Casertana-Catania, sfida al vertice "velata"

'Trottolino' Nunzella, moto perpetuo sulla corsia mancina...

'Trottolino' Nunzella, moto perpetuo sulla corsia mancina... 

La presentazione della gara tra campani ed etnei valida come posticipo della settima giornata

Contro un tabù...
Si accendono i riflettori dello stadio “Alberto Pinto” di Caserta, teatro del match tra i Falchetti e il Catania valido come posticipo della settima giornata del girone C di Lega Pro. Una sfida che, senza la penalizzazione degli etnei, sarebbe d’altissima classifica, con ben 25 punti in campo: 11 per i padroni di casa, 14 per gli ospiti. Grandi numeri per un incontro che conclude un turno di campionato che ha registrato tre vittorie in trasferta assai pesanti: il Messina ha vinto in casa dell’Andria (ormai ex capolista); l’Akragas ha espugnato Pagani e il Foggia ha dilagato a Rieti in casa della Lupa Castelli Romani con un rotondo 4-0 (il secondo poker dopo quello rifilato al Lecce). Tre exploit corsari che hanno ridisegnato la vetta del girone C, facendo scivolare la Casertana dal secondo al sesto posto in coabitazione proprio coi satanelli.

Terremoto al vertice, scossa di assestamento in basso con la vittoria del Catanzaro nel confronto diretto col Martina Franca e il pareggio tra Juve Stabia e Cosenza: risultati che hanno creato un ‘gruppone’ di cinque squadre al penultimo posto davanti al Matera fanalino di coda. Tra queste cinque squadre vi è anche il Catania di Pippo Pancaro, ovvero la formazione ad aver ottenuto più punti sul campo.

I rossazzurri, reduci dalla squillante quaterna rifilata al Catanzaro, si recano al “Pinto” per proseguire la scalata verso zone di classifica più consone al valore dell’organico e, allo stesso tempo, per sfatare quel tabù che li vede mai vittoriosi in terra casertana. Due motivazioni assai valide che vanno a scontrarsi con la voglia di riscatto dei padroni di casa.

I rossoblu di mister Romaniello, nell’ultima giornata di campionato, hanno subito una cocente sconfitta a Cosenza. KO amaro che ha privato i campani, in un colpo solo, di primo posto, imbattibilità e miglior difesa del torneo (adesso nelle ‘mani’ del Messina con appena 3 reti incassate). Anche in questo caso – così come detto in precedenza per gli etnei – una dose cospicua di motivazioni assai valide che non priverà questo ‘velato’ scontro al vertice di interesse e di risvolti in classifica importanti.