Catania-Inter: presentazione della gara

Marianito Izco, anima della formazione rossazzurra

Marianito Izco, anima della formazione rossazzurra 

La presentazione e le probabili formazioni dell'attesissimo match del "Massimino" tra etnei e meneghini. Una gara dai chiari contorni dello scontro diretto per l'Europa

Vincere per la storia e per il Presidentissimo
A dodici giornate dalla conclusione del campionato di serie A 2012/13 il Catania di Rolando Maran, l’Umile, chiede ‘strada’ all’incerottata Inter di Stramaccioni. La ‘freccia’ a sinistra lampeggia già, la corsia di sorpasso (con vista europea) è libera e pronta ad essere imboccata. Inter 44, Catania 42 punti alla ventisettesima giornata : scenario impensabile ed inedito per il calcio italiano. Un confronto diretto per l’Europa da vivere intensamente e da giocare al massimo delle proprie possibilità. Una gara attesa da una vita. Una gara che, senza nulla togliere alle passate imprese degli etnei (promozioni, salvezze e vittorie epiche), assume i contorni della più importante della storia del calcio catanese. Match d’alta quota che giunge proprio alla vigilia del diciassettesimo anniversario della scomparsa del Presidentissimo Angelo Massimino. Un motivo in più per battere la blasonata Inter. Una vittoria per lui, una vittoria per la storia.

La verità in quattro gare: atto primo
Reduce da due vittorie di fila (cinque nelle ultime sette gare) la formazione rossazzurra di mister Maran, leader del girone di ritorno con 16 punti in sette gare, sfida l’Inter al “Massimino” nel primo atto di quattro gare che diranno la verità sulle reali ambizioni (e possibilità europee) degli etnei. Nerazzurri in casa, Juventus fuori, Udinese nuovamente al “Massimino” e Lazio all’Olimpico ci diranno se questo Catania può competere fino alla fine per un posto in Europa. Niente da perdere, tutto da guadagnare: che sia chiaro. A questo punto della stagione, infatti, tutto quello che arriverà sarà soltanto un “surplus” da sommare all’obiettivo iniziale della società di Via Magenta, ovvero una tranquilla permanenza nella massima serie. È altrettanto chiaro, però, che non giocarsi al meglio le chance di realizzare il sogno europeo sarebbe un autentico delitto ed offesa alla bellezza del calcio. Il Catania di Maran nel corso di questa stagione ha ampiamente dimostrato (in più di una circostanza) di esser una tra le migliori formazioni di questa serie A, sia come qualità (nei singoli e nel gioco) che come compattezza di squadra. Inoltre, senza le innumerevoli sviste arbitrali, che hanno tolto qualche punto di troppo ai rossazzurri, la classifica avrebbe potuto avere una fisionomia ancora migliore dell’attuale. Acqua passata. Ciò che conta adesso, è mantenere la calma e non cadere in tranelli e facili provocazioni: in tal senso, la designazione arbitrale del signor Mauro Bergonzi di Genova ha fatto storcere il naso a mezza Catania (forse anche di più). La speranza, è quella di giocare 11 contro 11 e con una direzione di gara imparziale ed adeguata al peso della posta in palio. Una volta tanto, che vinca il migliore e non il “più blasonato”. Inseguendo un sogno: “Siate folli, siate affamati, siate umili, siate elefanti!”

Transizione meneghina e qualche grana di troppo…
Anno zero nella sponda nerazzurra dei navigli. Poche gioie e tante amarezze per un Inter che di quella che vinse il “Triplete” ha soltanto i trofei esposti nella sede sociale. Una stagione di transizione che ha registrato un repentino ringiovanimento dell’organico affidato, all’altrettanto “giovanissimo”, Andrea Stramaccioni. Un ringiovanimento che proseguirà anche nella prossima stagione, con i ‘senatori’ Zanetti (capitano di mille battaglie), Cambiasso e Stankovic attesi al varco. Questo il futuro dell’Inter, figlio di un passato glorioso e di un presente fatto di alti e bassi. Per carità, l’attuale stagione non è proprio da buttare: nerazzurri ancora in corsa sia in Europa League (giovedì prossimo sfida al Tottenham nella gara d’andata degli ottavi di finale) e sia in Coppa Italia (semifinale di ritorno contro la Roma il 17 aprile). Stesso discorso anche in campionato, dove la zona Champions dista appena tre lunghezze. Ciò che però preoccupa è l’andamento altalenante dei meneghini. Nelle ultime sei giornate, infatti, i nerazzurri hanno raccolto appena sei punti (una vittoria e tre pareggi), incassando due pesantissime sconfitte (3-1 a Siena, 4-1 a Firenze). Un rendimento non ‘da grande’ che ha permesso alle immediate inseguitrici (tra le quali il Catania) di avvicinarsi ulteriormente. A rendere la situazione ancor più complessa ecco i continui infortuni, con quello del bomber Milito in testa, e la ‘grana’ Cassano, lasciato fuori da Strama dopo una presunta lite in allenamento. Le gare del “Massimino” di Catania prima e quella dello “White Harte Lane” di Londra poi saranno determinanti per il proseguimento di una stagione assai altalenante.


