nell’arco di giornate poco fortunate, Russotto non ha fatto mancare tali caratteristiche. Il 4 rimediato contro il Benevento rappresenta la sua “giornata no”.
Al secondo posto si piazza Leo Nunzella con una media pari a 6,25. Il terzino è insieme a Calil l’unico ad aver disputato tutti i match, ma a differenza dell’attaccante è sempre sceso in campo dal primo minuto. La continuità di rendimento mostrata sul campo gli ha permesso di mantenere una media superiore rispetto a quella dei compagni nonostante il maggior numero di presenze (e quindi di voti rimediati) avrebbe potuto determinare un fisiologico “crollo” del dato numerico. Per ben tre volte (Cosenza, Martina Franca, Lupa CR) Nunzella ha vinto la palma di migliore in campo; la brutta prestazione testimoniata dal 4,5 rimediato contro il Melfi (match in cui ha nettamente perso il duello con Canotto) ha rappresentato l’unico momento realmente negativo della sua esperienza in rossazzurro.

Promossi anche i difensori centrali, gli esterni offensivi e Davide Agazzi
Al terzo posto si attesta Carlo Pelagatti con una media di 6,2 che testimonia anche nel suo caso un’ottima costanza di rendimento: in 16 presenze il difensore non è mai sceso al di sotto del 5,5 (e per il ruolo che ricopre è un traguardo considerevole) e contro la Paganese ha disputato la sua miglior prestazione, premiata con un bel 7. Al quarto e quinto posto, con una media rispettivamente pari a 6,15 e a 6,1, ecco gli esterni Calderini e Falcone che, come dicevamo, precedono a sorpresa “Tano” Calil. Anche loro, come Russotto, sono favoriti dal fatto di aver disputato qualche partita in meno (14 Elio, 11 Luigi), nonché dal fatto di non aver patito isolamenti di sorta, dal momento che nel 4-3-3 di Pancaro proprio gli esterni sono i giocatori che, se in giornata, possono mettersi maggiormente in mostra. Per quanto riguarda Calderini, il 7,5 che gli è stato attribuito contro l’Ischia rappresenta il suo momento migliore, ben accompagnato dal filotto di buone partite disputate contro Messina, Foggia e Lupa CR, mentre la giornata da dimenticare è il match contro il Benevento, al termine del quale ha rimediato un sonoro 4,5. Falcone ha avuto un rendimento più incostante, fatto di alti e bassi: al 7,5 “conquistato” a Monopoli fa da contraltare il 4 rimediato nell’ultimissima partita, disputata contro la Fidelis Andria.
Tra i giocatori più utilizzati raggiungono la sufficienza, con una media pari a 6, anche Bergamelli ed Agazzi. Il difensore, particolarmente positivo a inizio stagione, raggiunge il suo “picco” a Lecce (7,5) per poi abbassare il proprio rendimento fino alla disfatta contro il Benevento, match particolarmente indigesto a molti suoi compagni, nel quale rimedia un 4. Lo stesso voto attribuito nella stessa partita ad Agazzi. Anche il centrocampista si segnala tra i più convincenti a inizio stagione e viene premiato con un 8 nella partita col Martina Franca, in cui sale in cattedra a centrocampo e serve a Russotto il lancio al bacio dal quale scaturirà la sponda dell’esterno per il 3-2 di Calil, ma poi, col passare dei mesi e l’enigma della convivenza con Musacci in mediana, anche lui rimedia voti sempre meno sfavillanti.

Tra gli insufficienti, i peggiori sono Bastianoni e Musacci
Veniamo ora alle insufficienze. Media di 5,9 per Fabio Scarsella. L’assaltatore del centrocampo etneo comincia col botto: è lui il migliore in campo sia a Matera che a Monopoli, decidendo entrambi gli incontri con le sue reti. Nelle restanti 14 presenze collezionate, tuttavia, le insufficienze prevalgono sulle buone prestazioni, ed il punto più basso è rappresentato dal 4,5 rimediato contro il Foggia. A seguire troviamo Desiderio Garufo con una media pari a 5,7. Il terzino disputa 10 partite approfittando anche dei guai fisici di Parisi. Le prime prestazioni sono insufficienti e il 4,5 rimediato contro la Juve Stabia a seguito dell’erroraccio da cui scaturisce il gol vittoria dei campani rappresenta il suo momento peggiore. Dopo la riconquista della maglia da titolare arrivano però anche buone prestazioni, testimoniate dai due 7 consecutivi “conquistati” contro Melfi e Paganese, avversari contro i quali veste i panni di assist-man. All’ultimo posto in graduatoria, con una media di 5,6, troviamo a pari merito Elia Bastianoni ed il mediano Musacci. Il portiere non convince quasi mai, ed anche nelle sue migliori giornate (Martina Franca ed Akragas) non va oltre il 6,5. Il 4 rimediato a Melfi, condito dalla papera dell’anno, gli fa perdere il posto da titolare e lo fa sprofondare all’ultimo posto di questa particolare graduatoria. Rendimento negativo anche per il centrocampista, che parte bene, come testimonia il 7 contro il Catanzaro a inizio stagione, per poi crollare e collezionare sistematicamente gravi insufficienze dalla partita contro il Foggia in poi, eccezion fatta per il match contro la Paganese.

