Pioggia di successo!

L'ad etneo Pietro Lo Monaco 'spala' l'acqua dal manto del

L'ad etneo Pietro Lo Monaco 'spala' l'acqua dal manto del "Massimino" 

Sfruculiante approfondimento dedicato alle recenti gare epiche degli etnei disputate al “Massimino” in condizioni atmosferiche avverse. Un viaggio nel tempo da gustare senza impermeabile…

Gara bagnata, gara fortunata
La vittoria contro l’Inter, che bissa il successo ottenuto proprio contro i nerazzurri nell’indimenticabile ed altrettanto piovosa notte del 12 marzo 2010, è solo l’ultima grande impresa compiuta dal Catania sotto la pioggia. Condizioni climatiche avverse che, invece di bloccare ed arenare, spingono l’Elefante rossazzurro, esaltandolo ed esortandolo a gettare il cuore oltre l’ostacolo. Una sorta di ‘incantesimo’ capace di stimolare cuore, muscoli e cervello non solo di chi indossa il rossazzurro ma, anche, di chi sostiene quei colori, incurante delle intemperie e dei ‘capricci’ atmosferici. Amore sconfinato di uno zoccolo duro che non conosce ostacolo. Neanche ‘quattro’ nuvolacci che depositano in terra ‘qualche’ goccia d’acqua sporca. Sole, pioggia, neve e tempesta ma pur sempre a sostegno. Del Catania. Sempre! Rievochiamo le recenti ‘leggendarie’ gare ‘bagnate’ del Catania disputate tra le mura amiche. Gare memorabili firmate dall’ Elefante ‘marino’.

Pioveva anche in C2. Eccome…
Il nostro viaggio ‘bagnato’ parte dalla memorabile stagione 1998/99. Annata trionfale per la formazione rossazzurra, culminata dalla promozione in serie C1 al termine di un interminabile testa a testa contro il Messina. Il 22 novembre 1998 il Catania di Pierino Cucchi supera in un “Cibali” inzuppato da una pioggia copiosa un coriaceo L’Aquila in virtù della rete messa a segno da Luca Lugnan. Vittoria pesante per gli etnei che, dopo un avvio di torneo in sordina, conquistano per la prima volta la vetta del girone C di Serie C2.

Quanta pioggia in C1
Altre gare da ricordare quelle vissute nel campionato di Serie C1 (oggi Prima Divisione ndr) tra le stagioni 1999/2000 e 2001/2002. Il 10 settembre 2000 allo stadio “Pian del Lago” di Caltanissetta, per via dell’indisponibilità dell’allora “Cibali”, il primo Catania di Riccardo Gaucci, con Ivo Iaconi in panchina, supera con un perentorio 5-2 la malcapitata Fermana. Pioggia torrenziale sullo stadio nisseno con i tifosi etnei che ‘abbandonano’ la curva per rifugiarsi sotto la tribuna coperta. In campo gol e spettacolo con le reti rossazzurre realizzate da Orfei (doppietta), Turchi, Passiatore ed Umberto Marino. Di Lemme e Bonfanti gli ‘squilli’ marchigiani, propiziati dal campo insidioso e dagli errori del portiere etneo Zancopè.

Qualche mese più tardi, il 19 novembre, il Catania di Vincenzo Guerini supera la Lodigiani al “Cibali” con un secco 2-0 con reti di Bresciani (all’esordio) e Caracciolo. Quindici giorni più tardi, il 3 dicembre, ancora pioggia sulla città etnea con i rossazzurri che non vanno oltre allo 0-0 contro il Benevento al termine di una partita letteralmente stregata con pali e salvataggi sulla linea incredibili.

Il 14 gennaio 2001 altro match da ‘pallanuoto’. Al “Cibali” arriva la matricola Vis Pesaro nel giorno del debutto bis di Guerini (dopo un incredibile allontanamento di un mese) e del ritorno in rossazzurro del ‘pittoresco’ Gennaro Monaco. In vantaggio di due reti, realizzate da Cicconi e Criniti, il Catania in dieci per l’espulsione dello stesso Monaco viene salvato più volte da un insuperabile Gennaro Iezzo. Grande prestazione quella del portiere di Castellamare di Stabia con tanto di rigore salva-risultato parato al pesarese Ripa.

In un 2001 assai piovoso è impossibile non menzionare tre trasferte ‘bagnate’: il 4 febbraio a L’Aquila, nel giorno in cui scomparve il tifoso etneo Fabrizio Lo Presti, gli etnei impattano al “Fattori” per 2-2 (Cicconi ed Ambrosi le reti rossazzurre). Il 25 febbraio altra gara epica. Al “Giraud” di Torre Annunziata il Catania supera il Savoia di Morgia per 2-1. Vantaggio campano con il ‘leggendario’ ‘Mimmu u tuccu’ Kayengele; rimonta etnea con il solito Ambrosi e Pasquale Apa. Il 14 aprile, ancora in Campania, ancora pioggia ed ancora una vittoria per il Catania: 3-2 al Benevento con reti di Cordone, Ambrosi e Criniti.

