Catania-Juventus: presentazione della gara

 

La presentazione del 'lunch match' del "Massimino" tra rossazzurri e bianconeri.

Il profumo (bagnato) della grande impresa
In questa settimana i primi veri sprazzi di autunno hanno abbracciato la città di Catania: le foglie cadono, le temperature si abbassano e le nuvole si addensano minacciose sul cielo etneo. In questo scenario autunnale un Elefante si desta dal torpore e con la proboscide sorseggia un’aria ‘bagnaticcia’ dal sapore della grande impresa. Secondo le varie previsioni meteo, infatti, qualche acquazzone dovrebbe ‘visitare’ il “Massimino” proprio all’ora di pranzo. La pioggia: eterna amica del possente mammifero di rossazzurro vestito, capace di infiammare e di spingere il Catania oltre l’ostacolo in più di un’occasione. Ci vorrebbe una bella pioggia torrenziale per ‘purificare’ il vecchio e glorioso impianto etneo dalla solita invasione dei ‘figli dell’evento’, smaniosi di vedere all’opera i (loro) beniamini ‘zebrati’. Soliti discorsi. Ma al di là della pioggia, dell’ invasione e della purificazione, il profumo della grande impresa è molto forte. Perché il Catania, reduce dall’amarezza milanese, nel fortino del “Massimino” è formazione assai temibile e poco malleabile. Perché il Catania ed i tifosi del Catania, quelli veri, quelli dal cuore rossazzurro per 365 giorni l’anno, sognano (come ha espressamente detto mister Maran) uno sgarbo interno alla “Vecchia Signora” da quasi mezzo secolo, esattamente dal 3-1del 27 settembre 1964: una vita fa. Occasione più ghiotta di questa, in verità, non c’è: essere la prima squadra a violare l’imbattibilità in campionato della Juventus Campione d’Italia allenata da Antonio Conte. Che profumo signori miei, che profumo di pioggia, polpette di zebra (per la pace degli amanti della carne equina) e di grande, grandissima impresa. -29 all’Alba: “Siate affamati, siate folli, siate umili, siate Elefanti!”

Grande in Italia, ma in Europa…
Quindici maggio 2011: un gran gol di Giovinco (di gialloblù vestito) regala al Parma un prezioso successo sulla Juventus di Gigi Delneri. Da quella data la “Vecchia Signora” non ha più riassaporato, in campionato, l’amaro fiele della sconfitta. Quarantasette partite d’imbattibilità, quarantasei delle quali vissute sotto la ferrea gestione di Antonio Conte, coronate dalla conquista del 28 tricolore, il primo post-calciopoli, e dall’attuale primo posto in classifica con tre punti di vantaggio sul Napoli. Segni di grandezza, forza e compattezza che pongono la Juventus nuovamente sul trono del calcio italiano. Stop. In Europa, infatti, il trend bianconero è meno fiorente rispetto a quello vissuto nella Penisola. Il pareggio colto in terra danese, il terzo della serie nelle prime tre gare di Champions League, certifica la pochezza del campionato italiano anche al cospetto di formazioni europee non proprio blasonatissime. Fortunatamente, per la Juventus, il ‘lunch match’ non è esclusivamente una ‘specialità’ europea, ma, da qualche stagione, appartiene anche alla nostra serie A. Al “Massimino”, quindi, prima del calcio d’inizio non risuonerà quella ‘musichetta’ della Champions che ‘paralizza’ i muscoli dei gobbi. Ci sarà, però, un’altra musica: un misto di tarantella siciliana e tango argentino. Domanda: la ‘vecchia’ zebra bianconera riuscirà a reggere il ritmo casalingo dell’elefante rossazzurro e, di conseguenza, prolungare la propria imbattibilità? La risposta è attesa attorno alle ore 14.30 di domenica…