Lulli e Russo fuori classifica a causa di qualche “SV” di troppo
Abbiamo volutamente escluso dalla classifica, per temperare gli effetti “distorsivi” determinati dal numero di presenze sensibilmente inferiore, i giocatori che sono scesi in campo in non più di 8 occasioni. Ad essi abbiamo accorpato anche Luca Lulli e Giuseppe Russo che pur avendo collezionato 10 presenze vantano rispettivamente tre e due SV derivanti da ingressi in campo avvenuti negli ultimi minuti di gioco, in quanto tali irrilevanti. Cominciando proprio da loro particolarmente negativo è il dato riguardante Lulli, che “vanta” una media pari a 5,35, tra le più basse in assoluto, derivante dalle insufficienze sistematicamente rimediate (col 4 a seguito dell’espulsione-lampo con la Paganese come voto più basso). Per lui solo due sufficienze e miglior prestazione fornita contro il Martina Franca (6,5). Va meglio a Russo, che col suo 5,9 sfiora la sufficienza. Il catanese non va oltre il 6,5 con cui viene premiata la sua prova contro il Cosenza, e quando chiamato in causa per sostituire l’infortunato Castiglia fa sentire la mancanza del compagno, come testimonia il 5 rimediato a Melfi.

Giocatori meno utilizzati: eccelle Liverani, a seguire Castiglia
Il migliore tra i meno utilizzati è il portiere Luca Liverani, che con la media di 6,5 maturata nell’arco di 6 presenze primeggerebbe in assoluto se fosse preso in considerazione al pari dei compagni con più gettoni di presenza. L’ex Barletta rimedia una sola insufficienza, peraltro tenue (5,5 contro l’Ischia) e fa il “botto” al suo rientro tra i pali al posto di Bastianoni con due 7,5 consecutivi contro Paganese e Fidelis Andria. Segue a ruota Ivan Castiglia con una media pari a 6,3 che lo attesterebbe al terzo posto assoluto, dietro Liverani e Russotto. Anche per lui unica insufficienza con l’Ischia (sempre 5,5) e due 7 guadagnati contro Matera e Catanzaro che contribuiscono a far alzare la media riguardante le sue 7 presenze. 6 presenze, media del 6 e due SV per Andrea Di Grazia, come perfettamente illustrato dai suoi momenti migliori (7 contro l’Ischia) e peggiori (5 contro il Matera).

Poche presenze in momenti negativi penalizzano giovani come Barisic e Rossetti
I restanti giocatori meno utilizzati fanno compagnia a Lulli e Russo nel “novero” degli insufficienti. Si parte da Stefano Ferrario, media 5,9 in sole 6 presenze. Un giocatore dal quale ci si attendeva di più che però ha patito problemi di condizione e scarsa considerazione da parte del proprio allenatore. A seguire Plasmati con una media pari a 5,85: per l’ariete materano il gol contro l’Akragas, premiato da un bel 7, rappresenta il punto più alto; il 5 rimediato a Messina nella partita in cui è rimasto in campo per più tempo, quello più basso. 7 presenze e sostanziale delusione per Tino Parisi (media 5,75), che brilla nel match con il Catanzaro in cui conquista un 7 per poi crollare nel confronto con l’esterno Leonetti dell’Akragas che gli fa rimediare un poco lusinghiero 5. In fondo alla classifica, con 4 presenze a testa, Maks Barisic (media 5,25) e Mattia Rossetti (media pari a 5). Lo sloveno delude in particolar modo contro la Juve Stabia, rimediando un 5 in pagella, mentre Rossetti non raggiunge mai la sufficienza nelle tre occasioni in cui riceve voto, naufragando insieme ai compagni nel match contro il Benevento in cui rimedia un 4,5. Incide anche la sfortuna di essere scesi in campo in periodi poco felici per l’intero organico. Infine, una presenza a testa, che logicamente non fa media, per Loris Bacchetti (per lui un 7 contro il Matera) e il primo acquisto di Gennaio Domenico Di Cecco, che ha esordito portando a casa un 6 contro la Fidelis Andria.

Da Messina per Pancaro è "crisi"; Benevento miglior avversario; figuraccia per il Catanzaro
E Pancaro? La media finale è un 5,95, a un passo dalla sufficienza, e rappresenta l’andamento della squadra…e delle sue scelte. Fino alla partita col Martina Franca il Catania convince ed il tecnico colleziona voti alti, dal 6,5 in su, esclusi gli incontri con Cosenza e Casertana. Seguono due sufficienze contro Juve Stabia ed Akragas e poi, a partire da Messina, il mister rimedia un’insufficienza dietro l’altra, con il 4 contro il Benevento ed il 4,5 di Andria che rappresentano le pagine più amare.
Per quanto concerne le avversarie incontrate dal Catania, a cui CalcioCatania.com ha sempre attribuito un voto complessivo riguardante il match disputato contro i rossazzurri, primeggia com’era lecito aspettarsi il Benevento di Auteri, che al “Massimino” conquista un meritato 8. Seguono Casertana (7,5) e Juve Stabia (7), non a caso le uniche compagini che impongono una sconfitta. A dispetto del pari rimediato sul campo, invece, ottima la valutazione di Foggia e Melfi: anche a loro viene attribuito un 7, per ragioni diverse. Alla squadra di De Zerbi per il gioco e la prestazione fornita; al club della Basilicata, per la prova combattiva che attenua le differenze sul piano tecnico. Le altre siciliane del Girone C rimediano delle sufficienze: 6,5 all’Akragas di Legrottaglie che strappa un buon punto al “Massimino”; 6 al Messina di Di Napoli al termine di una gara tutto sommato equilibrata. Ultima in classifica, ma non per le pagelle di CalcioCatania.com, la Lupa Castelli Romani che fa sudare al Catania sette camicie prima di perdere e rimediare un comunque onorevole 5,5. Fanno peggio il Lecce di Tonino Asta (poi esonerato) che rimedia un 5 ed il Catanzaro di D’Urso (altro tecnico cacciato) che al “Massimino” fa una pessima figura e rimedia un 4, salvo poi rilanciarsi, proprio come il Lecce, con il nuovo allenatore.