Catania, tre legni in casa con le calabresi: non è la prima volta...

Cosimo Chiricò scaglia il calcio di punizione che si spegnerà sulla traversa...

Cosimo Chiricò scaglia il calcio di punizione che si spegnerà sulla traversa... 

Corsi e ricorsi storici nella partita di ieri sera fra Catania e Crotone, con le calabresi sempre protagoniste...

Il debutto nel calcio professionistico del Catania FC, giunto venerdì sera con il Crotone, ha risvegliato più di un aneddoto legato alla storia del “vecchio” Catania ’46 che fu. Il filo conduttore fra passato e presente è di marca calabrese, come un incantesimo che tende a “proteggere” le squadre d’oltrestretto di scena al “Massimino”. I tre legni colpiti dai rossazzurri di Luca Tabbiani (palo fortunoso di Ciccio Rapisarda, palo a portiere battuto di Roberto Zammarini nella prima frazione di gioco, traversa su punizione di Cosimo Chiricò) non sono in fatti una novità alle latitudini di piazza Spedini e dintorni.

Si parte dal 17 gennaio 1999, giorno della sfida fra Catania e Catanzaro. Davanti a diciottomila sostenitori (lo stesso numero della gara di ieri) gli attacchi continui dei rossazzurri di mister Pierino Cucchi s’infransero contro i legni della porta difesa da Daniele Cerretti. Due traverse nel primo tempo colte proprio nella porta sita sotto la Curva Sud (stessa location di ieri) con Ciccio Passiatore prima e Alessandro Furlanetto poi. Tris completato nella ripresa da un destro terrificante del catanzarese Umberto Brutto.

Gennaio 1999: la traversa colpita da Alessandro Furlanetto nella gara con il Catanzaro

Diciassette anni più tardi, il 27 novembre 2016, la sfida con la Vibonese del presidente Caffo è una sorta di “sagra dei legni”, addirittura 5. Due colpiti dai rossoblù nello spazio di pochi secondi (l’auto-traversa di Bastrini e la ribattuta di Paparusso al 30’ del primo tempo), tre lambiti dagli etnei nei minuti successivi con Mimmo Di Cecco, Andrea Mazzarani e Alessandro Russotto. Legni e sfortuna che, tuttavia, non impedirono agli etnei di Pino Rigoli di vincere la partita per 1 a 0 grazie alla rete di Mazzarani a un quarto d’ora dalla fine.

Ieri sera è toccato al Crotone di Lamberto Zauli entrare nella classifica dei “tre legni salvatori”, un ingresso sfiorato qualche anno prima… Infatti, spulciando la cronaca dell’ultimo precedente fra etnei e pitagorici prima della gara di ieri, datato 15 febbraio 2015 in Serie B, si evincono due legni colpiti dai rossazzurri allora allenati da Dario Marcolin, con Daniele Sciaudone prima e Riccardo Maniero poi. Corsi e ricorsi anche con mister Zauli che a vent’anni di distanza ha vinto ancora a Catania: nel 2003 da calciatore, nel derby vinto da calciatore con la maglia del Palermo di Silvio Baldini – tra l’altro con un gol segnato sotto la Sud, stessa porta nella quale è andato a segno il pitagorico Tribuzzi –, nel 2023 da allenatore.

Novembre 2016: la traversa colpita da Andrea Mazzarani nella gara con la Vibonese

Tutto qui? No, un altro aneddoto in salsa calabrese c’è ancora. Una sconfitta casalinga, per 0 a 1, alla prima di campionato riporta a galla la sfida del 6 settembre 1998 fra Catania e Castrovillari. Uno a zero finale per i rossoneri del Pollino, con rete decisiva segnata da De Rosa su rigore (sempre sotto la Curva Sud!), in una stagione partita male ma finita nel modo migliore, con la promozione in Serie C1 conseguita con l’ultimo primo posto finale conquistato in un campionato professionistico.