Catania-Citta di Sant’Agata 3-2: le pagelle rossazzurre

Uno straripante Vincenzo Sarno

Uno straripante Vincenzo Sarno 

Le valutazioni riportate dagli etnei: Sarno migliore dei suoi, alcune lievi insufficienze, lodi sperticate al Città di Sant'Agata.

BETHERS voto 6: Responsabilità pressoché nulle sui gol subiti. Nel primo tempo viene sorpreso da un gran tiro di D’Aleo dalla distanza, che si stampa sulla traversa, poi, al 25°, si ben distingue con un’uscita di pugni. A inizio ripresa tenta l’uscita disperata su Vitale dopo il patatrac di Lorenzini, facendosi dribblare dall’attaccante avversario. Rimedia al 69°, ancora in uscita, con un intervento puntuale.

 

RAPISARDA voto 6,5: Primo tempo straripante in fase offensiva. Realizza un gran gol con una girata su assist di Sarno e poi sforna il cross dal quale ha origine il gol del 2-0 di Vitale. Nel secondo tempo rimane più abbottonato nella propria metà campo. In occasione del 2-1 di Scolaro ha il demerito di cannare il rinvio, consentendo al centrocampista avversario di battere a rete.

 

SOMMA voto 6,5: In crescita rispetto alle precedenti uscite, sicuramente una delle sue migliori prestazioni in stagione. Meritevole di menzione, in particolare, un suo salvataggio in area al 28° del primo tempo.

 

LORENZINI voto 5,5: Al contrario del compagno di reparto, esprime la sua peggior partita fin qui. Nulla di disastroso o decisivo in negativo, ma si fa notare per qualche passaggio sbagliato di troppo e per due errori difensivi: a fine primo tempo, su un cross proveniente dalla destra, si fa anticipare da Cicirello che sfiora l’esterno della rete; ad inizio ripresa, cincischia su un retropassaggio consentendo a Vitale di involarsi a tu per tu contro Bethers. Errori non da lui, ai quali non ci aveva abituati.

 

CASTELLINI voto 6: Anche lui soffre parecchio l’intensità del Città di Sant’Agata ed in particolare quella del suo dirimpettaio Morleo, che gli sfugge in più occasioni, compresa quella del cross dal quale parte l’azione del 2-1 degli ospiti. Ha il merito di non perdere la bussola e rimanere concentrato, concedendosi anche qualche discesa sulla sinistra.

 

RIZZO voto 5,5: Fino all’80° disputa la solita, apprezzabile, prestazione infarcita di grinta e concretezza. Poi rovina tutto con un retropassaggio sbagliato dal quale si avvia l’azione che porta al rigore del 3-2 del Città di Sant’Agata, peraltro causato proprio da un suo fallo.

 

LODI voto 5,5: A tratti nervoso coi compagni (quando non riceve palla), disputa una prestazione senza infamia e senza lode, “macchiata” da due nei: il tiraccio dal limite dell’area nel primo tempo e, soprattutto, l’intervento non tempestivo in area con in quale non riesce ad evitare la zampata di Scolaro per il 2-1 degli ospiti.

-> PALERMO voto 6: Gioca mezz’ora abbondante nella ripresa, senza distinguersi particolarmente né in positivo né in negativo.

 

VITALE voto 6,5: Si conferma specialista degli inserimenti in area e non a caso firma il 2-0 catapultandosi con un colpo di testa su una palla vagante in area. Anche nella ripresa, si fa trovare pericolosamente nel cuore dell’area avversaria in occasione dei cross sfornati da Sarno prima e Castellini poi.

 

SARNO voto 7: Come a Paternò, sale in cattedra confezionando insieme a Rapisarda (con il quale ha raggiunto un’intesa eccezionale) i primi due gol rossazzurri. E’ lui, infatti, a saltare l’uomo e servire il terzino in area con un pregevole assist in occasione dell’1-0 ed è ancora lui ad avviare l’azione del 2-0, servendo lo stesso Rapisarda in sovrapposizione. Condivide con Lodi una certa insofferenza nei (pochi) momenti in cui i compagni lo ignorano. Protagonista anche nella frazione di ripresa da lui giocata prima di essere richiamato in panchina, con un cross sul secondo palo per Vitale prima ed un contatto con un avversario in area poi, sul quale reclama un calcio di rigore.

-> RUSSOTTO voto 6,5: Entra al 62° ed ha un ottimo impatto sul match. Nel giro di pochi minuti offre dei traversoni pericolosi ai compagni. All’85°, poi, serve un cioccolatino a Forchignone, che il compagno però non capitalizza.

 

SARAO voto 6: Apparentemente avulso dal match, in realtà ha poche responsabilità sul punto. Semplicemente, per il tipo di gioco sciorinato dai compagni, non viene coinvolto nella manovra ed il suo compito è principalmente quello di fare a sportellate col proprio marcatore Demoleon. Peraltro, entra nell’azione del 2-0 intervenendo di testa sul cross di Rapisarda, con la palla che poi giunge dalle parti di Vitale.

-> JEFFERSON voto 6,5: Rispetto ad altre volte non riesce ad avere un impatto devastante sull’incontro. La prima occasione gli capita dopo circa un quarto d’ora, servito da Russotto, ma si fa intercettare. Trasforma poi con freddezza il rigore del momentaneo 3-1. Nel finale aiuta i compagni tenendo alta la squadra e guadagnando qualche preziosa punizione.

 

FORCHIGNONE voto 6: Casella si rivela per lui un osso duro, difficile da saltare. Non riesce infatti a creare tante volte la superiorità numerica. Ma pur nell’ambito di una prestazione non sfavillante, ha il merito di guadagnarsi il rigore del 3-1 (col senno poi decisivo per il risultato finale). All’85°, invece, ha il demerito di divorarsi un gol praticamente fatto su assist di Russotto.

-> BUFFA SV: Entra nell’infuocato finale e dà il suo contributo per il mantenimento del risultato.

 

All. FERRARO voto 6: Il mister vara la linea della continuità in tema di scelte iniziali, ma i suoi ragazzi vengono sorpresi dall’atteggiamento propositivo degli ospiti. Ciò nonostante, il solito asse Sarno-Rapisarda nel primo tempo confeziona 2 gol che sembrano poter mettere in ghiaccio la partita. Invece nella ripresa tutto si riapre e la squadra etnea ha il merito di mantenere alta concentrazione e portare a casa la nona vittoria consecutiva, giocando più di sciabola che di fioretto e dimostrando di saper gestire anche queste situazioni. Resta il fatto che, vista la disparità tecnica tra le due squadre, ci si attendeva minore sofferenza.

 

CITTA’ DI SANT’AGATA voto 7,5: Mister Vanzetto, col suo coraggioso calcio basato sul controllo del possesso, sul baricentro alto e sul pressing intenso, dà una lezione non al Catania, ma all’intero campionato. Una lezione con la quale insegna che i rossazzurri possono essere messi in difficoltà, se attaccati a viso aperto come ha fatto la squadra della provincia di Messina. Non è un caso che i tirrenici siano stati sin qui gli unici ad uscire dal “Massimino” realizzando 2 gol, tenendo il match aperto sino alla fine e facendo valere per larghi tratti una supremazia territoriale.

 

Arbitro SILVESTRI 7: Non si segnalano episodi particolarmente dubbi, a parte un rigore invocato da Sarno al 55°. Bravo a rilevare senza esitazioni i falli da penalty a favore di entrambe le squadre. L’esperienza ci insegna che ciò in questa categoria non è scontato e se c’è un fischietto che azzecca più episodi, è giusto sottolinearlo.