Inter-Catania: presentazione del match

Almiron e Lodi, entrambi a segno nella gara d'andata

Almiron e Lodi, entrambi a segno nella gara d'andata 

La presentazione della gara del "Meazza" tra meneghini ed etnei. I temi 'caldi': Una vittoria per il Presidentissimo; Tra baratro e riscossa; Prove di aggancio

Una vittoria per il Presidentissimo
Scillato 4 marzo 1996 – Milano 4 marzo 2012. A sedici anni dalla tragica scomparsa del Presidentissimo Angelo Massimino il Catania prova a sfatare il “tabù San Siro” consegnando alla storia la prima vittoria in casa dei nerazzurri. Impresa difficile ma non impossibile considerando l’attuale momento delle due formazioni: Inter in crisi nera, Catania nel miglior momento della stagione. Gli ingredienti ci son tutti per regalare al Presidentissimo una grande gioia proprio nel giorno dell’anniversario della sua scomparsa. Tutto perfetto, o quasi: una vittoria rossazzurra, infatti, porterebbe quasi certamente all’esonero di Claudio Ranieri, indimenticabile condottiero del Catania di Gianni Di Marzio e…Angelo Massimino. Quanto sa essere beffardo il destino…

Tra baratro e riscossa
Tempi durissimi sulla sponda nerazzurra del naviglio. Nel giro di un mese l’Inter ha inanellato, tra campionato e coppe, sette sconfitte in otto gare vanificando la striscia positiva di sette vittorie che aveva rialzato le quotazioni scudetto. Un calo verticale che rischia di estromettere la formazione nerazzurra dalle prossime competizioni europee. Il responsabile di questo repentino ed improvviso tracollo? Quel Claudio Ranieri che, dopo aver risollevato morale e classifica, adesso è in cima nel banco degli imputati, con gli ultimi novanta minuti per salvare (temporaneamente) la panchina. Troppo facile, però, ‘crocifiggere’ il tecnico testaccino che col materiale umano a disposizione, piuttosto ‘stagionato’ e logoro, ha dovuto fare di necessità virtù. Altro possibile responsabile è Wesley Sneijder il cui ritorno in campo non ha sortito i benefici auspicati. Anzi. Tutt’altro. La verità sta nel mezzo e le colpe bisogna dividerle a tutte le componenti che ruotano attorno all’Inter: dalla società all’ultimo dei magazzinieri. La settimana che si avvia alla conclusione è stata piena di buoni propositi e belle parole, con i senatori che provano a serrare i ranghi stringendosi attorno al tecnico Ranieri: “Siamo tutti col mister”, “Dobbiamo battere il Catania” e “Il gruppo è unito”. Vento di riscossa pronto a spingere lontano i fantasmi di record negativi che bussano violentemente alla porta della storia nerazzurra. Basterà?

Obiettivo aggancio
Inter 36, Catania 33 (con una gara da recuperare). Incredibile ma vero. Dopo venticinque giornate il confronto tra meneghini ed etnei, classifica alla mano, assume i chiarissimi contorni dello scontro diretto. Per la salvezza? No, per l’Europa! Ebbene si, il Catania di mister Montella, reduce da due vittorie di fila, tre nelle ultime quattro giornate, rende visita ad un’Inter malconcia (ma pur sempre l’Inter, occorre ricordarlo!) con l’obiettivo di vincere e di agganciarla in classifica. Detto così sembrerebbero discorsi fantacalcistici e ben lontani dalla realtà. Non è così. Non si tratta di tornei alla Play Station ma di calcio vero, verissimo. Il tanto agognato salto di qualità, da tempo auspicato un po’ da tutti, è finalmente arrivato. Il Catania di Montella ha un’identità ben precisa, un gioco gradevole, un entusiasmo crescente e una voglia di continuare a stupire alle stelle. Volare si può, ma ad una condizione: continuare ad essere umili senza perder di vista la realtà. A San Siro in campo con la massima concentrazione, con coraggio e con spirito di sacrificio: perché solo con queste caratteristiche si può realizzare il sogno di vincere nella ‘Milano nerazzurra’. -17 all’Alba: “Siate Folli, siate Affamati, siate Umili, siate Elefanti!”