UFFICIALE: Marchese ritorna rossazzurro

Giovanni Marchese

Giovanni Marchese 

Attraverso un comunicato la società etnea ha ufficializzato l'accordo con il difensore di Delia.

TRE ANNI E MEZZO DOPO
Dopo Marco Biagianti e Michele Paolucci, ritornati in rossazzurro la scorsa estate, ecco un altro pezzo di quel Catania che tanto bene ha fatto in Serie A in un passato non poi così lontano. Dopo un paio di mesi di corteggiamento, trascorsi a Torre del Grifo ad allenarsi insieme agli etnei di mister Rigoli, Giovanni Marchese è nuovamente un calciatore del Calcio Catania a tutti gli effetti. Attraverso il seguente comunicato la società di Via Magenta ha ufficializzato il ritorno del difensore nisseno dopo tre anni e mezzo dall’addio del maggio 2013:

"Il Calcio Catania comunica di aver acquisito a titolo definitivo il diritto alle prestazioni sportive del calciatore Giovanni Marchese, nato a Caltanissetta il 17 ottobre 1984.
Il difensore siciliano torna ad indossare la maglia rossazzurra dopo le prime due esperienze, entrambe esaltanti, con la squadra dell'Elefante: nella stagione 2005/06 contribuì alla conquista della promozione in Serie A sommando 14 presenze; dal 2009 al 2013 fu tra gli splendidi protagonisti dei fasti del Catania nell'Olimpo del calcio italiano, giocando 79 gare impreziosite da 5 reti e condividendo con i compagni l'emozione della conquista dei record di punti e del miglior piazzamento del Catania in Serie A Tim.
Marchese, che si è legato contrattualmente al nostro club fino al 30 giugno 2020, sarà presentato ufficialmente ai giornalisti ed agli operatori dell’informazione sabato 14 gennaio alle 12.00, in Sala Congressi, a Torre del Grifo Village."

LA CARRIERA
Nato a Delia (Caltanissetta), il 17 ottobre 1984, Giovanni Marchese è cresciuto calcisticamente nel Torino, squadra con la quale ha debuttato in Serie B nella stagione 2003-04. Nel campionato 2004-05 al Treviso, anno nel quale conquista (seppur a tavolino) la promozione in Serie A. Nell’estate del 2005 il passaggio al Chievo Verona. Esperienza mordi e fuggi, prologo della cessione in prestito, nel gennaio 2006, al Catania di Pasquale Marino in Serie B. Con 14 presenze, tra le quali quella del 28 maggio 2006 contro l’Albinoleffe di mister Mondonico, imprime il proprio nome sulla promozione in A degli etnei dopo un’attesa lunga quasi cinque lustri. Ma per il buon Giovannino da Delia essere ‘Profeta in Patria’ non sarà così semplice. Dopo quegl’ottantaquattro minuti, preceduti da 13 gettoni cadetti(esordio in rossazzurro il 14 gennaio a Brescia), le vie di Marchese e del Catania si dividono. Il biondo terzino ritorna a Verona, in via temporanea, per poi ‘ripiombare’ in cadetteria con le maglie di Bari e Salernitana. Nel frattempo, la corsia mancina del Catania, conosce altri ‘proprietari’: Falsini, Vargas, Sabato, Alvarez e Capuano.

IL RICONGIUNGIMENTO
Estate 2009, quasi in silenzio, Giovanni Marchese ritorna sotto l’Etna, in uno scambio che coinvolge anche Gennaro Sardo. L’inizio del ‘secondo’ Marchese è abbastanza convincente, molto meno quello della squadra allenata dal giovane Luca Atzori. Ma a tarpar le ali dell’ “uccellino di Delia” ecco un terribile infortunio al legamento crociato anteriore del ginocchio. Per guarire bene serve tempo (tanto), lavoro (tanto) e pazienza (infinita). Giovannino si rimbocca le maniche e lavora duro. Il Catania crede in lui e lo riscatta definitivamente dal Chievo. Il lento ritorno al calcio giocato prosegue. Nella stagione 2010/11, con Giampaolo prima e Simeone poi, colleziona dodici presenze e pochi consensi. Davanti a lui c’è l’inamovibile Ciro Capuano, proprietario indiscusso della corsia mancina. Giovannino, spesso punzecchiato da stampa e tifoseria, mastica amaro ma non molla: il suo momento arriverà.

L’ATTESA ESPLOSIONE
Estate 2011, sulla panchina del Catania arriva Vincenzo Montella e qualcosa cambia. Complice l’infortunio di Capuano, e il passaggio al modulo 3-5-2, Giovanni Marchese comincia a macinar chilometri ed a conquistare consensi. Il primo ‘riconoscimento’ arriva il 29 ottobre 2011: gol al Napoli al “Massimino” (il primo in serie A) che dà avvio alla rimonta sui partenopei. E’ nata una stella. Da quel momento Marchese non molla più la fascia sinistra e colleziona presenze su presenze, togliendosi lo sfizio di segnare altre reti. Il bis, e che bis, giunge il 26 febbraio 2012 contro il Novara: bolide al volo da fuori area e “Massimino” in visibilio per la prodezza balistica di Giovannino. Un gol da Champions League. Non contento, Marchese si toglie la soddisfazione di segnare per ben due volte alla Roma allo stadio “Olimpico”: prima il 5 maggio, poi il 27 agosto 2012. Due reti di pregevolissima fattura. L’ultima segnatura è quella dell’illusorio e momentaneo 2-0 all’Inter nel match casalingo (perso pori per 2-3) del marzo 2013.

L’ADDIO E…IL RITORNO
Nel frattempo, qualche ‘sinistro’ scricchiolio comincia risuonar stonato: la scadenza contrattuale (fissata per il 30 giugno 2013) si avvicina e segnali di prolungamento latitano. Ne viene fuori qualche panchina e tribuna (contro la Fiorentina) prima del ‘perdono’, del ritorno in campo e dell’emozionante giro di campo dell’11 maggio 2013 contro il Pescara. Un giro in solitario a salutar la sua gente dopo 98 presenze (tra A, B e Coppa Italia) e 5 reti in rossazzurro. Dopo le tre stagioni al Genoa – squadra con la quale ha totalizzato 50 presenze in massima serie – ecco il ritorno a casa per superare quota 100 e, soprattutto, per vincere un’altra scommessa.