Izco sulla trequarti, ballottaggio Almiron-Biagianti
Ancora 4-2-3-1 per il Catania di mister Rolando Maran. Il tecnico di Rovereto, infatti, anche contro la Beneamata dovrebbe affidarsi al modulo con tre trequartisti ed una punta, accantonando nuovamente il collaudato 4-3-3 (usato sicuro). Quattro le assenze: Legrottaglie e Bellusci squalificati, Capuano e Barrientos infortunati. Prima convocazione per la punta albanese Cani. Al rientro Augustyn, Almiron e Sciacca. Il mediano argentino in ballottaggio con Biagianti. Strategica la posizione di Marianito Izco: ‘trequartista mascherato’ a far la spola tra attacco e mediana. Questo la probabile formazione titolare degli etnei: Andujar tra i legni; difesa a quattro con Alvarez, Spolli, Rolin e Marchese; Lodi ed uno tra Almiron e Biagianti davanti alla difesa; batteria di trequartisti formata da Izco, Castro e Gomez; Bergessio unica punta.

Tante assenze per Strama
Sarà un’ Inter “incerottata” quella che calcherà il terreno di gioco del “Massimino”. Il tecnico Stramaccioni, infatti, dovrà fare a meno degli infortunati Castellazzi, Silvestre (entrambi ex rossazzurri), Samuel, Obi, Belec, Mudingayi, Milito e Nagatomo; Ranocchia per squalifica. Out anche Antonio Cassano, lasciato a casa dopo una presunta lite col tecnico meneghino. Defezioni che costringeranno Strama ad adottare uno speculare 4-2-3-1 con l’inserimento dal primo minuto del quasi debuttante Rocchi in avanti. Questo il probabile undici iniziale dei nerazzurri: Handanovic in porta; difesa a quattro con capitan Zanetti, Juan Jesus, Chivu ed uno tra Pereira e Jonathan; Gargano e Kuzmanovic davanti alla difesa; Schelotto (ex di turno), Guarin e Palacio sulla trequarti; Rocchi unica punta. Solo panchina per l’altro ex rossazzurro Carrizo.


Probabili formazioni
CATANIA (4-2-3-1): Andujar; Alvarez, Spolli, Rolin, Marchese; Lodi, Biagianti (Almiron); Izco, Castro, Gomez; Bergessio. A disp.: Frison, Terracciano, Potenza, Augustyn, Ricchiuti, Salifu, Cani, Keko, Almiron, Doukara. All: Maran

INTER(4-2-3-1): Handanovic; Zanetti, Juan Jesus, Chivu, Pereira (Jonathan); Gargano, Kuzmanovic; Schelotto, Guarin, Palacio; Rocchi. A disp.: Carrizo, Di Gennaro, Mbaye, Jonathan, Cambiasso, Benassi, Stankovic, Alvarez, Kovacic, Pasa,Colombi. All: Stramaccioni

ARBITRO: Bergonzi di Genova; Vuoto-Costanzo; IV Dobosz; ADD Guida-Tommasi

INDISPONIBILI: Capuano e Barrientos; Castellazzi, Samuel, Silvestre, Obi, Mudingayi, Milito, Nagatomo, Belec e Cassano

SQUALIFICATI: Legrottaglie (2), Bellusci (1); Ranocchia (1)

DIFFIDATI: Barrientos; Palacio, Handanovic, Cambiasso e Juan Jesus