Catania-Viterbese, ex: il ritorno al 'Massimino' di Mbende e Salandria

Moise Mbende, al Catania nella scorsa stagione

Moise Mbende, al Catania nella scorsa stagione 

Nuovo appuntamento con la rubrica dedicata ai doppi ex del passato e del presente

EX ATTUALI
Sabato 3 aprile 2021, alle ore 15.00, il Catania ritroverà allo stadio "Angelo Massimino" due dei volti più rappresentativi della formazione rossazzurra della scorsa stagione. In difesa riecco i 196 centimetri dell'afro-tedesco Emmanuel Moise Mbende, autore di 18 presenze e una rete (segnata al Bisceglie) in una travagliatissima stagione in rossazzurro, iniziata in sordina e sviluppatasi con buoni risultati. Mordi e fuggi anche per Francesco Salandria, instancabile faticatore del centrocampo, giunto al Catania alla fine del gennaio 2020. Per la mezzala calabrese una rete in maglia rossazzurra, quella segnata al "Ventura" di Bisceglie e decisiva per la vittoria finale dell'Elefante, l'ultima in campionato della "banda Lucarelli". Sul fronte catanese sono in due ad avere trascorsi in Tuscia. Si parte con Michele Volpe, protagonista a Viterbo della sua miglior annata da calciatore professionista: 10 reti in 20 incontri nello scorso campionato prima dell'interruzione dello stesso per via della pandemia. Dulcis in fundo Maurizio Pellegrino, attuale direttore dell'area sportiva etnea. A Viterbo, il direttore Pellegino, concluse la sua carriera da calciatore, nel biennio 1997-99, arrivando da un triennio al Catania, contraddistinto da una promozione in Serie C2 conquistata a Gangi il 13 maggio 1995.

Ciccio Salandria in azione con la maglia del Catania al "Massimino" 



MI RITORNI IN MENTEX
Classica carrellata finale dedicata ai doppi ex del passato. Due presenze fra i pali: Patrizio Fimani, originario proprio di Viterbo, in rossazzurro nel biennio 1995-97 in Serie C2, e Adriano Zancopé, giunto a Catania proprio dalla Viterbese nell’estate del 2000. In difesa trovano posto Riki Di Bin, al Catania nella stagione 1992-93, alla Viterbese nella parte finale degli anni novanta; Michele Pagano (rossazzurro nel 1999/2000) e David Giubilato.

In mediana si parte da Davide Baiocco alla Viterbese dal 1998 al 2000, al Catania dal 2005 al 2009. Fra Pellegrino e Baiocco si collocano il pugliese Lorenzo Battaglia, arrivato a Catania dalla Viterbese nel gennaio del 2000, e il libico Jehad Muntasser, arrivato ai piedi dell’Etnea nell’estate dello stesso anno. Pochissima gloria, in entrambe le esperienze, per Gianluca Musacci, rossazzurro nella stagione 2015-16 (21 presenze e una rete) in terra laziale nella passata annata.

Gianni Califano e Lorenzo Battaglia, dalla Viterbese al Catania nel 2000 (foto: archivio Alessandro Russo) 



Affollamento in avanti con Gianni Califano, l’argentino Juan Manuel Turchi ed Emiliano Testini,Luigi Falcone (in gialloblu nei primi sei mesi del 2017), Elio Calderini (2 reti in 15 incontri con la casacca della Viterbese) e il palermitano Andrea Saraniti, attaccante cresciuto nel settore giovanile del Catania, in gialloblu nella prima parte della stagione 2018-19.

La stella più lucente che brilla nel reparto avanzato è quella di Alessandro Ambrosi, autore di sei mesi indimenticabili con la maglia del Catania: 13 reti fra campionato e coppa dal gennaio al giugno 2001. Altrettanto intensa l’esperienza di Viterbo, nel 2009-09, con 15 reti in 28 gare. In panchina trovano posto Gennaro Rambone (alla Viterbese nel 1970/71, al Catania a più riprese negli anni 70 e 80) e il messinese Pino Rigoli, quest'ultimo sulla panchina dei laziali nella parte conclusiva della stagione 2018-19.

Alessandro Ambrosi, bomber rossazzurro del 2001