Marsura e quella Serie A sfiorata al "Massimino"...

Marsura in azione durante un Bologna-Udinese del campionato primavera 2012/13

Marsura in azione durante un Bologna-Udinese del campionato primavera 2012/13 

L'esterno offensivo accostato al Catania ha collezionato una sola panchina in massima serie, proprio al 'Massimino'.

Insistenti rumors di mercato accostano al Catania l'esterno offensivo Davide Marsura, classe '94 attualmente svincolato dopo una stagione trascorsa in B tra Modena ed Ascoli. C'è un gustoso aneddoto che collega la carriera calcistica del neorossazzurro Davide Marsura al club etneo.

L'esterno offensivo, cresciuto nel settore giovanile dell'Udinese, era uno dei fiori all'occhiello della formazione primavera dei friulani nella stagione 2012/13, guidata da Luca Mattiussi. Non a caso, era stato inserito per il secondo anno di fila dal club bianconero nella lista Uefa ed aveva accumulato diverse convocazioni (e panchine) in prima squadra in occasione di incontri di Europa League, senza mai scendere in campo. Non aveva, invece, mai avuto la possibilità di respirare il clima di una partita di Serie A, fino a quando il tecnico Francesco Guidolin, per fronteggiare una vera e propria emergenza, si era trovato costretto ad attingere dalle giovanili.

Era la vigilia della 29a giornata di campionato ed i bianconeri erano attesi da una trasferta ostica, al "Massimino" di Catania, per quello che si configurava, in quel momento, come un vero e proprio scontro diretto in ottica rincorsa all'Europa League. I rossazzurri erano all'8° posto in classifica, a quota 42 punti, seguiti ad una lunghezza proprio dai friulani, a -5 dalla coppia formata al 5° posto da Inter e Lazio. Nella lista dei 19 convocati diramata dall'Udinese per il match con gli etnei, Guidolin aggregava dunque Marsura, oltre all'altro "baby" Berra.

Il tecnico del Catania Maran, a sua volta, era alle prese con grane di formazione indotte dal rientro dall'infortunio di Bergessio, il quale aveva saltato la trasferta di Torino contro la Juventus e non era ancora al 100%. Il Lavandina, infatti, andava soltanto in panchina e non sarebbe stato chiamato in causa durante il match; al suo posto, il tecnico trentino optava per un tridente tutto fantasia, composto da Barrientos, Castro e Gomez, con questi ultimi due intenti a scambiarsi spesso la posizione. I primi 45' si chiudevano sullo 0-0, ma nella ripresa il Catania e i suoi tenori argentini salivano in cattedra, confezionando due reti siglate da Gomez al termine di due azioni una più bella dell'altra. Il sigillo finale lo piazzava il "solito" Lodi su punizione, complice una deviazione, rendendo ininfluente la rete della bandiera bianconera di Muriel.

E Marsura? Il ragazzo rimaneva in panchina, con la sua maglia numero 43 e per lui sfumava la possibilità di esordire in massima serie. Un campionato che, nella sua carriera, sviluppatasi poi tra Serie B e Serie C, non avrebbe più avuto la possibilità di frequentare. Il "Massimino", quindi, è un impianto che per il giocatore veneto ha indubbiamente un sapore particolare ed in cui potrebbe, per un segno del destino, diventare protagonista, nel caso in cui dovesse concretizzarsi la trattativa per metterlo a disposizione di Luca Tabbiani.