Monterosi Tuscia-Catania 1-1: le pagelle rossazzurre

Mister Tabbiani sul banco degli imputati

Mister Tabbiani sul banco degli imputati 

Tra le diverse insufficienze spiccano quelle di Tabbiani e Dubickas. Bethers il migliore dei suoi.

BETHERS voto 7: Infonde sicurezza al reparto con uscite tempestive ed interventi puntuali, coi quali risponde a qualche tentativo da fuori area provato dagli avversari. All’86° sfodera dei riflessi prontissimi sulla conclusione ravvicinata di Bittante. Poco può fare in occasione della botta del pareggio firmato Palazzino.

 

CURADO voto 6: Schierato come braccetto destro della difesa a 3 disputa una gara ordinata, con pochi fronzoli e con tanti duelli fisici con gli avanti del Monterosi, ma anche con qualche disattenzione condivisa coi compagni di reparto. Ottima una sua chiusura in area su Vano al minuto numero 53.

 

LORENZINI voto 6: Prestazione del tutto sovrapponibile a quella di Curado, se si eccettua il posizionamento in campo. Nel suo caso, agisce da riferimento centrale, quasi da libero vecchio stampo, ma preferisce la concretezza (con le relative spazzate) ad altre velleità.

 

MAZZOTTA voto 5,5: Rispetto agli altri protagonisti del trio difensivo è quello che commette errori più evidenti, pur disputando una prestazione, per il resto, tutto sommato accettabile. Nello specifico, al 26° del primo tempo sbaglia un suggerimento in orizzontale, dando il là all’occasione di Parlati; a inizio ripresa si fa rubare ingenuamente il pallone da Costantino, il quale lo costringe al fallo da ammonizione.

 

RAPISARDA voto 6: Partita dai due volti, caratterizzata da una costante battaglia col dirimpettaio Bittante, contro il quale non sempre ha la meglio nei contrasti. Va molto meglio in fase offensiva, nella quale è protagonista di una gran giocata al 31°, ultimata con il traversone dal quale si sviluppa la traversa di Bocic, nonché di un ulteriore cross a favore del compagno serbo nella ripresa. Al 35° avrebbe anche l’occasione per andare a rete sugli sviluppi di un corner, ma non sfrutta l’uscita a vuoto di Mastrantonio e non inquadra la porta col suo colpo di testa.

-> dal 55’ BOUAH voto 5: Pur giocando buona parte della ripresa si fa notare poco e niente. All’83°, servito da Chiricò, pecca di egoismo provando il tiro da posizione defilata in luogo del più opportuno suggerimento al compagno Dubickas. Non convince neanche il proprio piazzamento in occasione dell’azione che porta al gol del Monterosi.

 

ZAMMARINI voto 6: Porta a casa la pagnotta con il consueto impegno, ma non incide. Soltanto un paio di guizzi: una punizione interessante guadagnata nel primo tempo ed un uno-due con Dubickas che lo porta al tiro al 62°, quando però viene murato dai difensori avversari.

 

RIZZO voto 6,5: L’impostazione non è il suo forte, ma, oltre ad offrire la solita “garra”, gioca con personalità proponendosi costantemente in appoggio per i compagni. Impegna persino Mastrantonio da calcio piazzato in una circostanza. Una volta uscito dal campo, la differenza si nota.

-> dal 55’ LADINETTI voto 5: L’inizio non è dei migliori, con un giallo rimediato per uno scontro con Parlati che forse lo condiziona un po’. Prova a scuotersi cercando giocate ad effetto come qualche dribbling e qualche tentativo di imbucata per i compagni, ma non gira.

 

MARSURA voto 5,5: Come in tante altre occasioni sin qui è protagonista di una prova nel complesso fumosa. In 53’ si fa notare in chiave offensiva soltanto con un paio di cross. Poi l’infortunio, che chiude anzitempo la propria gara.

-> dal 55’ CASTELLINI voto 6,5: Schierato da tornante sinistro da Tabbiani come nel finale di gara col Taranto, ancora una volta dà prova della propria grande maturità calcistica, a dispetto dell’età. Il suo pressing asfissiante è un incubo per i giocatori avversari; trova anche il tempo di sfornare un paio di assist interessanti dalla sinistra.

