Una stagione in una notte. Una notte da Champions. Un mercoledì da leoni. E chi più ne ha più ne metta. Di titoli, da utilizzare per presentare Catania-Rimini di questa sera, match valido per la gara di ritorno delle semifinali di Coppa Italia C, ce ne sarebbero a iosa. Per questo articolo di presentazione, però, ho optato per un'altra soluzione, questa: "Una coppa per svoltare". Sì, perché in una stagione balorda come questa, nella quale l'unico elemento di continuità è rappresentato dall'essere altalenanti sempre e comunque - a prescindere dai calciatori (tanti) impiegati e dai tecnici (2) arruolati -, questa "coccardina tricolore" assume un'importanza gigantesca. Passare il turno questa sera (lo si fa vincendo con due gol di scarto, 2-0, 3-1 etc...) permetterebbe al Catania di Cristiano Lucarelli di guardare i restanti mesi di stagioni sotto un'ottica diametralmente diversa rispetto a quella attuale. In primis, darebbe loro quell'autostima, quella sicurezza nei propri mezzi che in questo momento si vede a corrente alternata. In secondo luogo, solo in ordine e non per importanza, aiuterebbe il processo di amalgama di un gruppo che potrebbe prepararsi nel modo migliore alla "lotteria" dei play-off.

"Una coppa per svoltare", poi, è un titolo che nei "cinema" di Catania ha avuto in passato un discreto successo. Tredici febbraio 2020, semifinale di ritorno di Coppa Italia C. La Ternana, vittoriosa nella gara di andata per 2 a 0, strappa al "Massimino" uno zero a zero con le unghie e coi denti a un Catania, allenato proprio da Cristiano Lucarelli, che esce dal campo tra gli applausi della sua gente. In quel momento, al di là della sconfitta, arriva la svolta; con la squadra affranta che va a raccogliere il calore dei tifosi presenti in Curva Nord. Nelle successive cinque gare arrivarono due pareggi casalinghi (con Reggina e Ternana, due grandi di quel campionato) e tre vittorie di fila (Picerno, Vibonese e Bisceglie), prima che il Covid-19 mettesse fine anzitempo a quella stagione, stoppando un Catania in ascesa. 

La divagazione col passato era d'obbligo, come suggerito dal sempre attento Vico. Altrettanto lo è la consapevolezza che una semplice (si fa per dire) vittoria questa sera permetterebbe di infrangere una serie di tabù, messi tutti in fila come birilli, pronti per esser abbattuti dalla palla rossazzurra. Nelle cinque semifinali disputate fra Coppa Italia maggiore e C il Catania non ha mai vinto una partita: tre sconfitte (1-0 a Roma nel 2007/08, 2-0 a Terni nel 2019/20 e l'1-0 della gara di Rimini dello scorso 24 gennaio) e due pareggi (1-1 nel 2007/08 e lo 0-0 con gli umbri del febbraio 2020). L'altro tabù, si chiama Rimini, mai battuto in terra catanese: doppio 0-0 nelle stagione 1977/78 e 2005/06 e triplo 1-1 nel 1980/81, 1981/82 e 1988/89. Altro da aggiungere? Sì, l'autorete siglata da Emanuele Troise - oggi tecnico dei romagnoli - nella sfida Catania-Ternana 3-1 del 25 marzo 2006, autogol che permise i rossazzurri di Pasquale Marino di portarsi sul 2 a 0...

Questo e tanto altro in Catania-Rimini, in programma alle ore 20.30 di questo mercoledì 28 febbraio 2024, in uno stadio "Angelo Massimino" tutto esaurito e voglioso di tirar fuori tutta quella gioia repressa nel corso di questa annata balorda.

PROBABILI FORMAZIONI

CATANIA (4-2-3-1): Albertoni; Bouah, Kontek (Monaco), Quaini, Castellini; Welbeck, Sturaro (Tello); Chiricò, Tello (Peralta), Cicerelli; Di Carmine. A disp.: Furlan, Donato, Monaco, Curado, Celli, Haveri, Ndoj, Peralta, Chiarella, Marsura, Costantino, Cianci. All: Lucarelli (squalificato), in panchina Vanigli

RIMINI (4-3-3): Colombi; Megelaitis, Petrangeli, Gigli, Lepri; Garetto, Langella, Sala; Lamesta, Morra, Malagrida. A disp.: Colombo, De Lucci, Gorelli, Tofanari, Quacquarelli, Semeraro, Rosini, Del Carro, Leoncini, Cernigoi, Ubaldi, Iacoponi. All: Troise

ARBITRO: Simone Gallipo' di Firenze

ASSISTENTI: Giorgio Ravera di Lodi e Alessandro Parisi di Bari

IV UFFICIALE: Gianluca Grasso di Ariano Irpino

INDISPONIBILI: Rapisarda

SQUALIFICATI: Zammarini