FOODBALL: trasferte gourmet a Licata

La Fauzza, prelibatezza licatese

La Fauzza, prelibatezza licatese 

Indirizzi imperdibili per i gourmet rossazzurri

Il bello della Lega Nazionale Dilettanti? Poter andare in trasferta girando la Sicilia in lungo e largo approfittandone per consentirsi inaspettate deviazioni gastronomiche.  

Prima tappa Licata, perfetta unione gastronomica di campagna e mare

#1 - PREMIATA PIZZERIA SARDA SALATA

Sfincione, scaccia, pitone, focaccia, pizzolo, siciliana, in Sicilia ci sono tante versioni diverse di pizza per altrettante città. ⁠

A Licata c'è la fauzza. Impastata con farina di semola, (stra)condita con aglio, acciughe, pomodoro fresco, pecorino grattugiato, qualche fetta di caciocavallo fresco e l'origano -timbro aromatico della fauzza. E' detta anche fuazza perché cotta al calore del fuoco. ⁠

I licatesi vanno orgogliosi di questo impasto morbido dall'aria casereccia e dell'intingolo da pane condito che ne moltiplica per 10 il sapore. Posto giusto per assaggiarla è la Premiata Pizzeria sarda salata.

#2 - L’OSTE E IL SACRESTANO - CHEF PEPPE BONSIGNORE

Immaginate di attraversare una via popolare, in un centro storico, non di certo il classico recuperato da mostrare ai turisti ma quello lasciato così com’è. Una via che sventra la marina di Licata conducendo al porto, incontrando cani randagi e calpestando l’acqua che odora di pescheria. 

In una di queste vie si notano i tavoli dell’Oste e il Sagrestano, semplici, ordinati e puliti, un vero toccasana nelle calde serate estive.

Parliamo di una minuta osteria gourmet dai prezzi accessibili, la cui cucina si affida completamente a Peppe Bonsignore, oste più che chef, naturalmente cerimonioso, impeccabilmente autentico, che ha dalla sua il miglior rapporto qualità/prezzo in Sicilia.

Bonsignore ha il vezzo di non fermarsi mai alla scelta più semplice. Non l’onnipresente e super costoso gambero rosso di Mazara, ma quello  ugualmente delizioso di Licata, oppure il pomodoro nella Fauzza, piatto licatese che ben rappresenta la venerazione di Bonsignore per la cucina tradizionale della sua città.

E infine, il senso dell’ospitalità suo e della moglie Chiara, che rende un piacere assoluto frequentare la piccola osteria di Licata.

L’oste e il sacrestano – Via Sant’Andrea 19, Licata (Ag) Tel 0922774736

3# - LA MADIA, LICATA - CHEF PINO CUTTAIA (2 STELLE MICHELIN)

Un cantastorie che racconta, ipnotizza, illude, che gioca e fa giocare con i ricordi. Questo è Pino Cuttaia, lo chef bistellato che Massimo Bottura ha definito "un eroe" per il solo fatto di continuare a cucinare a Licata

La sua cucina racconta dell’odore dei vestiti stirati della domenica con l’antico ferro da stiro, accompagnando la  ricciola cotta in olio di cenere con le scorce di mennula ancora accese, ad emananare un profumo di brace indimenticabile.

Il miracolo dello chef, artigiano e non artista, come si autodefinisce lui, sta nella capacità di far rivivere oltre i sapori dell’isola, anche i momenti di vita siciliana. Così in un via vai tra gusto e immaginazione presenta la pasta e minestra di crostacei e granella di mandorle, lasciando un pentolino sulla tavola per ricordare l’amore dell’isola per le ingenti quantità e la connaturata generosità.

Quanto ai gusti in particolare, se la scommessa degli chef siciliani è quella di alleggerire la sapidità e la pienezza della cucina sicula, il risultato della cucina di Cuttaia è l’esatto opposto.

Imperdibile "la Scala dei Turchi". E’ la ricostruzione nel piatto della celebre scogliera bianca di Realmonte.  Se il piacere dinanzi a un piatto di pesce si trova nella sua freschezza salina, qui la sensazione è proprio di annegare. 

La location ha lo scopo di non trasmettere nulla che provenga da qualcosa di diverso dai piatti. Potrebbero distrarvi solo le chiacchierate dei commensali, che a loro volta, ricordano i loro momenti passati. 

Impegnativo anche questo, un pò come il conto. Il menu Illusione costa 130 euro per ciascun commensale. Per il "mare inaspettato" ci vogliono invece 170 euro. Quasi un abbonamento di tribuna. Bevande escluse. 

La Madia – Corso Re Capriata F. 22, Licata (Ag) Tel 0922 771443

BAR FLORIO - LA GRANITA A LICATA

Vicinissimo al due stelle michelin La Madia c'è il Bar Florio, che dal 1952 è fra i pochi nell’agrigentino a lavorare bene la granita.

Al tempo del fondatore, Antonio Florio, si chiamava Bar Firenze, ma dal 1999 l'attività è passata alla seconda generazione che ha scelto di dedicare il nome al cognome della famiglia.  


Ai classici gusti caffè, pistacchio, fragola, mandorla, limone e gelsi (raccolti nella zona di Licata) ha aggiunto da qualche anno quella al mandarino con discreto successo.

La granita viene proposta nelle ciotole d’acciaio o, su richiesta, dentro la brioscia. Anche se siete assolutamente convinti che le migliori granite al mondo si trovino a Catania, andate ugualmente a provarle. Mal che vada confermerete la supremazia etnea. 

BAR FLORIO - Corso Filippo Re Capriata 13, 92027, Licata

#5 OASI BEACH

L'ultimo consiglio in realtà non è un mio consiglio. Ma è nato da una intervista fatta ad Andrea Graziano, in cui lo Steve Jobs della gastronomia catanese, alla domanda "Qual è il piatto più buono che hai assaggiato quest'anno" mi parlò di un indimenticabile piatto con gambero rosso di Licata assaggiato all'Oasi Beach, osteria sulla spiaggia con ampie vetrate e terrazza sul lido. 

Anche se non vi fidate di Andrea Graziano, andate ugualmente a provarlo, mal che vada confermerete la vostra sfiducia.

OSTERIA DEL MARE OASI BEACH - Via Sergente Profumo, 92027 Licata AG