 

CHIRICO’ voto 6: Prova incolore, forse una delle peggiori stagionali, eppure quasi tutti i maggiori pericoli creati dal Catania portano la sua firma: è lui a battere la punizione da cui scaturisce il vantaggio etneo; è sempre lui a impegnare Mastrantonio al 70°, su suggerimento di Castellini e a provare un paio di conclusioni che per poco non chiudono la partita. A parte questi lampi, però, tanti, troppi momenti di pausa nel corso del match.

 

DUBICKAS voto 4,5: Inizia come attaccante di appoggio a Di Carmine, per poi assumersi il peso dell’attacco dopo l’infortunio del numero 10. Prosegue la scia di errori sotto porta avviata nelle scorse gare (al 18°, servito in area da Bocic, si fa anticipare dalla difesa del Monterosi; qualche minuto dopo, non sfrutta un rimpallo sugli sviluppi di un corner calciando debolmente a pochi passi dalla porta). Al 59° è imperdonabile il suo mancato suggerimento al solissimo Bocic, a conclusione di un contropiede da lui condotto e concluso con un tiro impreciso. Peccato, perché in termini di protezione del pallone e fraseggio coi compagni il giocatore c’è. Ma ha il dovere di crescere sotto altri aspetti per poter dare un contributo fattivo alla squadra.

 

DI CARMINE SV: Otto minuti scarsi, durante i quali tocca pochissimi palloni, poi l’infortunio. Non ci voleva.

-> dal 9° BOCIC voto 6,5: Si conferma tra le poche sorprese positive di questo avvio di stagione. Gettato nella mischia a freddo dopo l’infortunio di Di Carmine, al 18° sforna subito un assist a Dubickas. Al 31° coglie la traversa con una bella conclusione volante su assist di Rapisarda. Nella ripresa, sempre su suggerimento del numero 5 etneo, prova il piattone ma sulla propria strada trova un Dubickas in “versione barriera”. Al di là dei singoli episodi, il suo impegno e la sua vivacità sono tangibili per tutta la durata del minutaggio concessogli da Tabbiani.

-> dall’87° SARAO voto 6: Gioca pochissimi minuti ma merita menzione (e voto) in virtù del pallone recuperato con grinta e generosità all’89°, che per poco non consentiva a Chiricò di firmare lo 0-2.

 

All. TABBIANI voto 4,5: Conferma il cambio di modulo introdotto contro il Taranto, ma l’interpretazione, che già poco aveva convinto contro gli ionici, è ancor più deludente, segno che le idee sono confuse, oppure non sono sufficientemente comprese dai giocatori. Ed infatti il Catania, nella prima frazione di gioco, pur cogliendo l’ennesimo legno, crea poco e come se non bastasse concede anche delle pericolose incursioni ai padroni di casa. Nella ripresa la squadra concede gradualmente campo al Monterosi, sciupa qualche ripartenza e alla fine subisce un pari che castiga meritamente una prestazione sotto tono sotto molti punti di vista, tra i quali preoccupano in particolar modo l’aspetto mentale ed una tenuta atletica che appare sempre più deficitaria, non solo per gli ennesimi infortuni ma anche per il modo in cui hanno concluso la partita (praticamente sulle gambe) i giocatori rimasti in campo.

 

MONTEROSI TUSCIA voto 6: Al netto della classifica sin qui pessima, la squadra laziale sembra avere un’identità molto più chiara e molto più adatta al contesto della terza serie rispetto a quella della formazione allenata da Tabbiani. La differenza sta nella qualità dei singoli: gli uomini guidati da Taurino, evidentemente, ne hanno poca, come testimoniato dal fatto che si son fatti gol da soli e che hanno sciupato in malo modo, soprattutto nel primo tempo, alcune occasioni create.

 

Arbitro CERBASI voto 6,5: Non è una gara per nulla impegnativa, sotto il profilo degli episodi da governare, ma il fischietto toscano ci mette del suo e prende in linea di massime le giuste decisioni, senza ergersi a protagonista.