Catania-Cagliari: presentazione della gara

Ritornare a gioire in casa!!!

Ritornare a gioire in casa!!! 

La presentazione del match tra etnei e sardi. I temi caldi: La verità in quattro gare, terzo atto; "Massimino" da 'espugnare'; Isola non più felice.

La verità in quattro gare: atto terzo
Archiviata la parentesi Novara (costata una prematura eliminazione dalla coppa Italia) il Catania di mister Montella si rituffa nelle acque ‘cristalline’ del campionato ripartendo dalla bella vittoria di Lecce. Il ‘lunch match’ con i sardi rappresenta il terzo atto del ‘ciclo verità’ che dovrebbe sentenziare le reali potenzialità etnee prima dell’attesissimo derby del 18 dicembre. I tre punti colti in Salento hanno ‘cancellato’ la delusione rimediata contro il Chievo e dal confronto col Cagliari bisogna ottenere un’ulteriore conferma postiva. La terza risposta è attesa per le ore 14.30 di domenica...

”Massimino” da ‘espugnare’
Errore grossolano? Scritto così sembrerebbe proprio di si. Le ultime due esibizioni negative degli etnei al “Massimino” però dicono tutt’altro: due sconfitte consecutive contro Chievo (in campionato) e Novara (in Coppa Italia) non si registravano da un pezzo. Per la serie ‘Clamoroso al Cibali’ alla rovescia. Basta così. Basta regali agli ospiti. La vittoria di Lecce (la prima in trasferta della stagione) ha proiettato la ‘Banda Montella’ in piena zona Europa League, in compagnia di formazioni più quotate (sulla carta) come Napoli e Roma. Guai però a parlare di traguardi europei. Al riguardo mister Montella è stato al quanto eloquente e lapidario, indicando chiaramente che ciò che più importa al momento sono i sette punti di vantaggio sul Novara terzultimo della classe. Per volare, infatti, bisogna allontanarsi il più possibile dalle zone basse e mantenere equilibrio ed umiltà. Le sberle rimediate da Milan, Chievo e Novara, a tal proposito, sono tutte salutari. Dagli errori bisogna imparare. Ma adesso le ‘sberle’ (sportivamente parlando) bisogna darle agli avversari. Si parte dalla (ri)conquista del “Massimino”: Cagliari avvisato! –33 all’AlbA: “Siate Affamati, siate Folli, siate Elefanti!”

Isola non più felice
Tempi duri in Sardegna. Durissimi. Dopo un avvio decisamente positivo, con dieci punti nelle prime cinque gare, che avevano proiettato i sardi al terzo posto insieme a Napoli e Palermo, ecco dopo la vittoria di Lecce, dello scorso 2 ottobre (ultimo successo sardo in campionato), un lento ed inarrestabile tracollo. Quattro pareggi e tre sconfitte, con tanto di cambio tecnico e una situazione di classifica deficitaria, con quattro punti di vantaggio su una zona retrocessione sempre più vicina. L’avvicendamento in panchina tra Ficcadenti e Ballardini, quest’ultimo alla terza esperienza in Sardegna, non ha sinora sortito i cambiamenti sperati dal ‘vulcanico’ presidente Massimo Cellino. Un pareggio ed una sconfitta in due gare alle quali bisogna sommare l’eliminazione dalla Tim Cup. Un bottino misero per mister Ballardini. Le cause della crisi sarda sono diverse. La più evidente è, senza ombra di dubbio, gli errori fatti in sede di mercato: le cessioni di Lazzari, Acquafresca e Matri non sono state rimpiazzate adeguatamente. I vari Rui Sampaio, Ibarbo e Thiago Ribeiro infatti non hanno ancora dato quel che ci si aspettava. In attesa di Gennaio e del mercato riparatore, quanto mai atteso, bisogna non annegare. Tempi duri in Sardegna. Durissimi...