Catania grande cuore, ma la Lazio pareggia alla fine su rigore

Fabrizio Scapellato, centrocampista catanese classe 96, alla sua prima realizzazione stagionale

Fabrizio Scapellato, centrocampista catanese classe 96, alla sua prima realizzazione stagionale 

A Torre del Grifo, Catania-Lazio termina 3-3 grazie ad un rigore trasformato al 7° di recupero

Ci è mancato un niente che questa giornata si trasformasse in un autentico capolavoro tecnico-tattico da incorniciare per un bel pò. La formazione guidata da mister Pulvirenti subisce la partenza a razzo dei laziali che trovano il gol del vantaggio dopo tre giri di lancette, poi escono fuori e dominano fino a ribaltare lo 0-1 iniziale in un 3-1 dai contorni netti, infine - complici una palla che inganna Ficara ed un rigore concesso a cavallo degli ultimi istanti del lunghssimo recupero concesso dal signor Capone - devono accontentarsi di un pari. La classifica, per fortuna, non appare compromessa, il Catania rimane al 4° posto, ad un solo punto dalla quinta posizione occupata dall'Empoli che ha "massacrato" il Palermo 4-0. Questo pari e l'unica sconfitta di Napoli non inficiano assolutamente la performance dei rossazzurri che in una classifica virtuale del girone di ritorno sarebbero addirittura primi grazie alle sei vittorie consecutive in altrettante giornate.

I rossazzurri scendono in completa tenuta rossa, in campo Parisi e Ramos tornano al rispettivo ruolo naturale di esterno basso, Carillo dunque al centro in coppia con Berezny, Lovric inizia dalla panchina. In mediana il solito Sessa play-maker basso, ai suoi lati una coppia di catanesi, Scapellato e Gallo, assente da diversi mesi nella lista dei convocati dopo l'esordio in prima squadra al Massimino dello scorso 28 dicembre in occasione di Catania-Carpi. Davanti tridente composto da Di Grazia, Taviani e Rossetti, tornato a disposizione della maggiore squadra giovanile rossazzurra. Fra le file dei laziali grande attenzione verso Palombi, 15 gol, e l'ex Barca Tounkara, al rientro dopo l'infortunio patito a Palermo a dicembre.

Parte forte la Lazio, al 3° Murgia è libero da tirare da lontano indovinando la porta e portando in vantaggio i suoi, anche se l'azione che porta al gol è viziata dal netto "braccio" di Tounkara. I rossazzurri non riescono ad arginare le manovre ficcanti dei laziali, bisogna aggiustare qualcosa sullo schacchiere. Al 19° addirittura i laziali potrebbero raddoppiare con Palombi che spreca. Escono fuori finalmente i rossazzurri, cresce il possesso palla, davanti Di Grazia, Rossetti e Taviani non danno punti di riferimento alternando la posizione. Al 25° ancora Murgia lascia partire un sinistro velenoso deviato in angolo da Gallo. Ma scatta il momento della reazione, è il 33° quando il Catania acciuffa il pareggio con Di Grazia. Sessa imposta da centrocampo per Rossetti, solita discesa dell'esterno che vede al centro dell'area Di Grazia, respinta imperfetta, l'attaccante catanese controlla ugualmente e con estrema freddezza batte Guerrieri con l’esterno destro. Il pubblico festeggia il 13° gol di Di Grazia il cui nome viene scandito a gran voce dai presenti. Il Catania continua la sua pressione, Rossetti e Di Grazia impegnano severamente la difesa laziale grazie al supporto di Ramos. Rossetti a sinistra ha ormai il passo giusto, le sue discese mettono in difficoltà l'esperto Pollace, infatti al 39° l'attaccante trova l'ennesimo passaggio verso il centro, Scapellato entra in area e piuttosto defilato con uno splendido tiro a giro di destro realizza un gol magistrale, il gol del vantaggio. Grandissimo entusiasmo, il vantaggio carica pubblico e giocatori, il centrocampista catanese, alla sua prima marcatura stagionale, raccoglie i complimenti e ritorna in posizione ancor più concentrato e carico. Non è pago il Catania, anche gli "statuari" difensori tentano la sortita in area avversaria, al 43° Berezny svetta di testa ma il pallone è preda di Guerrieri. Finisce il primo tempo senza recupero, si va negli spogliatoi sul punteggio di 2-1 per il Catania.