La stagione seguente, la 2001/2002, si riparte ancora dallo stadio “Pian del Lago” di Caltanissetta, a causa della squalifica del “Cibali” per i tragici fatti di Messina. Due a uno al ‘solito’ Benevento con reti di Cordone ed Edy Baggio e primo successo per il Catania di Aldo Luigi Ammazzalorso. Il 13 gennaio 2002, in notturna, il Catania di Pietro Vierchowod (da poco subentrato all’ex tecnico irpino) vince soffrendo contro la Sassari Torres. Decisiva l’inzuccata in pieno recupero di Michele Zeoli sotto una pioggerellina che sembra quasi ‘benedire’ una vittoria fondamentale. Ma la gemma della stagione è quella realizzata il 10 marzo. Una pioggia scrosciante prima dell’avvio della gara propizia il secco 3-0 del Catania al Taranto. Amourso, Fini e Bonomi firmano un successo tra i più belli ed emozionanti della storia recente degli etnei. Un po’ di pioggia anche nell’epica battaglia dello “Jacovone” di Taranto del 9 giugno. Pioggia fresca e liberatrice a fine gara che riporta il Catania in Serie B dopo 15 anni di assenza.

Serie B...agnata
Nel triennio vissuto in cadetteria, tra il 2002/03 e il 2005/06, bisogna ricordare la sciagurata sconfitta interna contro il Napoli del 5 novembre 2002. Al “Massimino” i partenopei vincono per 2-0 contribuendo al definitivo esonero del tecnico Maurizio Pellegrino. Pioggia amara stavolta.

Pur non essendo vittorie sono altrettanto indimenticabili le due gare bagnate ‘simbolo’ dei primi anni dell’era Pulvirenti. Il 23 gennaio 2005 il Catania di Nedo Sonetti viene bloccato sull’1-1 dall’Arezzo di Pasquale Marino. Gara epica quella disputata al “Massimino” nel giorno dell’esordio con la casacca rossazzurra di Matteo Serafini e Fernando Menegazzo. Vantaggio etneo siglato proprio dal debuttante Serafini con un’acrobatica rovesciata, pareggio aretino con Torricelli. Finale rovente con gli etnei in nove, per l’espulsione di Massimo Lo Monaco e l’infortunio di Orazio Russo a sostituzioni esaurite, bravi a contenere gli attacchi arrembanti dei toscani. Ma il vero capolavoro della cadetteria è quello compiuto nella stagione seguente, la 2005/06, anno della storica promozione in Serie A. Il 9 ottobre 2005 sotto una pioggia battente il Catania di Pasquale Marino rimonta due reti al Vicenza. Un’autorete del berico Drascek prima e una straordinaria prodezza balistica del catanese Orazio Russo fanno impazzire il “Massimino” per un pareggio dal sapore di vittoria. Quella di Russo una folgore di rara bellezza capace d’incendiare la pioggia.

Serie A senza impermeabile
Ed eccoci ai giorni nostri, con le imprese bagnate ottenute nella massima serie. Tra un’impresa e l’altra, però, bisogna ricordare anche la gara contro l’Empoli, del 17 dicembre 2006, rinviata per l’impraticabilità del manto verde del “Massimino” .
Cerchiata in rossazzurra è la data simbolo di quella stagione, ovvero il 27 maggio 2007. Si gioca in ‘casa’ ma non al “Massimino”. Sul neutro di Bologna il Catania di Pasquale Marino, al termine di una seconda metà di torneo ampiamente condizionata dalla tragedia del 2 febbraio, supera per 2-0 il Chievo Verona conquistando meritatamente la salvezza. Ancora gocce di pioggia gioiosa bagnano gli eroi rossazzurri al termine di quell’epico incontro.

Il 13 gennaio 2008 il Catania di Silvio Baldini in vantaggio grazie ad una rete di Spinesi viene raggiunto in pieno recupero da un dubbio calcio di rigore realizzato da Del Piero. Uno a uno beffardo contro una Vecchia Signora che non ‘annega’ nell’acquitrino del “Massimino”.

Dodici marzo 2010: Catania-Inter 3-1. La gara simbolo della straordinaria rimonta firmata da Sinisa Mihajlovic. Tre reti e grande spettacolo, rigorosamente sotto la pioggia, all’Inter di Mourinho (squalificato nell’occasione) che si apprestava a conquistare il ‘Triplete’. Maxi Lopez, Mascara e Martinez ribaltano l’illusorio vantaggio meneghino siglato da Milito. Clamoroso al “Massimino” atto secondo.

Altra gara indimenticabile è quella dello scorso 13 marzo, proprio ad un anno di distanza dal trionfo sulla Beneamata. Al “Massimino”, quasi impraticabile, il Catania di Simeone trova con una ‘fucilata’ al volo di Llama il gol (pesantissimo) che annienta la Sampdoria. Un successo fondamentale, giunto in un momento delicatissimo della stagione.

Nel corso di questo campionato, infine, sono già due le partite ‘bagnate’ da ricordare. Oltre alla fantastica vittoria sull’Inter dello scorso sabato vi è, anche, il pareggio di qualche domenica addietro ottenuto contro la Juventus di Antonio Conte. Pioggia al “Massimino” e se la storia parla così che ben venga… Ancora!