Catania-Avellino 3-1: le pagelle rossazzurre

L'esultanza di Andrea Russotto

L'esultanza di Andrea Russotto 

Russotto e Claiton sugli scudi, bene Maldonado, promossi tutti (tranne Sales). Ottimo l'impatto di mister Baldini.

MARTINEZ voto 6: Al rientro dopo quattro mesi lontano dal terreno di gioco, è protagonista di una prestazione caratterizzata da luci e ombre. Presente sugli unici tiri in porta dell’Avellino, tentati sia nel primo che nel secondo tempo da D’Angelo, che in entrambe le circostanze gli calcia il pallone addosso. A fine primo tempo è costretto dall’errore di Maldonado al fallo da rigore su Santaniello, rimediando l’ammonizione, ma si trattava di una scelta obbligata. Esce a vuoto in occasione del gol annullato allo stesso Santaniello per fuorigioco ed all’87° non arriva su un cross basso proveniente dalla destra.

CALAPAI voto 6: Molto positivo nella prima frazione di gioco, durante la quale annulla Tito e di tanto in tanto si fa vedere in proiezione offensiva. A inizio ripresa offre un cross interessante ai compagni in area. Poi, complice l’avanzamento territoriale degli ospiti, adotta un atteggiamento più prudente.

CLAITON voto 7,5: Si occupa del centravanti avversario Santaniello, annullandolo per 79 minuti, durante i quali è protagonista di un’infinita serie di anticipi (di piede e di testa) e di recuperi provvidenziali. Il numero 9 dell’Avellino gli sfugge solo al 79°, propiziando l’unico pericolo creato dagli irpini. Finalmente si è visto quel Claiton formato categoria superiore che ci si aspettava quando è arrivato.

GIOSA voto 6: Saltano all’occhio un paio di errori, uno dei quali piuttosto grave in appoggio nel secondo tempo, che condizionano l’opinione generale sul suo conto. In verità, a parte queste poche défaillance, il numero 4 ha difeso con ordine, rendendosi protagonista anche di qualche buon recupero, come quello in area su Fella a fine primo tempo. Quel che paga è l’eccessiva lentezza, che in alcuni frangenti diventa un limite evidente.
-> SALES voto 4: Entra nel finale di gara per dare fiato ad un Giosa ormai sfinito e al 90° commette un errore di portata molto più grave rispetto a quelli commessi in precedenza dal compagno, visto che dà la possibilità a Rizzo di involarsi verso la porta etnea, per fortuna l’avversario e Maniero pasticciano finendo in offside.

PINTO voto 6: Non è ancora il Pinto che ben conosciamo, ma continua a dare segni di ripresa. In fase difensiva Ciancio non è cliente scomodo, lo diventa Rizzo nella ripresa ed al 77° è proprio il numero 2 a sfondare sul suo lato e tentare un cross verso l’area di rigore. In fase offensiva si vede poco: un tiro da fuori al 13° e una bella serpentina nell’area avversaria al 73°. Ma nel complesso è molto presente nello sviluppo dell’azione e nei dialoghi coi compagni più vicini.

DALL’OGLIO voto 6: Buona prova del centrocampista originario di Milazzo, molto aggressivo in pressione e dinamico palla al piede. Gli manca soltanto un piede più educato, ma non gli si può chiedere tutto. Di sicuro in questo modulo e coi principi di gioco professati da Baldini riesce a sfruttare meglio le proprie caratteristiche.

MALDONADO voto 6,5: Il voto sarebbe più alto se non fosse per il grave errore col quale a fine primo tempo regala palla a Santaniello nella propria area, costringendo Martinez al fallo da rigore che riapre la partita. In precedenza, per un tackle fin troppo aggressivo, aveva rimediato l’ammonizione. Al netto di questi strafalcioni sui quali lavorare, è protagonista di una gran prova, con la quale prende in mano il centrocampo e lo dirige coi suoi piedi educati e coi suoi tocchi mai banali e spesso efficaci. L’ammonizione non lo condiziona, anzi, cresce alla distanza e nella ripresa opera un salvataggio su Rizzo in area e, nel complesso, migliora l’intensità del giro palla. Potrebbe essere il nuovo acquisto del finale di stagione del Catania.
-> ROSAIA voto 6: Entra al 68°, si piazza nella posizione occupata precedentemente da Maldonado ma le caratteristiche sono diverse e si vede. Sbaglia alcuni palloni, rimedia un giallo per una faida con Maniero ma, nell’insieme, fa il lavoro che gli è stato commissionato, ovvero quello di aiutare la squadra in copertura nella parte finale del match.

