Chievo-Catania 2-0, il pagellone rossazzurro

Peruzzi l'unico a portare a casa una sufficienza piena...

Peruzzi l'unico a portare a casa una sufficienza piena... 

Le pagelle di “CalcioCatania.com” al Catania che ha perso per 2-0 contro il Chievo. Peruzzi altra prova convincente, Catro e Bergessio i peggiori.

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5,5 Al minuto 32, squadre ancora sullo 0-0, salva di piede sulla conlusione di Hetemaj. Indovina poi l’angolo di tiro sul calcio di rigore trasformato da Thereau ma è fuori posizione sul fortuito raddoppio firmato Rigoni.


6,5 Fresco di convocazione in Nazionale (Romania-Argentina, il 5 marzo), il terzino ex Velez conferma il buon periodo di forma. Vince il personale duello con l’opposto Dramè che ci capisce poco per l’intera gara. Al 46’ tira dai ventri metri ma calcia debole per Agazzi. Il migliore in campo tra gli etnei.


6 Non riesce a dare serenità al reparto e commette alcuni errori di valutazione tipici delle giornate in cui il fisico non gli basta ad emergere. Chiude bene sul contropiede solitario di Thereau al 27’ e si ripete, sullo stesso attaccante francese, al minuto 51. In affanno su Paloschi sull’allungo, a volte a disagio anche da play aggiunto.


6 Cerca di tamponare tutto quello che passa dalle sue parti con la solita veemenza e grinta. Rischia poco e salva il risultato al 22’, mettendoci coraggio e tempismo su tiro di Paloschi. In ritardo in alcune occasioni, eccede in nervosismo in altre.


5 Sul rigore decretato in favore degli avversari, che gli costa anche il giallo, scivola su un fallo ingenuo, frutto di paura e poca lucidità. Maran lo preferisce a Rolin per le sue doti atletiche e la sua maggiore propensione offensiva, ma oggi spinge pochissimo e non contribuisce alla costruzione della manovra.


6 Gara di buona intensità, specie nel primo tempo quando si propone con frequenza a supporto della catena di destra Peruzzi-Keko. Ha fiato da vendere e quasi fa il bis, dopo la rete di sette giorni addietro.Svanisce con tutta la squadra nella ripresa.


6 Solita gara muscoli e fosforo ma stavolta ha poco peso sulla trequarti. Defilato a sinistra nel corso del primo tempo, si piazza davanti alla difesa durante la ripresa. Condizionato dal giallo, rimediato al 22’ per un fallo tattico a centrocampo, si spegne col passare dei minuti ed è richiamato in panchina al 64’ per far posto a Plasil.


5,5 Comincia bene, impegnando anche Agazzi al 20’ con un tiro deviato sopra la traversa. Pochi minuti più tardi gioca in orizzontale un calcio da fermo che consente agli avversari di ripartire. Gara senza acuti macchiata anche dal giallo, a pochi minuti dal termine, per un fallo inutile, a centrocampo, su Dainelli.


6 Il più vivo e scattante tra i centrocampisti, nel primo tempo, durante il quale riesce spesso a trovare il fondo e creare scompiglio in seno alla retroguardia avversaria. Dimostra i suoi limiti in fase realizzativa quando impatta male di testa, su traversone di Alvarez al 40’, indirizzando il pallone sopra la traversa. Scompare nella ripresa ed esce al 61’ per Fedato.


4,5 Gara da dimenticare, da un punto di vista tecnico e comportamentale. La prevedibilità della manovra etnea non lo favorisce, ma spreca malamente le poche occasioni utili nelle quali tradisce tutta l’incertezza di questa stagione. Al 55’ rimedia un giallo per un inutile fallo su Guana e guarderà l’importante partita di Genova alla tv. Sul finale, allunga il braccio su Cesar ma è graziato dal direttore di gara. Mezzo punto in meno per l’ammonizione.


4,5 Senza Barrientos, Maran gli chiede di dare un po’ di vivacità al reparto offensivo, ma il Pata non ne azzecca una. Disordinato e fumoso, lascia spesso i compagni in inferiorità numerica. Sbaglia molto e si intestardisce al dribbling. Due passi indietro rispetto alla buona prova di sette giorni addietro. Esceper infortunio al 71’, sostituito da Boateng.


5,5 Il giovane centrocampista offensivo ha una buona mezz’ora per convincere Maran ma fallisce l’occasione subentrando a gara virtualmente già archiviata. La squalifica cui Bergessio andrà incontro, potrebbe consentirgli di giocare dal primo minuto di gioco contro il Genoa.


6 Sostituisce Rinaudo per aumentare il tasso tecnico del centrocampo e sfruttare le individualità. Gioca stabilmente sulla trequarti avversaria ma non riesce a trovare l’imbucata per i compagni. Compitino, ma il brillante impatto con il campionato italiano sembra essere svanito.


5 In campo per venticinque minuti compreso il recupero. Entra quando la gara ha già detto tutto e le energie e le speranze del Catania stanno scivolando via. Ha volontà e fisico, ma gli avversari ne smascherano inesperienza e limiti tecnici.


Maran: 6 Non ha particolari responsabilità nella sconfitta di Verona, schierando la migliore formazione possibile. Gestisce le poche risorse in panchina con parsimonia, ritardando, probabilmente, il cambio di Castro. Avverte anche lui una regressione rispetto al turno precedente, agitandosi e scuotendo la testa di fronte a certe lacune in fase difensiva. Chiamato a decisioni coraggiose tra sette giorni a Genova.


CHIEVO (4-3-1-2): Agazzi 6.5, Frey 6, Dainelli 6.5, Cesar 6, Dramè 4.5, Guana 6.5 (27′st Bernardini sv), Rigoni 6.5 (33′ st Radovanovic sv), Guarente 5.5, Hetemaj 6, Thereau 6 (8′ st Stoian 6), Paloschi 6. (1 Puggioni, 18 Squizzi, 2 Bernardini, 5 Canini, 7 Lazarevic, 9 Bentivoglio, 10 Obinna, 17 Sardo, 31 Pellissier, 33 Rubin). All: Corini 6.


Orsato: 6 Lascia giocare durante il primo quarto di gara, per poi chiudere con sette cartellini gialli ed uno rosso (a Sardo, in panchina). Concede giustamente il rigore al Chievo per fallo di mano di Alvarez che aumenta il volume del proprio corpo. Non fischia l'intervento in area di Stoian su Peruzzi, al limite della sanzione. Grazia Rigoni e Bergessio, solamente ammoniti, per i falli rispettivamente commessi su Castro e Guana.