Potenza-Catania, ex: La rinascita potentina di Andrea Di Grazia

Andrea Di Grazia, immortalato dopo il gol al Lecce nel 2016, accarezza con passione lo stemma del suo Catania...

Andrea Di Grazia, immortalato dopo il gol al Lecce nel 2016, accarezza con passione lo stemma del suo Catania... 

Nuovo appuntamento con la rubrica dedicata ai doppi ex del passato e agli ex attuali

IL FIGLIOL PRODIG(I)O

E poi ci sono quei calciatori che ti lasciano un segno. Domenica 9 ottobre 2016, stadio “Angelo Massimino”: Catania batte ACR Messina 3 a 1 grazie a una fantastica tripletta di Andrea Di Grazia, ventenne promessa del settore giovanile rossazzurro. Che gioia, che soddisfazione per tutti quelli che ne avevano seguito il cammino fin dai primi passi, in primis i nostri Vincenzo La Corte, Daniele Sicilia, Alfio Lombardo ed il giornalista-scrittore Nunzio Currenti, stakanovisti instancabili in quei pomeriggi a Torre del Grifo e dintorni. Un’ emozione enorme, anche per me, alla prima partita ufficiale da giornalista vista dalla tribuna stampa del vecchio Cibali, al posto 11 superiore. Gioia grande, anche perché quel ragazzino esile – che aveva castigato l’Elefante qualche mese prima, con la maglia dell’Akragas – viene dal mio stesso quartiere: San Giovanni Galermo.

Un giovane Andrea Di Grazia festeggia dopo aver segnato una rete con la maglia della Primavera

Sembrò l’inizio di una splendida storia a tinte rossazzurre. Quelle tre gemme nel derby dell’Alcantara, infatti, non rimasero isolate. Il giallorosso lo accendeva, lo esaltava. Così, nelle successive sfide interne a Lecce e Catanzaro, Andrea Di Grazia, maglia numero 23, mise a segno altre due reti di pregevole fattura. Ma poco dopo qualcosa si ruppe e si entrò in un lungo inverno gelido: i contrasti fra l’entourage del giocatore e Pietro Lo Monaco, ai tempi direttore plenipotenziario del club di via Magenta, tarparono le ali a quella leggiadra farfalla rossazzurra che entrò in letargo. Tuttavia, a fine stagione furono 8 le reti segnate in 32 gare da quel ragazzo nato a Catania l’8 maggio 1996, stesso giorno di un’icona dell’Elefante: tale Davide Baiocco.

L’anno seguente, con mister Cristiano Lucarelli in panca, stagione di alti e bassi, costellata anche da qualche infortunio: 4 reti in 29 gare, escluso il calcio di rigore segnato alla Robur Siena nella dannata lotteria dagli undici metri che estromise gli etnei dalla finalissima di Pescara. Poi il vuoto. Un anno intero da spettatore, a guardar gli altri giocare, per i vaneggianti capricci dell’direttore di Torre Annunziata. Il mancato rinnovo sfociò nella perdita, a parametro zero, di un promettente calciatore di 23 anni, con 16 reti fra i professionisti sulle spalle: non male, per un esterno d’attacco. Nell’estate 2019 Di Grazia andò a Pescara ma non furono rose e fiori. Seguirono anni duri, complicati da continui infortuni e poca fortuna fra Arezzo e Foggia.

Nell’estate 2022, a ventisei anni, l’approdo in Lucania. Buona la prima, dopo anni di vacche magre, con 6 reti in 34 gare con la maglia del Potenza. Buono anche questo primo scorcio di stagione: maglia numero 10 alle spalle, 9 presenze e 3 reti, 2 delle quali segnate alla Turris lo scorso 16 ottobre. In totale fanno 9 in 45 incontri con la maglia potentina. Non poca cosa per dire al mondo del pallone: “C’è ancora posto per me?”

Andrea Di Grazia corre verso la Curva Sud dopo aver segnato la terza rete all'ACR Messina

GLI ALTRI EX ATTUALI

Oltre ad Andrea Di Grazia, nell'attuale organico del Potenza che affronterà il Catania di mister Luca Tabbiani, nella gara in porgramma domenica 5 novembre 2023, allo stadio "Alfedo Viviani" di Potenza, figura un altro ex, anch'egli proveniente dal settore giovanile rossazzurro: Mattia Rossetti. Campano di Mirabella Eclano (AV), classe 1996, Rossetti arrivò in rossazzurro nell’estate 2013, mettendosi in luce nel settore giovanile. Non altrettanto fortunata l’esperienza in prima squadra, inaugurata con la rete a Bari (nella sfida in Serie B del 2014/15), proseguita con tanti infortuni e prestiti fino al definitivo addio nel dicembre 2019. Anni fa, nell'autunno 2021, segnò una rete al Catania con la maglia del Campobasso, nell'epica gara del "Nuovo Romagnoli" finita sul 4 a 4. Al Potenza da questa stagione, Rossetti fino a questo momento ha totalizzato 7 presenze e una rete, quest'ultima segnata al Sorrento nella partita dello scorso 26 ottobre. Chi invece marcherà la visita da ex è Antonio Porcino (rossazzurro nella seconda parte della stagione 2017/18) al Potenza fino a qualche giorno fa: il 28 ottobre, infatti, la società potentina ha ufficializzato la rescissione consensuale con il giocatore, protagonista in questa stagione di 8 presenze. 

