Bologna-Catania (2-0): Battuta a vuoto

Montella chiama Lo Monaco...may day...may day...

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Il commento al match del "Dall'Ara" tra felsinei ed etnei. I temi "caldi": meglio dimenticare; Montella, ancora “adattamenti"; riscatto contro il "pupone".

Meglio dimenticare
Come troppo spesso capita, il Catania comincia l’anno semplicemente... non giocando. Prestazione da dimenticare, la peggiore del campionato, al cospetto di un avversario modestissimo, per giunta in difficoltà di formazione, dovendo fare a meno di gente come Portanova. L’importante è che si tratti solamente di un episodio, perché ripetere una partita del genere sabato prossimo al “Massimino” contro l’attuale Roma significherebbe andare incontro a un disastro. Oggi si è sbagliato tutto, dall’impostazione iniziale, all’approccio alla gara, alla mancata reazione alla rete del vantaggio felsineo. Probabilmente, adesso qualcuno comincerà a dire che c’entra il mercato, da Maxi a chissachì, ma la realtà è che al Catania capitano sovente queste “vicende” perché, pur rimanendo una buona squadra, ancora non ha fatto il salto di qualità capace di consentire prestazioni continue, in specie di fronte a compagini alla portata come il Bologna, sinceramente una delle squadre meno attrezzate dal punto di vista tecnico e del gioco finora incontrate dal Catania. Sconfitta meritatissima, dunque, e... pedalare! Del resto, il campionato degli etnei, finora, non può che essere giudicato che positivamente e non può essere sufficiente un colpo a vuoto per inficiare quanto di buon fatto. I numeri parlano di ottavo posto, a 10 punti dalla terz’ultima piazza. Inutile aggiungere altro.

Montella, ancora “adattamenti”
Lo aveva fatto a Parma, lo ha rifatto oggi a Bologna, con la non insignificante differenza che contro i ducali era riuscito a rimettere le cose a posto con un paio di cambi nella ripresa. Pur di rimanere fedele al 3-5-2, Montella, privo di Spolli, ha adattato lo sventurato Alvarez a centrale della difesa a 3, andando incontro al disastro. Il mitico “Comu finiu”, fra le altre cose, non essendo riuscito a farsi espellere di proprio (ma ci stava...), ha pensato bene di regalare al subentrato Biagianti l’ebbrezza del “rosso romeiano”, ebbrezza provata in passato da fior di giocatori rossazzurri, Crotone docet. Ma non è colpa sua, non può giostrare in quella posizione. Del resto, non è che si sia perso per colpa del difensore argentino, hanno giocato tutti al di sotto delle proprie possibilità, da Almiron a Lodi, da Gomez a Maxi Lopez. Oltre tutto, se nell’ambito del 3-5-2 i tuoi esterni non brillano (Izco) o giocano in modo disastroso (Marchese), ben poche chance ti puoi concedere. A questo punto la questione appare chiara. Il messaggi odi Montella è lampante: io il modulo non lo cambio, a costo di mettere Marchese o Alvarez centrali, Potenza o Capuano a fare da centrocampista esterno et similia. Il corollario è altrettanto lapalissiano: la società dovrà mettere a disposizione del tecnico alcuni elementi adatti a svolgere al meglio determinati ruoli, in particolare sulle corsie laterali. E pare proprio che la dirigenza rossazzurra si stia muovendo in tale direzione, visto per esempio il nome di Ilsinho in ballo. Ma ci vorrà un altro centrale, perché se ne manca uno, non si può adattare una volta questo o l’altra quello. E sarà necessario un portiere, perché tra Campagnolo e Andujar poco cambia. Oggi il Catania ha preso un gol con un cross dalla trequarti verso il centro dell’area piccola, una palla sulla quale un portiere non può non uscire, a mio parere. Una “mancata uscita” alla Andujar, insomma. Poi, si potrà anche disquisire sull’attacco, dato che Maxi pare in uscita. Mi permetto di far notare che oggi gli emissari “stranieri” non avranno avuto molto da annotare, dato che Maxi in pratica non ha toccato palla. Meglio Bergessio, più mobile (nei pochi minuti giocati). E, poi, la questione Gomez. Ancora una prestazione incolore del “papu”, uno dei migliori giocatori catanesi senza “se” e senza “ma”. Aveva cominciato il campionato in maniera spettacolare, ma è andato spegnendosi. La mia impressione, anche in questo caso, è che si tratti di un attaccante esterno e non di una seconda punta. Nel 3-5-2 gioca da attaccante d’appoggio e fa fatica. Probabilmente il modulo migliore per lui è il 4-3-3, nel quale si è sempre espresso alla grande. Tuttavia, si tratta pur sempre di una mia impressione personale, non di una verità assoluta. Incontrovertibile, comunque, che stia giocando davvero male. In caso di partenza di Maxi, Bergessio diverrebbe titolare inamovibile, con Suazo (da verificare, però, la tenuta fisica) alternativa come prima punta, mentre i vari Gomez, Catellani e lo stesso Barrientos andrebbero a giocarsi il ruolo di seconda punta. A meno di “ingressi” di un certo rilievo. Ma siamo sicuri che Maxi andrà via?

Riscatto contro il “pupone”
Il Catania, dopo prestazioni del genere, ci ha abituato a improvvisi “risvegli”. Io rimango fiducioso, perché sono convinto che non possa essere “questo” l’undici dell’Elefante. Non è detto, inoltre, che già in settimana, come evidenziato dallo stesso presidente Pulvirenti, non ci possano essere innesti di un certo rilievo in rosa. La Roma di Luis Enrique e Totti sbarca al “Massimino” forte di una bella striscia positiva di risultati, sarà difficile. La cosa “sfruculiante” sarà, comunque, che si incontreranno due squadre che giocano a calcio, che pensano prima a offendere e poi a difendere, quindi ci si divertirà. Speriamo che il divertimento possa essere di marca rossazzurra. Inutile sottolineare come, dopo il derby, sia proprio questa la partita più sentita da parte della tifoseria etnea ... Let’s go, Liotru, let’s go!!!