Catania-Lazio: mi ritorni in ment ex

Edy Reja, parentesi rossazzurra assai negativa

Edy Reja, parentesi rossazzurra assai negativa 

In vista della sfida del "Massimino" tra etnei e capitolini riecco gli ex rossazzurri Edy Reja ed Albano Bizzarri. Nel Catania l'unico ex laziale è il portiere Juan Pablo Carrizo

Due portiere ed un mister
Nella gara tra Catania-Lazio, in programma domenica 18 marzo al “Massimino”, riflettori puntati su tre ex: Edy Reja ed Albano Bizzarri da una parte, Juan Pablo Carrizo dall’altra. Per il tecnico laziale la parentesi etnea è stata fugace e, allo stesso tempo, assai negativa. Stesso discorso per l’avventura laziale di Carrizo, atteso come un ‘messia’ per poi finire nel dimenticatoio. Abbastanza positivo il soggiorno catanese di Bizzarri con due salvezze da protagonista ed un derby stravinto grazie anche alle sue parate miracolose.

Reja, poco tempo per un gentiluomo
Nella lunghissima carriera da allenatore, iniziata nella stagione 1979/80 alla guida del Monselice, il tecnico laziale Edy Reja ha vissuto anche un’esperienza, tutt’altro che positiva, alla guida del Catania. Serie B 2002/03, stagione del “Caso Martinelli” e dei continui avvicendamenti sulla panca rossazzurra: annata altalenante, vissuta interamente nei bassifondi della classifica. Dopo Osvaldo Jaconi, Maurizio Pellegrino, Ciccio Graziani e John Benjamin Toshack, il presidente Riccardo Gaucci, all’indomani della sconfitta di Napoli, chiama al capezzale del ‘moribondo’ Catania il tecnico goriziano Edy Reja, un esperto della categoria cadetta. L’iniziale entusiasmo derivante dalla vittoria nella gara d’esordio (2 a 1 al Lecce) si smorza, tuttavia, nelle seguenti partite dove fioccano disfatte clamorose, come la sconfitta interna subita ad opera della Triestina ed il 2 a 1 di Ascoli con il portiere bianconero Cejas a segno su rigore. Due vittorie, tre pareggi e quattro sconfitte: bilancio striminzito per l’impaziente dirigenza etnea che silura anche Edy Reja, un gentiluomo ed umile lavoratore. Dal 10 febbraio 2010 è alla guida della Lazio.

Bizzarri, eroe al “Barbera”
Arrivato dal Gimnàstic de Tarragona nell’estate del 2007 Albano Benjamin Bizzarri, dopo un avvio da titolare, viene relegato in panchina dal tecnico Silvio Baldini, lasciando il posto al ‘discontinuo’ Ciro Polito. La svolta nell’esperienza catanese di Bizzarri coincide con l’arrivo sulla panchina etnea di Walter Zenga che, oltre a piazzare Vargas a centrocampo, riconsegna le ‘chiavi’ della porta etnea al portiere argentino. In due stagioni totalizza 46 presenze (7 in coppa Italia) incassando 58 reti (11 delle quali in coppa Italia) regalandosi, però, giornate memorabili. Memorabili come le parate che rievocano nella mente dei tifosi rossazzurri la leggendaria vittoria del “Renzo Barbera” del primo marzo 2009. Nel 4 a 0 rossazzurro ai ‘cugini’ rosanero spiccano, senza ombra di dubbio, anche gli interventi miracolosi del portiere argentino abile e, talvolta, anche fortunato a ‘murare’ tutti gli attacchi del Palermo. Ma non ci sono le parate del “Barbera” nel Bizzarri rossazzurro. A lui è legata, anche, l’ultima vittoria degli etnei sulla Lazio al ‘Massimino’: nell’1-0 del 21 marzo 2009, c’è anche la firma di ‘Albanone’ bravo ad intercettare il calcio di rigore calciato dal laziale Pandev. Giornate di gloria per un portiere che dopo aver ‘svestito’ il rossazzurro ha ‘assaporato’ alla Lazio (dall’estate del 2009) la panchina e soltanto in qualche occasione (coppe) il campo.

Carrizo, bruciatura laziale
Prelevato dal River Plate, a suon di milioni (7,5 milioni di euro), Juan Pablo Carrizo è stato uno degli investimenti più onerosi della gestione Lotito. Un investimento che, numeri alla mano, non ha fruttato quanto sperato dalla dirigenza capitolina. Un autentico flop che ha segnato irrimediabilmente la carriera dell’estremo difensore argentino: da titolare della Nazionale albiceleste a terzo portiere della Lazio. Diversi i motivi del fallimento di Carrizo in biancocelesti, tra tutti un’eccessiva disinvoltura tra i pali sfociata in errori banali e superficiali. Peccati di gioventù prima dell’improvvisa rinascita in rossazzurro. A difesa della porta laziale Carrizo ha totalizzato 25 presenze subendo 35 reti.