Melfi-Catania 1-1: le pagelle rossazzurre

Caetano Cali, prestazione insufficiente...

Caetano Cali, prestazione insufficiente... 

Le valutazione riportate dai rossazzurri al termine della gara in Lucania. Molte le insufficienze tra gli etnei

PISSERI voto 6: Partita sostanzialmente tranquilla per l’ex portiere del Monopoli. Per buona parte del primo tempo fa quasi da spettatore; l’unico intervento degno di questo nome è un’uscita bassa al quarto d’ora ai limiti dell’area piccola. In colpevole in occasione del diagonale vincente del melfitano Defendi.

NAVA voto 5: Inizio shock per l’ex Spal. Dopo appena due minuti un suo clamoroso liscio – con la palla che sbatte fortuitamente sul suo gomito – non genera un calcio di rigore: per fortuna sua e di tutto il Catania l’arbitro opta (giustamente) per l’involontarietà e lascia correre. Dopo i primi minuti in sofferenza, cresce progressivamente blindando la sua zona di campo. In occasione del gol melfitano si fa sorprendere dal reattivo Defendi che perfora Pisseri. Disattenzione grave che si riversa pesantemente sulla valutazione finale.

GIL voto 5,5: Così come Nava non parte con il piede giusto. Pian piano cresce lentamente, facendosi apprezzare anche in fase di costruzione. Al minuto 32’ sfiora il gol con un perentorio stacco aereo parato prodigiosamente da Gragnaniello. Anche lui si fa infilare dal filtrante di Libutti in occasione del vantaggio lucano.

BERGAMELLI voto 6: Anche in quel di Melfi conferma di essere il leader del reparto arretrato. Al quindicesimo sbroglia una situazione pericolosa con un intervento in scivolata provvidenziale. Sempre preciso e puntuale, anche lui si fa sorprendere nell’azione della rete del Melfi. A differenza dei compagni di reparto, però, merita la sufficienza.

DJORDJEVIC voto 5,5: Nella prima frazione di gioco i pericoli maggiori per il Catania arrivano dalla sua fascia. Così come tutta la difesa Soffre molto nei primi venti minuti, così come il resto della squadra. Un po’ meglio nella ripresa, con due spunti interessanti anche in avanti.

- dal 78’ MAZZARANI voto 6,5: Gettato in campo per disperazione da mister Rigoli, a una decina di minuti dalla conclusione, l’ex Modena fa subito capire di essere di una categoria superiore rispetto agli altri in campo. Dopo un minuto dal suo ingresso in campo, imbecca splendidamente Russotto in area con un lancio millimetrico. Poco più tardi avvia l’azione del gol del pareggio con una giocata di livello. Tra le poche note positive dell’amaro pomeriggio melfitano.

DI CECCO 5: Tra i tre di centrocampo è quello che soffre maggiormente l’aggressività dei gialloverdi. Poco reattivo, spesso anticipato dall’avversario di turno, per i primi venticinque minuti vaga nella metà campo senza trovare una posizione. Tuttavia, al minuto 27, sfiora il gol della domenica con un mancino al volo che si spegne di poco a lato. Splendido il passaggio filtrante sprecato malamente da Calil al 45 del primo tempo. Nella ripresa, dopo il gol melfitano, lascia giustamente il campo ad un attaccante.

- dal 59’ PAOLUCCI voto 5: Altra prestazione sottotono per il numero 9 rossazzurro, parso ancora in evidente ritardo di condizione. Dopo la panchina del derby, riscalda anche quella melfitana per un’ora. Nei trentacinque minuti (recupero compreso) passati in campo si vede soltanto due volte: la prima al 67’ con un tiro da posizione ravvicinata sul quale il ‘solito’ Gragnaniello gli dice di no; la seconda, al minuto 84, con una conclusione debole scagliata dal cuore dell’area di rigore melfitana. Domanda: che fine ha a fatto il bomber capace di realizzare tre reti (due in coppa e una in campionato) nelle prime tre gare ufficiali?

BUCOLO voto 6,5: Sempre grintoso ed attento, nella prima parte di gara regge praticamente da solo la mediana. Recupera palloni, tal volta imposta anche l’azione, ringhia in faccia agli avversari quanto occorre, tutta roba che in terza serie serve come il pane. Tra gli ultimi ad arrendersi.

