Rolando Maran, nuovamente mister del Catania
La presentazione della gara tra etnei e gigliati in programma domenica 19 gennaio al "Massimino". Match attesissimo, dalle mille sfumature, che segnerà il ritorno di Maran sulla panchina etnea e quello, da ex, di Montella...
Maran II: obiettivo promozione/salvezza
Non tutti i mali vengono per nuocere. La colossale figuraccia rimediata in casa contro il Siena, negli ottavi di finale della Coppa Italia, ha rimescolato per l’ennesima volta le carte del mazzo rossazzurro: via Gigi De Canio, “il brutto dei subentranti” ( media di 0,72 punti a partita), dentro Rolando Maran, il “mister del record”, esonerato lo scorso 20 ottobre all’indomani della sconfitta di Cagliari. Un cambio tecnico che, numeri alla mano, era atteso come manna dal cielo.
Tre mesi dopo il tecnico di Rovereto ritrova una formazione ultima in classifica (insieme al Livorno) ed a quattro lunghezze dalla zona salvezza (occupata dalla coppia Chievo-Sassuolo). Scenario ampiamente peggiore, rispetto a quello lasciato: etnei quartultimi insieme al Sassuolo. Situazione critica ma non irrecuperabile. Catania ultimo alla fine del girone d’andata, Catania pronto a conquistare nelle successive diciannove gare una salvezza dal sapore di promozione.
Per l’ennesima volta, nel corso di questa stagione, l’Elefante è atteso da una nuova “partenza”, con l’obiettivo, rispetto al recente passato, di non incombere più in bruschi arresti che potrebbero far decadere definitivamente ogni speranza di salvezza, promozione o come dir si voglia. Scudetto, Champions League, Mondiale per club: mantenere la massima serie per il Catania è come vincere i trofei più ambiti. Forse anche di più. Molto di più.
Al “Massimino” ecco la quotata Fiorentina, condotta splendidamente al quarto posto dall’ex tecnico rossazzurro Vincenzino Montella. La Viola, reduce dal pareggio a reti inviolate di Torino, arriva in Sicilia priva della “premiata ditta” Gomez-Rossi ma con il neoacquisto Matri: sull’ex rossonero tutto il peso di un attacco privo, al momento, di valide alternative. Nuovi acquisti per i gigliati (arrivati nel corso di questa settimana anche Anderson e Rosati) per provare a centrare quella qualificazione ai preliminari di Champions League, sfuggita amaramente nella scorsa stagione. I cinque punti da recuperare al Napoli, attualmente terzo in classifica, obbligano i viola a non concedersi distrazioni di alcun tipo.
Viola per la Champions, Catania per la salvezza. Montella contro il suo passato, Maran al (secondo) debutto. Gli ingredienti per una grande partita ci sono tutti. “Servirà la grande impresa”. Così come dichiarato in conferenza stampa dal tecnico di Rovereto. E per centrare un’impresa occorre l’apporto di tutti. Tutti a sostegno, perché la serie A deve rimanere rossazzurra. -27 all’AlbA: “Siate folli, siate affamati, siate umili, siate elefanti!”
Non tutti i mali vengono per nuocere. La colossale figuraccia rimediata in casa contro il Siena, negli ottavi di finale della Coppa Italia, ha rimescolato per l’ennesima volta le carte del mazzo rossazzurro: via Gigi De Canio, “il brutto dei subentranti” ( media di 0,72 punti a partita), dentro Rolando Maran, il “mister del record”, esonerato lo scorso 20 ottobre all’indomani della sconfitta di Cagliari. Un cambio tecnico che, numeri alla mano, era atteso come manna dal cielo.
Tre mesi dopo il tecnico di Rovereto ritrova una formazione ultima in classifica (insieme al Livorno) ed a quattro lunghezze dalla zona salvezza (occupata dalla coppia Chievo-Sassuolo). Scenario ampiamente peggiore, rispetto a quello lasciato: etnei quartultimi insieme al Sassuolo. Situazione critica ma non irrecuperabile. Catania ultimo alla fine del girone d’andata, Catania pronto a conquistare nelle successive diciannove gare una salvezza dal sapore di promozione.
Per l’ennesima volta, nel corso di questa stagione, l’Elefante è atteso da una nuova “partenza”, con l’obiettivo, rispetto al recente passato, di non incombere più in bruschi arresti che potrebbero far decadere definitivamente ogni speranza di salvezza, promozione o come dir si voglia. Scudetto, Champions League, Mondiale per club: mantenere la massima serie per il Catania è come vincere i trofei più ambiti. Forse anche di più. Molto di più.
Al “Massimino” ecco la quotata Fiorentina, condotta splendidamente al quarto posto dall’ex tecnico rossazzurro Vincenzino Montella. La Viola, reduce dal pareggio a reti inviolate di Torino, arriva in Sicilia priva della “premiata ditta” Gomez-Rossi ma con il neoacquisto Matri: sull’ex rossonero tutto il peso di un attacco privo, al momento, di valide alternative. Nuovi acquisti per i gigliati (arrivati nel corso di questa settimana anche Anderson e Rosati) per provare a centrare quella qualificazione ai preliminari di Champions League, sfuggita amaramente nella scorsa stagione. I cinque punti da recuperare al Napoli, attualmente terzo in classifica, obbligano i viola a non concedersi distrazioni di alcun tipo.
Viola per la Champions, Catania per la salvezza. Montella contro il suo passato, Maran al (secondo) debutto. Gli ingredienti per una grande partita ci sono tutti. “Servirà la grande impresa”. Così come dichiarato in conferenza stampa dal tecnico di Rovereto. E per centrare un’impresa occorre l’apporto di tutti. Tutti a sostegno, perché la serie A deve rimanere rossazzurra. -27 all’AlbA: “Siate folli, siate affamati, siate umili, siate elefanti!”