Un giovanissimo Mattia Rossetti con la maglia del Catania nel 2014/15

MI RITORNI IN MENT...EX

Classica carrellata finale con tutti i doppi ex del passato. In ordine di tempo si colloca il difensore Giulio Spanghero, giunto all’Associazione Fascista Calcio Catania, nel 1938, proprio dal Potenza. Negli anni sessanta spiccano le figure di Luigi Milan e Pietro Baisi. Per la mezzala di Mirano esperienza breve ma intensa con la casacca dell’Elefante, costellata da 28 presenze e 6 reti (una delle quali alla Juventus che valse il primo storico successo in casa dei bianconeri) nella Serie A 1962/63. A Potenza, nelle vesti di allenatore, nel campionato 1988/89. Percorso inverso per l’attaccante di Serramazzoni: giunto a Catania nel 1966, proprio dal Potenza (26 presenze e 8 reti in rossoblù) Baisi indossò il rossazzurro in due riprese: 34 presenze e 9 reti nel campionato cadetto 1966/67, 60 presenze e 9 reti nel biennio 1970/71. A cavallo tra gli anni '80 e '90 si colloca il difensore Nicola Garzieri, in rossazzurro dal 1985 al 1988 e successivamente in Lucania dal 1991 al 1993. Sul finire degli anni novanta spicca la stella di Raffaele Esposito, calciatore del Catania nella stagione 1998-99, annata magica conclusa con la promozione in Serie C1. A Raffaele Esposito è legata la storica prima vittoria del "46" sull'Atletico, nella gara di Coppa Italia disputata l'11 novembre del 1998.

Negli anni duemila emerge con decisione la figura del brasiliano Jedaias Capucho Neves ‘Jeda’. Arrivato a Catania nel corso del mercato di riparazione 2005 il brasiliano si rivelò uno degli elementi più determinanti nella seconda parte di stagione, la prima dell’era Pulvirenti-Lo Monaco, con 6 reti in 19 gare. A Potenza, sul finire di carriera, per un totale di 3 reti in 12 incontri nella prima parte della stagione 2015/16 in Serie D. Ancor più recenti le storie di David Biancola e Stefan Djordjevic. Per il difensore di Porto Empedocle, classe 1988, cresciuto nel vivaio rossazzurro, una stagione da protagonista con la maglia del Potenza: 22 presenze e una rete nella Serie D edizione 2017-18, campionato concluso con la promozione in C. Quaranta presenze e una rete (alla Virtus Francavilla) per il fluidificante serbo nell’anno e mezzo di rossazzurro. Esperienza mordi e fugge a Potenza, durata appena lo spazio di un selfie con il presidente potentino Caiata. In tempi recentissimi troviamo il portiere Raffaele Ioime (al Catania ai tempi del settore giovanile), difensori Antonino Giosa (potentino di nascita), Simone Sales e Mario Noce (catanese DOC), il centrocampista catanese Saro Bucolo (92 presenze e 2 reti in rossazzurro) e gli attaccanti Vincenzo Sarno, Lele Catania, Ciccio Golfo e Michele Emmausso.

Parterre de rois in panchina. Egizio Rubino, autore di due promozioni a Catania (1969-70 in A, 1974-75 in B) e in precedenza condottiero del Potenza che conquistò la storica prima promozione in cadetteria nel 1962-63. Una promozione con entrambe le squadre per Lino De Petrillo, al Catania nel 1979-80 al posto di Gennaro Rambone. Altra promozione indimenticabile è quella firmata da Pierino Cucchi, tecnico rossazzurro nell’annata di grazia 1998-99, conclusa col salto in C1, in Lucania nel 1984-85 e nel 1995-96. Poca gloria per il compianto Pietro ‘Rino’ Santin al Catania per parte della stagione 1987-88, al Potenza nell'annata 1997-98. Dulcis in fundo Giuseppe Raffaele, alla guida del Catania nella scorsa stagione, con risultati alterni fino al passaggio di consegne con Baldini, al Potenza nei due anni precedenti e per buona parte della scorsa stagione: dall’undicesima giornata sino ai play-off.