BIAGIANTI voto 6: Partita dai due volti per il capitano rossazzurro. Primo tempo in ombra, passato gran parte a dare una mano in fase di copertura a Djordjevic. In occasione della rete del Melfi si fa saltare di netto da Libutti (classe 1997). Qualche minuto più tardi sfiora il gol del pareggio con un colpo di testa sventato dal sempre presente Gragnaniello. Proprio in questa circostanza rimedia un taglio alla testa che lo costringe ad indossare una benda evidente. Indossato il ‘simbolo’ del guerriero, lotta in mediana con grande generosità fino alla fine.

DI GRAZIA voto 6: Non è devastante come contro il Messina, ma i tiri più pericolosi degli etnei antecedenti il vantaggio melfitano partono tutti dai suoi piedi. Al 39’ del primo tempo sfiora il gol del vantaggio con un tiro parato da Gragnaniello dopo un ottimo controllo sullo stretto. Cerca spesso la soluzione personale, tal volta ignorando la soluzione del passaggio per i compagni (cosa già vista in altre situazione, vedi Taranto). Chiude la partita nel ruolo di mezzala.

CALIL voto 5: Partita da ‘torre’ per il brasiliano, schierato nuovamente al centro dell’attacco rossazzurro. Diverse sponde interessanti per i compagni, una delle quali per Di Cecco al ventisettesimo del primo tempo, e poco altro. L’unico spunto personale al minuto 35 quando dopo aver rubato palla a metà campo crea un’azione potenzialmente pericolosa per gli avversari. Per il resto poco e niente. Mai un tiro in porta degno di questo nome.

- dal 70’ BARISIC voto 6,5: Tramuta in oro l’unica occasione che gli capita facendosi perdonare (con gli interessi) l’erroraccio commesso contro il Messina sette giorni fa. Il colpo di testa con il quale evita il K.O. al Catania è da antologia. Dopo Di Grazia, ecco un altro gol realizzato in questo campionato da un prodotto della cantera rossazzurra.

RUSSOTTO voto 6: Partita sostanzialmente positiva per il numero 10 rossazzurro. Nella prima frazione di gioco è tra i più (pochi) reattivi dei suoi. Dialoga spesso con i compagni, ripiegando tal volta anche in difesa per rimediare qualche pallone giocabile. Nella ripresa si perde un po’, ma riappare al momento giusto in occasione del gol servendo un assist perfetto a Barisic.

RIGOLI voto 4,5: Dopo la bella vittoria sul Messina e al cospetto di una squadra, il Melfi, tecnicamente di almeno una categoria inferiore (con la peggior retroguardia del torneo), ci si attendeva molto di più rispetto allo striminzito punticino guadagnato addirittura in rimonta. Primo tempo regalato agli avversari, con una centrocampo che non riesce mai a servire degnamente i tre attaccanti. In tal senso, la soluzione dei lanci lunghi verso la ‘torre’ Calil convince in parte. Nella ripresa, subìto il gol dello svantaggio, mischia le carte schierando la squadra a trazione anteriore. Nel finale si gioca con successo la carta-Mazzarani passando alla difesa a tre. La sensazione dominante è la seguente: la qualità c’è ma senza la convinzione è poca cosa. Dopo Reggio Calabria e Taranto, altri due punti lasciati per strada in trasferta…

MELFI voto 6,5: Gli evidentissimi limiti tecnici vengono suppliti da una prova assai generosa. Nonostante privi di diverse pedine importanti (dagli infortunati Mangiacasale e De Giosa all’ultimo arrivato Lanzaro) per buona parte del primo tempo, gli uomini di Bitetto, riescono ad imbrigliare la poco reattiva formazione rossazzurra, creando diverse situazioni pericolose. Quando non basta il cuore ecco le mani dell’esperto Gragnaniello, bravissimo ad evitare più volte la capitolazione. Il punto finale, strappato con le unghie e coi denti, vale tantissimo nell’economia di un campionato che si preannuncia tutt’altro che semplice.

ARBITRO VIOTTI DI TIVOLI voto 6,5: Buona la direzione di gara del ‘fischietto’ laziale Viotti. Lascia giocare senza spezzettare il gioco così come capita spesso in questa categoria. Distribuisce in modo obiettivo i cartellini gialli, anche se tal volta certe sue decisioni lasciano interdetto il pubblico di casa. Giusti i 5 minuti di recupero concessi.