Fidelis Andria-Catania 0-0: le pagelle rossazzurre

Luca Liverani, una certezza.

Luca Liverani, una certezza. 

L'unico che brilla è Liverani. Male Scarsella, fanno peggio Musacci e Falcone. Ma è soprattutto Pancaro a non convincere.

Liverani voto 7,5: E’ strepitoso al 16° quando ovvìa all’errato disimpegno di Nunzella ipnotizzando Grandolfo, che lo impegna senza successo pochi minuti più tardi di testa su azione d’angolo. Reattivo anche in uscita.

Garufo voto 6: Sciupa una buona occasione nel primo tempo con una conclusione non catalogabile né tra i tiri né tra i cross. Regge la spinta dello scomodo cliente Cortellini, il quale però si eclissa nella ripresa lasciandolo respirare. Mette sulla testa di Calil il pallone dello 0-1 annullato per offside.

Pelagatti voto 6,5: Denota prontezza di riflessi e prestanza fisica contrastando al meglio ogni avanzata dei padroni di casa. Si concede solo uno svarione ad un quarto d’ora dalla fine.

Bergamelli voto 6,5: Positivo in anticipo, va in affanno quando lascia agli avversari lo spazio per essere puntato. Nella ripresa non perde il controllo della situazione.

Nunzella voto 6,5: Al 16° rischia di combinare un patatrac con un retropassaggio di testa da incubo. Per il resto solito gran lavoro di supporto sulla fascia sinistra, dove nel primo tempo è poco supportato da Falcone e Di Cecco, mentre nella ripresa, a corto di ossigeno, non si intende a dovere con Russotto. E’ comunque lui a creare l’occasione più pericolosa servendo a Plasmati il cross dal quale scaturisce il palo del materano.

Scarsella voto 5: Si nasconde tra le linee del centrocampo salvo poi ricomparire al 35° del primo tempo quando va al tiro dal limite dell’area da buona posizione, sprecando l’opportunità.
-> Plasmati voto 6: Al primo cross che gli arriva centra di gran carriera il palo con un’imponente inzuccata. Spreca gli altri lanci serviti dai compagni commettendo ostruzioni sui difensori.

Musacci voto 4,5: Non riesce a far girare il pallone come dovrebbe, ricorre spesso a lanci di prima “alla cieca” che diventano ostaggio della difesa avversaria. Nella ripresa da e prende calci rimediando un cartellino giallo a seguito del quale Pancaro lo richiama in panchina.
-> Castiglia voto 6: Rientra dopo oltre due mesi e sembra dare immediatamente ordine al reparto aiutando in fase di interdizione e provando a far ripartire Russotto e Nunzella sulla sinistra

Di Cecco voto 6: Al debutto si limita al compitino, non andando oltre appoggi corti e sicuri. Dopo la sostituzione di Musacci viene schierato davanti alla difesa, dove sembra destreggiarsi meglio.

Russotto voto 6: Nel primo tempo è il più pimpante: con le sue accelerazioni fa ripartire la squadra scaricando il pallone sulla fascia opposta; di tanto in tanto si abbassa e aiuta Garufo e Scarsella pressando insieme a loro gli avversari; provoca l’ammonizione di Ferrero. Nella ripresa si sposta a sinistra dopo l’uscita di Falcone e viene murato dal tandem Aya-Tartaglia che gli concede solo un tiro di controbalzo che finisce dritto in curva.

Calil voto 6: Non viene mai servito, e cerca di andarsi a prendere da solo la sfera abbassandosi sino alla trequarti e pressando i portatori di palla avversari. Nel secondo tempo prova a lavorare qualche pallone in posizione defilata sulla fascia, senza successo. Realizza in fuorigioco il possibile gol del vantaggio su cross di Garufo nei minuti finali.

Falcone voto 4: Finte, contro-finte, e tentativi di serpentine che nella maggior parte delle occasioni si rivelano inconcludenti. Esce dopo pochi minuti nel secondo tempo.
-> Calderini voto 5: quasi un tempo a disposizione per lui, ma non fa nulla per convincere Pancaro a restituirgli la maglia da titolare.

All. Pancaro voto 4,5: Nei primi minuti si ha l’impressione che la sosta abbia fatto bene ai suoi ragazzi, apparentemente più pimpanti sotto il profilo atletico. Ma è un’illusione che viene smentita dal calo di lucidità che Nunzella e compagni patiscono nella ripresa. Tecnicamente sono tanti gli errori in fase di possesso palla; tatticamente il centrocampo robusto sembra privo di interpreti in grado di far girare velocemente e con precisione il pallone per servire il reparto avanzato. La migliore occasione, rappresentata dal palo preso da Plasmati pochi minuti dopo il suo ingresso ed il cambio tattico, dimostra (qualora ce ne fosse bisogno) che per sognare il salto di qualità bisogna accantonare il suo 4-3-3.

FIDELIS ANDRIA voto 6,5: D’Angelo si affida al 3-5-2, modulo molto diffuso in questa categoria, e la sua squadra assomiglia tatticamente alla Casertana, dalla quale si differenzia soltanto per la qualità (inferiore) di alcuni interpreti in ruoli chiave (interni di centrocampo e attaccanti). Il lavoro di Cortellini è fondamentale per legare i reparti e creare spazi pericolosi in avanti sulla sinistra. Il gioco aggressivo, basato su combinazioni di prima, con cui i suoi ragazzi approcciano la ripresa, produce un calo fisico negli ultimi venti minuti e permette al Catania di rendersi pericoloso dalle parti di Poluzzi.

Arbitro Di Ruberto voto 7,5: Il fuorigioco sul colpo di testa di Calil sembra esserci, ma è una chiamata del suo assistente. Lui gestisce benissimo una partita particolarmente “maschia”, lasciando correre parecchio e ricorrendo al cartellino solo quando necessario.