Atalanta-Catania: mi ritorni in ment ex

Ezequiel Schelotto, che rimpianto...

Ezequiel Schelotto, che rimpianto... 

In vista del match di Bergamo" tra orobici ed etnei riecco Schelotto, Colantuono, Polito, Caserta e Manfredini. Riviviamo le stagioni in rossazzurro dei cinque atalantini.

Quanti ex rossazzurri tra gli orobici
La gara tra Atalanta e Catania, in programma domenica 11 dicembre allo stadio “Atleti Azzurri d’Italia” di Bergamo, oltre a porsi come nuovo ‘crocevia’ del campionato degli etnei è intrisa dal ‘pericoloso’ fascino scatenato dai numerosi ex presenti: cinque per i nerazzurri, uno per i rossazzurri. A Bergamo i tifosi rossazzurri ritroveranno, con molta probabilità, ‘Mister6 Episodi’ Stefano Colantuono, la ‘freccia’ Ezequiel Schelotto ed il difensore Thomas Manfredini. Difficile, invece, vedere in campo il portiere Ciro Polito (adesso terzo portiere orobico dopo Consigli e Frezzolini) ed il centrocampista Fabio Caserta. Applausi orobici per l’unico ex nerazzurro tra le fila etnee, ovvero Gennaro Delvecchio: protagonista, con 15 presenze (ed un gol) dell’ultima promozione in serie A dell’Atalanta firmata lo scorso maggio.

Colantuono, quanti episodi…
Lanciato nel calcio che conta da Luciano Gaucci, alla guida della Sanbenedettese, Stefano Colantuono, nato a Roma il 23 ottobre 1962, nell’unica stagione da allenatore rossazzurro ha sicuramente lasciato un ricordo positivo. Sessantasette punti, a -6 dalla zona play off, con 18 vittorie, 13 pareggi e 15 sconfitte (alcune delle quali pesantissime come il 5-0 di Palermo ed il 3-0 di Messina) nel campionato di Serie B 2003/04. Bottino interessante e positivo per un tecnico che, nonostante l’ambiente in smobilitazione, ha sfiorato la promozione nella massima serie. Da avversario, poi, ha spesso e volentieri faticato contro il ‘suo’ ex Catania. Memorabile il ‘sonoro’ 4-1 subito nel settembre 2005 dal Catania di Pasquale Marino. Sconfitta ‘giustificata’ con una ingenerosa affermazione: “Partita decisa dagli episodi”. Nella gara di ritorno, giocata a Bergamo il 4 febbraio 2006, altri due ‘episodi’ (Biso e Mascara) condannano la sua Atalanta ad un’altra sconfitta. Quanti episodi, mister Colantuono!

Caserta, “core ‘ngrato”
Giunto a Catania nell’estate 2004, prelevato dall’Igea Virtus (allora in serie C2), Fabio Caserta, nato a Melito di Porto Salvo (RC) il 24 settembre 1978, da ‘comune gregario’ divenne nel giro di pochissimo tempo punto di forza dei rossazzurri. Centotre presenze in tre stagioni (due in serie B, una in serie A) tutte vissute da protagonista, con 14 reti all’attivo (ottimo bottino per un centrocampista) una promozione nella massima serie seguita da una sofferta e meritata salvezza. Finito nel giro della Nazionale azzurra, nonché idolo della curva etnea, ecco, nell’estate 2007, un inatteso ‘mal di pancia’. Ventuno minuti inguardabili e vergognosi nella gara di Coppa Italia tra il Catania e la Triestina. Ultima apparizione in rossazzurro prima di firmare il contratto, come lui stesso dichiarò in seguito, più importante della carriera, quello col Palermo. Carriera ‘finita’ proprio con quel contratto. La deludente esperienza in rosanero, infatti, è stata solo l’inizio della discesa di Fabio Caserta. Le seguenti stagioni con Cesena ed Atalanta sono intrise di un grigio anonimato.

Manfredini, difensore goleador
Nato a Firenze, il 27 maggio 1980, il Thomas Manfredini rossazzurro è stato uno trai più continui nella prima stagione dell’era Pulvirenti. Trenta presenze e tre reti, nella serie B 2004/05, per un difensore dal vizietto del gol. Reti importanti (tutte decisive) una delle quali, la prima, davvero bizzarra. Catanzaro stadio “Ceravolo” 21 settembre 2004: lancio dalla trequarti rossazzurra del difensore rossazzurro, uno ‘strano’ movimento di Sasà Bruno inganna il portiere calabro Lafuenti con il pallone che finisce lemme lemme in rete. Rete fortunosa. Di tutt’altro genere il ‘chirurgico’ calcio di punizione che vale la vittoria sul Torino nella prima ‘Giornata Rossazzurra’ della storia, ovvero il 13 febbraio 2005.

Polito, secondo del Panta
Rossazzurro dal giugno 2004 al gennaio 2009, con un’esperienza semestrale al Pescara (dal gennaio al giugno 2007), Ciro Polito, nato a Napoli il 12 aprile 1979, per buona parte della sua esperienza catanese ha indossato gli ‘scomodi’ panni del ‘secondo’ di Armando Pantanelli, portiere e capitano della promozione in A del 2006. Ruolo non facile, difficile da interpretare e, soprattutto, da ‘digerire’. Nell’unica presenza nella stagione della promozione Ciro Polito, però, è riuscito a farsi trovare pronto, con interventi prodigiosi che salvarono l’1-0 etneo in quel di Pescara. Andati via Pantanelli e Marino il portiere napoletano, con Silvio Bandini in panchina, riuscì a vincere la concorrenza di Bizzarri trovando spazio come titolare in serie A: 31 presenze (35 reti incassate) prima di esser rispedito in panchina da Walter Zenga. In totale Ciro Polito, a difesa della porta rossazzurra, ha totalizzato 40 presenze (tre delle quali in Coppa Italia) subendo 41 reti (3 in Coppa Italia).

Schelotto, quanti rimpianti
Storia recente. Recentissima. Ottimi ricordi e tanti rimpianti (tantissimi!) attorno ad Ezequiel Matias Schelotto, nato a Buenos Aires il 23 maggio 1989. Giunto a Catania all’ultimo secondo del mercato di riparazione 2011 il cursore italo-argentino nella breve esperienza catanese (14 presenze ed una rete) ha lasciato, come detto, tanti buoni ricordi ed altrettanti rimpianti. Rimpianti per non aver potuto trattenere un giocatore giovane e di sicuro avvenire (l’Inter lo cerca, ndr), devastante sulla fascia e dotato di una grande corsa tipica delle ‘ali’ vecchio stampo. Nel 4-4-1-1 di mister Colantuono è fondamentale. Domanda più che lecita: chissà quanto avrebbe potuto incidere nel 3-5-2 di Montella. Meglio non pensarci…