Catania-Monopoli, presentazione: Provarci non nuoce

Nessun ostacolo è insormontabile...

Nessun ostacolo è insormontabile... 

La presentazione della gara tra etnei e pugliesi, in programma domenica 17 gennaio alle ore 15 al "Massimino"

Basta rimpianti
Lo scialbo pareggio rimediato in quel di Andria, giunto al termine di una gara condotta con fin troppa prudenza, ha concluso un girone d’andata nel quale il Catania è riuscito a tirarsi fuori dalla zona retrocessione. Dopo diciassette giornate, infatti, i rossazzurri di mister Pippo Pancaro galleggiano in dodicesima posizione a quota 18 (in coabitazione con la Paganese) a +1 dalla zona rossa. Un traguardo che ad inizio stagione – consapevoli della forte penalizzazione (9 punti divenuti 11 e successivamente ‘ridotti’ a10) – sarebbe stato accolto come manna dal cielo. Effettivamente, lo è.

Ma è altrettanto vero che analizzando le diciassette partite disputate, e gli avversari incontrati, un pizzico (eufemismo) di rammarico c’è: i miracoli del portiere Perina nel match casalingo contro il Cosenza; il colpo di testa di Calil finito sulla traversa che poteva ribaltare totalmente il derby contro l’Akragas; gli sprechi di Messina, Melfi ed Andria, contro avversari tutt’altro che irresistibili; la beffarda sconfitta di Castellammare di Stabia. Sei gare dalle quali i rossazzurri avrebbero potuto racimolare qualche punto in più. E’ chiaro, però, che non si possono vincere tutte le partite, che in campo vanno anche gli avversari (che pur non essendo tecnicamente eccelsi non lesinano aggressività e determinazione) e che nell’arco di una stagione ci possono essere infortuni di pedine importanti (vedi Castiglia, Russotto e Falcone), cali di forma e di tensione. Questo è il calcio, c’è poco da fare.

Ciò che si chiede a questa squadra, nella fattispecie a mister Pancaro, è un approccio diverso soprattutto nelle gare disputate lontano dal ‘fortino’ di Piazza Spedini. Non si chiede di raggiungere il traguardo play-off – zona al momento distante 12 punti – ma, quantomeno, sfruttare al massimo il potenziale di un organico di primissimo livello per la terza serie. Un materiale umano che, dal punto di vista tecnico, non ha nulla a che invidiare a nessuna squadra del girone C e che va valorizzato nel modo più consono alle caratteristiche dei singoli calciatori.

In tal senso, la gara contro il Monopoli (biancoverdi reduci dalla scoppola interna col Matera e in classifica con un punto in più rispetto agli etnei), si pone come ennesimo inizio di un campionato ancora aperto a qualsiasi soluzione: con 51 punti a disposizione, infatti, qualsiasi squadra ben attrezzata può tentare di stravolgere l’esito di una stagione che sembra già segnata. Bisogna vincere più partite possibili, senza badare troppo a fronzoli e tatticismi vari, per poi fare i conti al termine della stagione. La storia del calcio insegna e provarci ancora non nuoce. Non farlo aumenterebbe ulteriormente la già copiosa lista dei rimpianti. Testa bassa e pedalare, la rimonta è ancora possibile.