Diciassettesimo cielo

Gioia rossazzurra a fine gara

Gioia rossazzurra a fine gara 

Max Licari sul roboante successo di Locri. Dominio incontrastato, Lodi sontuoso, attacco "caldo".

Dominio assoluto

Si diceva che potesse essere difficile ma decisiva. E decisiva lo è stata. Difficile, viste le risultanze del campo sin dal primo minuto di gioco, pare azzardato affermarlo. Onore, comunque, al Locri, protagonista (da neopromosso) di un grandissimo campionato. Bella squadra davvero, quella di mister Mancini. E gran bel pubblico, caloroso e sportivo. Non poteva essere questo, invero, il cimento in grado di farne valutare appieno le indubbie qualità, considerata la marcata differenza di valori in essere; resta quanto fatto finora, certamente tanto. Un "tanto" di cui andare giustamente fieri. Il Catania, di contro, emerge da questa sfida esterna al cospetto della seconda della classe quale un inarrestabile titano cui poco manca alla definitiva consacrazione rappresentata da una promozione obiettivamente mai messa in discussione. A questo punto, con ben 17 punti di vantaggio a 10 gare dalla conclusione del torneo, anche volendo porre in primo piano la scaramanzia più pregna del nostrano folclore, manca solo l'ufficialità della festa, che potrebbe giungere con qualche settimana d'anticipo o meno, ma inesorabilmente giungerà a materialzzarsi. Il poker rifilato al Locri davanti a non meno di mille entusiasti supporters del Liotru "a sostegno" non ammette alcuna replica. Serenità d'approccio, capacità assoluta di gestione delle fasi di gioco: in una parola, superiorità disarmante e inequivocabile di una squadra tecnicamente d'altra categoria, superbamente guidata da un tecnico cui rivolgere solo ed esclusivamente elogi. I numeri da record e il valore umano lo impongono. Ferraro sta guidando con mano ferma una Ferrari (il gioco di parole ci sta tutto) alla conquista del gran premio. Per farlo, è necessario essere un grande pilota. E lui sta dimostrando di esserlo.

Lodi pennella, l'attacco sfonda

Recuperati Vitale e Rapisarda, rientrato dalla squalifica Sarao, il tecnico etneo ripropone il 4-3-3 più o meno titolare di questo 2023, mentre Mancini (squalificato e sostituito dal secondo Martelli) si dispone a specchio, affidandosi alla tecnica di Romero e alla vivacità in attacco di Ficara (migliore dei suoi) e del bomber Carella. Il Catania comincia subito con il piglio del leader, dettando legge in mezzo con Rizzo e Lodi, bravi a innescare sulle fasce Chiarella e De Luca. Il gol precoce del giovane esterno ex Pescara indirizza il match: al 7', Chiarella è lesto a ribadire di sinistro in rete una respinta corta di un difensore locale su cross del sempre pericoloso Vitale. Da questo momento in poi, si assiste a un monologo rossazzurro, orchestrato da un Lodi sontuoso, non a caso destinatario di un applauso generalizzato da parte di tutto lo stadio all'atto della sua uscita dal campo al 75'. È proprio il capitano etneo a chiudere i conti al 31', pescando magistralmente in piena area De Luca, bravo a girarsi e a battere per la seconda volta l'incolpevole Iannì. La stessa "zanzara" rossazzurra, qualche minuto dopo, ha addirittura la possibilità di triplicare a due passi dalla porta locale, ma il tiro risulta non irresistibile. Il Locri solo raramente riesce a farsi vedere dalle parti di Bethers e quasi solamente con le incursioni di Ficara. Mai troppo pericolosamente, in ogni caso. Nella ripresa, i rossazzurri, come di consueto, mettono in campo la forza del proprio organico. I cambi, ancora una volta, spaccano la partita, per giunta con la facilitazione ottenuta al 58' dall'espulsione di Mbaye, reo di una gomitata al volto di Rapisarda. I vari Russotto, Sarno, De Respinis arrecano ulteriori danni alla stanca difesa calabra. Non stupiscono, dunque, le due reti su sviluppo da corner (battuti rispettivamente da specialisti come Lodi e Sarno) siglate da Sarao (67') e Rapisarda (83') a sancire un poker incontestabile. Le sei segnature stagionali raggiunte da De Luca, le cinque di Sarao e le quattro di Rapisarda (record in carriera) fanno comprendere come anche sotto il profilo realizzativo questa squadra stia assumendo una certa connotazione. Ma sono i numeri complessivi del Catania a fare paura, a tutti i livelli. Un dominio incontrastato.

Al "Massimino" due "rossazzurre" a confronto

Il match interno di domenica prossima contro i rossazzurri del Paternò non dovrà essere preso sotto gamba, malgrado l'enorme differenza di classifica e valori. La sete di punti dell'undici di Campanella, impegnato in una serrata lotta per evitare la retrocessione, non può essere sottovalutata. Il match con la Mariglianese insegna... Sarà necessaria,pertanto, attenzione e determinazione per finire al più presto un lavoro quasi ultimato. Il gran pubblico a supporto ci sarà. Come sempre. Let's go, Liotru, let's go!!!