Aspettando il mercato di gennaio: cosa serve a questo Catania?

Pablo Alvarez: conferma o valigie?

Pablo Alvarez: conferma o valigie? 

Analisi reparto per reparto dei possibili movimenti di mercato in casa rossazzurra.

Ultimo posto in classifica, peggior attacco, seconda peggior difesa, peggior differenza reti assoluta. E gioco tutt’altro che spumeggiante. E’ chiaro che, dati alla mano, al di là delle ragioni che hanno determinato la crisi del Catania di questa stagione – su tutte quella degli infortuni – probabilmente sarà necessario, e decisivo, qualche intervento mirato sul mercato per risollevare le sorti della compagine rossazzurra. Analizziamo cosa può servire e cosa può succedere, reparto per reparto.

PORTA – Nelle ultime partite dell’anno Frison ha superato Andujar nelle gerarchie, sorpasso auspicato da più parti e da tempo, e la papera che nella partita contro la Roma ha agevolato il gol di Destro non dovrebbe incidere più di tanto. E’ chiaro però che Andujar, che in estate aveva rinnovato il contratto perché voleva conquistare un posto ai mondiali, possibilmente da titolare, sfruttando la fiducia riservatagli dalla società rossazzurra, difficilmente rimarrà di buon grado a riscaldare la panchina etnea. Sarà difficile trovare a gennaio compratori munifici, tanto più dopo il recente scadimento di forma dell’argentino, ma non è da escludere che Mariano venga comunque piazzato, anche temporaneamente ricorrendo ad un prestito. In tal caso, rimanendo il solo Ficara a disposizione come riserva, sicuramente si dovrà andare alla ricerca di un portiere più esperto che, senza troppe pretese, copra le spalle a Frison.

DIFESA – Probabilmente il reparto più completo che necessita meno interventi. I difensori centrali in organico sono cinque (Legrottaglie, Spolli, Gyomber, Rolin e Bellusci), e almeno tre di essi forniscono adeguate garanzie. A destra si dovrebbe puntare sull’appena recuperato Peruzzi sperando che riprenda al più presto la migliore forma fisica. Sorge quindi un interrogativo sulla posizione di Alvarez, che è in scadenza di contratto e pare non intenzionato a rinnovarlo. Considerando che nella delicata situazione in cui si trova il Catania ha bisogno di giocatori motivati al 100%, si potrebbe considerare una partenza anticipata del n°22 etneo. Che però ha dalla sua l’arma della duttilità, potendo essere utilizzato anche a sinistra dove ha convinto più dei giocatori a disposizione su quel versante, e sullo spirito da gladiatore che anima le sue partite e dovrebbe ridimensionare ogni dubbio sulle motivazioni del terzino argentino. Solo nel caso di una sua cessione allora si dovrebbe andare alla ricerca di un terzino destro, a meno che non ci si accontenti, come lo scorso anno, di ripiegare all’occorrenza su Bellusci o Izco. A sinistra, opzione Alvarez a parte, la fascia è più che coperta da Biraghi e Capuano, nonché dall’oggetto misterioso Monzon che De Canio impiega solo sul versante offensivo. Possibile che parta almeno uno di loro, molto difficile che arrivi qualcun altro nel reparto.

CENTROCAMPO – Il reparto che probabilmente ha più necessità di essere ritoccato. I punti fermi sono Izco e Plasil. C’è da recuperare fisicamente Almiron, che in ogni caso ha rinnovato da poco e in tali condizioni è difficile che possa essere molto appetito. Da valutare le posizioni di Tachtsidis, Guarente e Freire. Il greco è uno degli acquisti maggiormente discussi, in senso negativo, di questa stagione, e nelle ultime uscite De Canio ha ammesso che sta attraversando un cattivo stato di forma, per cui è stato deciso di preservarlo da ulteriori negative prestazioni e piogge di critiche. Bisognerà valutare se la società intende rilanciarlo, o possa trovare col Genoa, proprietario dell’altra metà del cartellino, un accordo per piazzarlo altrove, magari sulla stessa sponda rossoblù che pare orientata a privarsi di Lodi. Per quanto riguarda Guarente, pur non avendo mai convinto, allo stesso tempo l’ex Bologna non ha neanche del tutto deluso, e quantomeno per una ragione di necessaria abbondanza nel reparto, potrebbe restare. Anche perché al momento è in prestito dal Siviglia e l’unica opzione per liberarsene sarebbe quella di restituirlo dagli andalusi, sempre che questi ultimi siano propensi. Chi praticamente non ha mai visto il campo è Federico Freire, evidentemente giudicato non ancora pronto per calcare i prati della massima serie italiana. Per non bruciare del tutto la possibilità di una buona plusvalenza (il giocatore è stato ingaggiato a parametro zero), probabilmente la società cercherà di piazzarlo in prestito, anche in Argentina, per fargli riprendere un certo minutaggio. Quel che è certo è che al reparto serve almeno un acquisto, e anche di spessore: serve un giocatore che sappia far girare il pallone e gestire la manovra. Quel che faceva Lodi, insomma.

ATTACCO – Dal punto di vista numerico si tratta di un reparto in cui l’abbondanza non manca. Ma probabilmente si interverrà per scremare il numero dei componenti, e magari innalzare la qualità con un acquisto strategico. Come centravanti, si punterà su Bergessio, e probabilmente si cercherà di affiancare al “Lavandina” un altro giocatore, possibilmente col vizio del gol e magari già inserito nel nostro campionato. Maxi Lopez ha già dichiarato di essere con le valigie pronte, Petkovic è ancora troppo acerbo per poter contribuire alla causa, e potrebbe essere ceduto in prestito. Quanto agli esterni e ai trequartisti, il punto fermo è il “Pitu” Barrientos, dalle cui giocate e invenzioni dipenderà una grossa fetta di salvezza. Fin qui ha deluso Castro, che pure potrebbe avere discreto mercato ma che ha le qualità per poter dare un grosso contributo alla causa, se torna quello della passata stagione in pianta stabile. Il “Pata” dovrebbe quindi rimanere. Più delicata la posizione di Leto: doveva essere un “crac” del mercato estivo, invece finora ha reso ben al di sotto delle aspettative. Anche lui va recuperato del tutto fisicamente, e col rientro di Bergessio avrà la possibilità di tornare a giocare nel suo ruolo naturale di esterno. Possibile quindi che fino alle ultime ore del mercato di gennaio gli verrà data la possibilità di giocarsi sul campo la conferma. Non dovrebbe trovare molto spazio Keko, che pure tra tutti gli esterni è stato quello che a tratti è riuscito a convincere, e potrebbe dunque restare come alternativa ai titolari, anche se il contratto in scadenza è una minaccia che incombe sulla sua possibile permanenza a Catania. Nel suo ruolo il Catania dispone di Kingsley Boateng, che per problemi fisici non ha ancora potuto dimostrare il proprio valore: anche qui c’è da verificare se la società intende aspettarlo o rinuncerà, restituendolo al Milan e cercando magari sul mercato qualche altro esterno che possa dare una mano.