Riparte la gara, nessun novità in campo da entrambe le parti. I rossazzurri aprono con una bella azione corale cui manca solo la stoccata finale grazie all'intervento della difesa laziale. Il terzo gol è nell'aria, azione che parte sempre dai piedi buoni di capitan Sessa che lancia Di Grazia in un contropiede velocissimo, dopo aver dribblato l'avversario l'attaccante serve al centro dell'area Parisi che infila il gol del 3-1. Secondo gol per il terzino che asseconda spesso la fase offensiva, il pubblico apprezza particolarmente questo Catania davvero forte, tre gol alla Lazio non è roba da poco. Sulle ali dell'entusiasmo, rubata palla ai laziali, Scapellato lancia nuovamente Di Grazia, ma Guerrieri ci arriva. Prime mosse dalle panchine, Inzaghi inserisce due attaccanti e arretra Seck, che prende in consegna Di Grazia, Pulvirenti "sacrifica" Taviani per il centrale difensivo Lovric, spostando Carillo sulla fascia e avanzando Ramos sulla linea a quattro del centrocampo. Ancora l'asse Scapellato Di Grazia in grande spolvero, l'attaccante viene letteralmente abbattuto con una spallata da dietro da Seck, ma l'arbitro non ravvisa gli estremi del fallo. Al 12° la Lazio accorcia - fortunosamente - le distanze, da centrocampo Silvagni lascia partire un lungo lancio senza pretese, la palla rimbalza parecchio alta ingannando il povero Ficara che forse giudicando alto sulla traversa non ritiene di intervenire, salvo disperarsi un istante dopo, resosi conto della rete subita. Sul 3-2 ovviamente si carica la Lazio, al 25° il nuovo entrato Rossi colpisce il palo. I rossazzurri serrano le file, tenendo testa ai biancocelesti alla ricerca del gol del pareggio. Al 34° meriterebbe miglior fortuna una bella azione combinata condotta da Rossetti e Sessa, Parisi nuovamente in zona tiro, alza purtroppo la traettoria e il pallone si perde sopra la traversa. Guerrieri è molto fortunato in alcune uscite di piede sin quasi alla linea di centrocampo, contrastato prima da Scapellato poi da Di Grazia, si avvantaggia in entrambi i casi del rimpallo favorevole. Il signor Capone ordina 5 minuti di recupero, poi aumentati a 7 causa un principio di rissa perchè Tounkara trascina letteralmente dalle braccia l'infortunato Rossetti. L'arbitro distribuisce qualche cartellino e il gioco riprende. Al 50° grande occasione per la Lazio, Tounkara mette in mezzo un buon pallone, ma nessun compagno è pronto a raccogliere. A pochi secondi dalla fine accade l'imponderabile, Rossi trova con un tiro dal limite il "sette" della porta di Ficara, Ramos si sacrifica intercettando con la mano, "barattando" la sua espulsione per una chance che il tiro dal dischetto non frutti il pari ai laziali. Ma capitan Silvagni mette a segno, realizzando la sua personale doppietta, 3-3 dunque, cala il sipario su Torre del Grifo.

La Lazio trova il pareggio all’ultimo respiro in casa rossazzurra, e si avvicina al Bari che ha perso in casa contro un redivivo Napoli. Il Catania, cui la fortuna ha voltato le spalle, ha tanto da recriminare, alcune decisioni arbitrali hanno certo danneggiato i rossazzurri, che hanno messo davvero un gran cuore a servizio del collettivo. Appena sette giorni e nuovamente a Torre del Grifo, il Bari può e deve essere un avversario alla propria portata. Mancheranno Ramos e ancora Piermarteri, ma mister Pulvirenti avrà già la soluzione in mente perchè le alternative assicurino l'impegno visto ieri per conseguire un risultato positivo in chiave play-off.

CAMPIONATO PRIMAVERA - 21^ GIORNATA
CATANIA-LAZIO 3-3 (2-1)
Marcatori: 3′pt Murgia (L), 33′pt Di Grazia (C), 39′pt Scapellato (C), 5′st Parisi (C), 12′st e 51′st (rig.) Silvagni (L).

CATANIA (4-3-3): Ficara; Parisi, Berezny, Carillo, Ramos; Gallo (50'st Cozza), Sessa (K), Scapellato; Di Grazia, Taviani (7′st Lovric), Rossetti. A disposizione: Matosevic, Di Maio, Rescigno, Maccioni, Ferraù, Bortolussi, Bonaccorso, Tupta. Allenatore: Giovanni Pulvirenti.

LAZIO (4-3-3): Guerrieri; Pollace, Mattia, Prce, Germoni (7′st Capuano); Silvagni (K), Borecki (7′st Rossi), Murgia; Palombi, Tounkara, Seck (31′st Condemi). A disposizione: Cotticelli, Antonucci, Quaglia, Pasqualoni, Rokavec, Milani. Allenatore: Simone Inzaghi.

Arbitro: Andrea Capone di Palermo.
Assistenti: D’Annibale di Marsala e Argento di Palermo.
Ammoniti: Ramos (C) e Tounkara, Murgia, Silvagni, Condemi (L).
Espulso: Ramos (C).
Recuperi: 0' + 7'