IZCO voto 6: Schierato nello stupore generale tra i titolari, ripaga la fiducia concessagli da Baldini alzandosi con efficacia in pressing e muovendosi spesso e bene tra le linee. Per il resto non fa faville, ma, come a Torre del Greco, siamo già su livelli più che accettabili, rispetto a quelli ai quali eravamo stati abituati fino a poco tempo fa.
-> WELBECK voto 6: Entra al 57° e prosegue sulla falsa riga del predecessore, con una gara fatta di pressing e movimenti a liberarsi, comunque in tono minore rispetto a quanto offerto spesso durante la gestione Raffaele. All’80° è bravo a recuperare un pallone che galleggiava pericolosamente al limite della propria area e costringere Silvestri al fallo da ammonizione.

PICCOLO voto 6,5: Prestazione “standard”, nell’ambito di una gara in cui partecipa molto all’azione ma non riesce ad incidere come vorrebbe, eccezion fatta per il pregevole assist servito a Russotto che impreziosisce la sua valutazione.
-> ALBERTINI voto 6: Gioca gli ultimi 20’ più recupero nell’inedita posizione di esterno alto, occupandosi più che altro di aiutare Calapai a tenere a bada Baraye. Gestisce bene alcuni palloni che arrivano dalle sue parti ed è protagonista di una buona chiusura in angolo all’87°.

SARAO voto 6: Encomiabile il solito lavoro di sacrificio e “sportellate” con la difesa avversaria, grazie al quale peraltro guadagna la punizione dalla quale scaturisce il vantaggio di Russotto. Per il resto trova pochi spazi, rendendosi protagonista di un unico tiro, al 61°, peraltro murato da un avversario. In chiusura trasforma il rigore guadagnato da Manneh, superando la maledizione degli undici metri che aleggiava sulla squadra ed anche su di lui, che in precedenza ne aveva sbagliati due.

RUSSOTTO voto 7,5: Non è tanto la doppietta realizzata che si apprezza in quanto offerto oggi dal numero 7 (il primo gol, peraltro, è frutto di una sfortunata deviazione della barriera avversaria). Quel che giustifica la palma di migliore in campo è, invece, la sua costante presenza nel vivo dell’azione ed il modo in cui fa venire il mal di testa ai malcapitati avversari che, a turno, provano a sfilargli il pallone.
-> MANNEH voto 6,5: Baldini gli concede un terzo di gara e lui lo ripaga con costanti serpentine che mettono in grande difficoltà Ciancio e Silvestri. All’82° costringe Aloi al fallo da ammonizione. Infine, a pochi secondi dal termine, ruba palla a Silvestri in area costringendolo al fallo da rigore, che porterà il risultato finale sul 3-1.

All. BALDINI voto 7: Nonostante abbia alle spalle soltanto un paio di allenamenti, imprime subito alla squadra le proprie idee, adottando il 4-3-3 e facendolo interpretare ai suoi ragazzi con un pressing alto, costante e asfissiante, che paralizza le fonti di gioco degli irpini, garantisce un rapido recupero palla e concede metri da sfruttare tra la mediana e la trequarti. Dopo aver trovato fortunosamente il vantaggio, i suoi sono bravi a raddoppiare sfruttando con bravura una ripartenza. Neanche l’inopinato gol della bandiera concesso all’Avellino a fine primo tempo scalfisce la squadra, che continua ad adottare il medesimo atteggiamento nella ripresa, pur condizionato dall’inevitabile stanchezza con la quale si concede un po’ di campo ai biancoverdi. Il fortino comunque resiste e alla fine si porta a casa un risultato notevole, che pone fine alla recente crisi di risultati ed è ulteriormente corroborato dall’interruzione dell’incredibile serie di risultati utili infilata dagli uomini di Braglia negli ultimi mesi.

AVELLINO voto 5,5: Per mezz’ora, Aloi e compagni non ci capiscono niente, letteralmente travolti dall’aggressione rossazzurra. Poi cominciano a uscire dal guscio e mostrare le loro qualità, non trovando però gli spazi necessari, anche grazie ad una gran prova della difesa del Catania che limita oltremodo la coppia Santaniello-Fella. La squadra di Braglia ha comunque il merito di crederci e provarci per l’intera gara, senza però costruire palle gol degne di nota. E non siano un alibi le assenze: quelle nella formazione titolare erano poche (perlopiù in mediana) e dopo tre mesi di imbattibilità non ci si aspettava comunque di porre fine in questo modo al filotto di risultati utili conseguito.

Arbitro ZUFFERLI voto 7,5: Gli unici episodi discussi riguardano i fuorigioco ravvisati in occasione del gol annullato a Santaniello e dell’azione Rizzo-Maniero interrotta dal guardalinee. In entrambi i casi, le immagini sembrano confermare la bontà delle scelte adottate dalla terna arbitrale. Per il resto, nonostante la partita sia caratterizzata da frequenti duelli rusticani, il fischietto friulano la gestisce con intelligenza, attraverso un corretto uso dei cartellini. Ineccepibili anche i due rigori fischiati.