Virtus Francavilla-Catania, presentazione: la prova del nove
- di Salvatore Emanuele
- 19 Nov 2016 9:00
Michele Paolucci, attaccante rossazzurro
La presentazione della gara di Francavilla Fontana, in programma domenica 20 novembre alle ore 14.30
SETTIMA VS DECIMA
Dopo la bella vittoria di sette giorni, la quarta nelle ultime sei giornate di campionato, il Catania di Pino Rigoli è chiamato in quel di Francavilla Fontana all’attesa riprova in trasferta. Un cruccio, quasi fastidioso, che i rossazzurri si portano dietro ormai da un anno: l’ultima vittoria esterna, infatti, risale al 25 novembre dello scorso anno contro la Lupa Castelli Romani. Dalla gara di Rieti, nelle successive sedici trasferte, il Catania ha raccolto solo undici pareggi, sei dei quali totalizzati in questo campionato.
Appare evidente che per continuare la scalata verso le zone nobili occorre conquistare punti importanti anche lontano dalle calde mura del “Massimino”. In tal senso, il match contro i biancazzurri, si pone come ennesimo spartiacque della stagione. Una vittoria in Puglia rappresenterebbe quel tanto sospirato break capace di dare una sterzata ancor più decisa ad un campionato che, da otto turni a questa parte, sembra essersi incanalato nella giusta direzione.
Sul sintetico del “Giovanni Paolo II”, la cui capienza massima non va oltre le duemila unità, i carusi di Pino Rigoli renderanno visita ad una tra le formazioni più in salute del momento: 10 punti nelle ultime cinque giornate, con la ciliegina rappresentata dalla vittoria di Taranto ottenuta lunedì scorso. Meglio dei biancazzurri, negli ultimi 450 minuti di campionato, soltanto la Juve Stabia con 13, Matera e Catania con 11.
Un rendimento da grande squadra, per una Virtus che con l’attuale settimo posto in classifica (a +3 sugli etnei) vive il momento più alto della propria storia calcistica. Una storia che da 2014 ad oggi ha portato i ‘ragazzi terribili’ di mister Calabro dall' Eccellenza al sogno play-off per la Serie B. Una favola di provincia, di un altro calcio, dalla quale il Catania non dovrà farsi incantare, perché la vittoria fuori casa non può più essere rimandata.
Dopo la bella vittoria di sette giorni, la quarta nelle ultime sei giornate di campionato, il Catania di Pino Rigoli è chiamato in quel di Francavilla Fontana all’attesa riprova in trasferta. Un cruccio, quasi fastidioso, che i rossazzurri si portano dietro ormai da un anno: l’ultima vittoria esterna, infatti, risale al 25 novembre dello scorso anno contro la Lupa Castelli Romani. Dalla gara di Rieti, nelle successive sedici trasferte, il Catania ha raccolto solo undici pareggi, sei dei quali totalizzati in questo campionato.
Appare evidente che per continuare la scalata verso le zone nobili occorre conquistare punti importanti anche lontano dalle calde mura del “Massimino”. In tal senso, il match contro i biancazzurri, si pone come ennesimo spartiacque della stagione. Una vittoria in Puglia rappresenterebbe quel tanto sospirato break capace di dare una sterzata ancor più decisa ad un campionato che, da otto turni a questa parte, sembra essersi incanalato nella giusta direzione.
Sul sintetico del “Giovanni Paolo II”, la cui capienza massima non va oltre le duemila unità, i carusi di Pino Rigoli renderanno visita ad una tra le formazioni più in salute del momento: 10 punti nelle ultime cinque giornate, con la ciliegina rappresentata dalla vittoria di Taranto ottenuta lunedì scorso. Meglio dei biancazzurri, negli ultimi 450 minuti di campionato, soltanto la Juve Stabia con 13, Matera e Catania con 11.
Un rendimento da grande squadra, per una Virtus che con l’attuale settimo posto in classifica (a +3 sugli etnei) vive il momento più alto della propria storia calcistica. Una storia che da 2014 ad oggi ha portato i ‘ragazzi terribili’ di mister Calabro dall' Eccellenza al sogno play-off per la Serie B. Una favola di provincia, di un altro calcio, dalla quale il Catania non dovrà farsi incantare, perché la vittoria fuori casa non può più essere rimandata.
