Lazio-Catania: presentazione della gara

Mariano Izco, attuale Capitano rossazzurro

Mariano Izco, attuale Capitano rossazzurro 

La presentazione del match dell' "Olimpico" tra biancocelesti e rossazzurri. I temi caldi: terzo atto del ciclo terribile; pochi fronzoli per il 'concreto' Reja; il Catania delle rimonte.

Ciclo terribile: terzo atto
Dopo la vittoria sull’Inter ed il pareggio di Firenze ecco la sfida dell’”Olimpico” alla Lazio vice-capolista, ovvero il terzo atto del ciclo terribile di cinque partite che ha atteso, attende ed attenderà la formazione etnea di Vincenzino Montella. Un ciclo che, fino a questo momento, è stato ‘terribile’ solo per le formazioni che hanno affrontato il Catania di Montella. Dopo Juventus, Inter e Fiorentina la Lazio, reduce da tre vittorie consecutive, potrebbe essere la prossima grande, o presunta tale, stoppata dalla furia agonistica dell’Elefante rossazzurro. Domanda: riuscirà il Catania a bissare il successo ottenuto il 7 febbraio 2010? Mercoledì sera, attorno le 22.46, la risposta.

Pochi fronzoli per il ‘concreto’ Reja
Archiviata la mancata qualificazione in Champions League, fallita per un soffio nella scorsa stagione, e la clamorosa cessione all’ultimo istante del ‘ribelle’ Zarate, idolo della Curva Nord laziale, la Lazio di Edy Reja (ex tecnico etneo ndr) dopo un avvio a rilento, un punto nelle prime due gare, ha trovato la giusta quadratura. Quattro vittorie ed un pareggio per un meritatissimo secondo posto in classifica dietro solo all’Udinese di Guidolin. Grande soddisfazione per il tecnico di Gorizia che, grazie ai risultati ottenuti sul campo, ha saputo ‘farsi amare’ da una tifoseria poco propensa che non ha mai nascosto un immotivato astio. Come si può fischiare un tecnico che in due stagioni ha prima salvato una squadra riportandola, successivamente, in Europa? Il secondo posto attuale parla da solo. Non sarà spettacolare, non avrà un gioco divertente e spumeggiante: la Lazio di Reja bada al sodo. Pochi fronzoli e tanta concretezza. La vittoria sul Bologna, la terza consecutiva, è la fotografia perfetta: cinismo, sacrificio da parte di tutti per il bene della squadra. Sacrificio anche di gente come Cissè e, soprattutto, Klose che hanno portato quella dose di qualità e di esperienza capace di far volare l’Aquila biancoceleste. Attenzione, però, ai vuoti d’aria. Le assenze di Dias, Matuzalem e, soprattutto, Hernanes potrebbero essere determinanti.

Il Catania delle rimonte
Magic moment in casa etnea. Il pareggio ottenuto nell’ostica Firenze è solo l’ultima grande prova fornita dal Catania di Vincenzino Montella, giunto al quarto risultato utile di fila. Una crescita continua e costante certificata da un’importante annotazione: la voglia e la capacità di non arrendersi mai e di ribaltare i risultati sfavorevoli. Infatti, nelle ultime tre gare (contro Novara, Inter e Fiorentina) il Catania ha avuto il merito di non mollare mai e di rimontare. Ecco, quindi, il Catania delle rimonte. Una dicitura appropriata, che inorgoglisce i tifosi etnei, da sempre desiderosi di vedere in campo una squadra coriacea e guerriera che combatte sempre. La squadra allenata da Montella, in questa fase iniziale di stagione, incarna al meglio i desideri e l’animo dei tifosi catanesi. “Combattete per noi” è la parola d’ordine. All’orizzonte, ecco, la battaglia dell’”Olimpico” di Roma contro la Lazio degli ex Reja, Bizzarri e Stendardo. Sfida difficile ma assai ricca di fascino. Ottenere un’ulteriore conferma anche in casa degli aquilotti laziali sarebbe utile sia per la classifica (Catania ottavo a +6 dalla zona calda) sia per fortificare le convinzioni di una squadra sempre più sicura delle proprie capacità. La voglia di volare non è roba solo per aquile, ma anche di elefanti. -40 all’Alba: “Siate affamati, siate folli, siate elefanti!”