E ora...Mino!

Mino Chiricò, mattatore della serata

Mino Chiricò, mattatore della serata 

Max Licari sul roboante successo di Benevento. Chiricò di lusso, Lucarelli oscura Andreoletti. Adesso mercato "robusto"...

Vittoria corroborante, ma attenzione a premature "riabilitazioni"

Ridurre tutto alla precoce superiorità numerica di cui hanno goduto i rossazzurri a partire dalla mezzora circa del match del "Vigorito" sarebbe ingeneroso. L'ultima esibizione degli uomini di Lucarelli in questa non certo esaltante seconda metà del 2023 risulta perfetta fin dalle prime battute e pare giusto "dare a Cesare quel che è di Cesare". Il tecnico livornese, in grave emergenza infortuni, indovina tutto e i ragazzi scesi in campo interpretano la partita al meglio, sciorinando una prestazione convincente. Certo, il Benevento di Andreoletti (il cui destino pare segnato) si mostra addirittura più in crisi dei già abbacchiati etnei, provenienti dalla sconfitta interna al cospetto del Sorrento, ma in passato il Catania era riuscito a "risuscitare" avversari praticamente sul letto di morte come Potenza o Messina, quindi questa volta ci sembra più che doveroso assegnare i giusti meriti a Chiricò e soci. Ne è venuto fuori un inequivocabile 4-0, onestamente agevolato dalla doppia superiorità numerica conseguente alle ingenue espulsioni di Karic e Talia comminate dal contestato (dalla sparuta rappresentanza di tifosi giallorossi) signor Cavaliere, tuttavia incontestabile a livello di cifra di gioco. Gli etnei hanno dominato e vinto tutti i duelli individuali, portando a casa i tre punti con innegabile merito. Grande gara di Chiricò, che ha preso in mano la squadra come sempre avrebbe dovuto fare, siglando una doppietta d'autore (complessivamente divengono cinque le marcature stagionali dell'ex pitagorico), ma tutti i ragazzi andati in campo hanno fatto il loro dovere, compresi alcuni giocatori "discussi" come Dubickas o Zanellato. Da segnalare, in particolare, le prime reti provenienti dai centrocampisti di tutto questo girone d'andata appena conclusosi: Zammarini, su sontuoso assist del medesimo Chiricò, e Deli, ben imbeccato dal giovane Maffei, da poco subentrato a Quaini. Un dato non da sottovalutare in proiezione futura. Però, c'è un "però". Se questa larga vittoria, simile a quella ottenuta a Caserta un paio di mesi fa, dovesse far pensare a qualcuno che questo organico non necessiti di una seppur ragionata rivoluzione nel mercato di gennaio, ebbene si rivelerebbe un vero e proprio boomerang, di infinita pericolosità. Chiaramente, questo pur corroborante successo non cambia di una virgola quanto ci si è detto finora in merito alla valenza di questa squadra: servirà tanto a gennaio, non dimentichiamolo, pena il fallimento completo. Pertanto, prendiamoci questi tre punti e questa bella prestazione che ci attestano (a quota 25) in una posizione di classifica migliore e che ci faranno trascorrere un Natale e un Capodanno più confortanti, ma nessuna euforia, nessun volo pindarico e, soprattutto, parecchia attenzione a premature "riabilitazioni" di estrema nocività.

Le "alchimie" di Lucarelli oscurano Andreoletti

Lucarelli, con soli 16 uomini di movimento a disposizione (e un unico difensore in panchina, il giovane Maffei), sceglie un 3-5-2 che, in fase di possesso, avanza Chiarella a destra e Rocca a sinistra, disegnando una sorta di 4-3-3 molto propositivo e capace di mettere in difficoltà lo scolastico modulo a specchio di sanniti, poco reattivi in difesa, quasi spaesati in mezzo con Karic e Pinato,  entrambi  completamente fuori partita, e spuntati in avanti con l'ex Marotta e Ferrante sempre nelle grinfie di Curado, Lorenzini e Quaini, impiegato da difensore centrale; da segnalare che, con l'ex Fiorenzuola in questa posizione, finalmente, il Catania riesce a far partire l'azione dalle retrovie. Dopo i primi dieci minuti di equilibrio, i rossazzurri cominciano a impossessarsi della metà campo locale, grazie alle geometrie di Zanellato e Zammarini, sfiorando clamorosamente il gol con Castellini (bravo Paleari) e Chiricò (che "cicca" il sinistro da favorevole posizione). Al 36', il disastroso Karic, già ammonito un minuto prima, si fa cacciare dall'arbitro per un inutile fallo su Zanellato. È l'episodio che indirizza definitivamente una gara già comunque in mano agli etnei. Un minuto dopo, Paleari stende Rocca in area e il direttore di gara decreta il calcio di rigore che Chiricò trasforma con grande freddezza. Lo stesso Castellini si vede respinto dall'estremo difensore giallorosso un gran destro a botta sicura al 43', sancendo una superiorità evidente. Nella ripresa, il Catania raddoppia immediatamente con Zammarini, ben servito dallo scatenato Chiricò, e praticamente chiude la pratica. Tante le occasioni create in ripartenza dai rossazzurri, in specie dopo la seconda espulsione per doppio "giallo" di Talia al 61', ma la "perla" di Chiricò per il 3-0 al 69', su assist di Dubickas, è il prototipo del gol che avremmo dovuto segnare e non abbiamo realizzato innumerevoli volte durante questo girone d'andata. Così come il quarto sigillo di Deli di piatto destro da centro area, su grande volata mancina di Maffei, due subentrati. Da riflettere su un dato particolare: al netto del cattivo momento del Benevento, incapace di segnare nelle ultime quattro gare, proprio nella trasferta in cui l'emergenza infortuni appariva quasi letale, il Catania ha tirato fuori una delle migliori esibizioni stagionali. Evidentemente, il fattore mentale si mostra decisivo.

Adesso, mercato "robusto" e ripartenza da Crotone

La vittoria di Benevento costituisce indubbiamente una boccata d'ossigeno che consentirà a Grella, Bresciano e Lucarelli di lavorare on maggiore serenità sulle indispensabili trattative di mercato. Serve molto, in uscita e in entrata, non possono sussistere dubbi, lo dicono i numeri, i risultati, le prestazioni. Vediamo cosa si riuscirà a fare, nella consapevolezza che sarebbe assai utile mettere a disposizione del tecnico livornese molti dei nuovi arrivi al più presto possibile, in modo da consentirgli di impostare il lavoro nel modo più veloce e corretto. Non dimenticando che il 24 gennaio, a Rimini, "si parrà la...nobilitate" del "nuovo" Catania targato Lucarelli. Buon Natale e felice anno nuovo, carusanza e... Let's go, Liotru, let's go!!!