Sorrentino: "La Paganese riesce a dare il meglio di sé in trasferta"

I tifosi azzurrostellati al

I tifosi azzurrostellati al "Marcello Torre" durante la scorsa stagione 

Il punto sulla formazione campana di Danilo Sorrentino, redattore di Paganese Mania, in esclusiva per CalcioCatania.Com

OTTIMISMO IN VISTA DELLE SCADENZE AMMINISTRATIVE E GIUDIZIARIE
In vista del match tra Catania e Paganese, in programma domenica 30 ottobre alle 16.30, abbiamo sentito Danilo Sorrentino, redattore della testata Paganese Mania, per fare il punto sul clima che si respira in casa azzurrostellata. In prima battuta ci siamo soffermati sulla questione della trattazione di merito del ricorso al Tar, fissata per il prossimo 19 dicembre. “Già lo scorso 31 agosto, in occasione della pronuncia dell'ordinanza che ha accolto la domanda cautelare – esordisce Sorrentino – gli avvocati del club hanno dichiarato che l'udienza di dicembre dovrebbe essere una formalità con la quale si dovrebbe confermare quanto già disposto. Potrebbe destare maggiori preoccupazioni, semmai, un'altra scadenza, relativa all'adempimento di una transazione con l'Agenzia delle Entrate. Ma se la società ha garantito la propria disponibilità economica in sede di mercato, non si vede perché dovrebbe esimersi dall'onorare tale impegno”. L'ambiente nutre dunque fiducia sull'operato amministrativo della dirigenza.

LA SQUADRA C'È, IL RITARDO NELL'ALLESTIMENTO NON SIA UN ALIBI
Come accadde al Catania un anno fa, le vicende giudiziarie hanno costretto la Paganese a programmare la stagione con un mese di ritardo e costruire la squadra in pochi giorni, a inizio settembre. Pochissimi i riconfermati (Deli, Cicerelli, Della Corte, Marruocco), diversi i giocatori d'esperienza pescati dalla società campana nel mercato degli svincolati, come Pestrin, Reginaldo e Iunco (quest'ultimo era in campo nell'amichevole disputata a Torre del Grifo dal Catania con l'Equipe Sicilia lo scorso 21 luglio). “Essere partiti il 31 agosto ha inevitabilmente condizionato l'allestimento della squadra – afferma Sorrentino – Tanti giocatori hanno aspettato l'evolversi della vicenda prima di decidersi a firmare. Al netto di tali difficoltà credo che l'organico costruito sia buono: la squadra è competitiva e rispecchia i canoni di Grassadonia. Reputo quindi opportuno che si eviti di creare alibi per i giocatori. Dopo quasi due mesi di calcio giocato, anche il problema della preparazione non deve rappresentare più una scusa”.

GRASSADONIA: FILOSOFIA OFFENSIVA, CON UN OCCHIO ALL'EQUILIBRIO
Una volta intrapreso il tema Grassadonia, non possiamo esimerci dal chiedere a Sorrentino un ritratto del tecnico di Salerno. “Grassadonia è un allenatore che vuole giocarsela sempre, che predilige il gioco offensivo e pretende persino che l'azione parta dalla difesa piuttosto che affidarsi ai rinvii lunghi del portiere. Contro la Juve Stabia ha dimostrato di fare attenzione anche all'equilibrio, schierando due esterni difensivi per limitare Lisi e Sandomenico, ma ciò non toglie che con lui non vedremo mai barricate”. Eppure, dopo aver iniziato la stagione schierando i suoi con un 4-3-3, il trainer ha poi virato sul 3-5-2. Come mai? “Il mister è passato alla difesa a 3 perché, tenuto conto degli iniziali problemi di condizione, dava più garanzie. La squadra non era ancora pronta per reggere un modulo con una linea difensiva a 4 ed un tridente offensivo. Lo schema base resta però il 4-3-3, lo si evince dallo stesso organico pieno di esterni offensivi (come Reginaldo, Cicerelli ed Herrera) e privo di una vera e propria punta centrale. Già domenica scorsa, nel secondo tempo, tale impianto di gioco è stato riproposto e non è da escludere che la cosa si ripeta a Catania dal primo minuto”.

UNA SQUADRA CHE SI TROVA MEGLIO IN TRASFERTA
Fin qui, la Paganese ha faticato più in casa (dove ha raccolto un solo successo) che non in trasferta, dove ha espugnato i campi di Catanzaro e Messina. Sorrentino ci spiega perché: “In parte è dovuto, probabilmente, ad un problema di natura psicologica; ma non è un caso che la squadra ha sempre faticato contro compagini di medio-bassa classifica che al “Marcello Torre” sono venute a chiudersi. La Paganese è abile a giocare negli spazi aperti, ha spiccate doti offensive, e quindi si è trovata meglio fuori casa perché agevolata dall'aver incontrato squadre che giocano a viso aperto”. Parole che suonano da monito per Rigoli, che sin qui ha avuto, più o meno, gli stessi problemi.

LE POLEMICHE POST-JUVE STABIA NON SCALFISCONO L'OBIETTIVO PLAYOFF
La sconfitta con la Juve Stabia è stata caratterizzata da un forte nervosismo, che ha portato all'allontamento dal terreno di gioco di diversi dirigenti e componenti dello staff. Anche Reginaldo, nel post-partita, ha mostrato insofferenza per la direzione di gara. “Si è trattato di uno sfogo relativo a singoli episodi – precisa Sorrentino – La gestione della partita da parte del sig. Perotti è stata un po' sui generis, basti pensare che cinque persone sono state allontanate dalla stessa panchina in momenti diversi. Magari il fatto che la Paganese si è ritrovata a dover rincorrere l'avversario ha intensificato i malumori, ma esaminando le decisioni del giudice sportivo direi che non è successo nulla di eclatante”. La sconfitta rimediata contro le vespe rappresenta il secondo stop consecutivo dei campani, che sono scesi al 13° posto. Ma qual è l'obiettivo di stagione? “Sia Grassadonia che la società hanno dichiarato di puntare ad entrare nei playoff. Il campionato è lungo ed il fatto che la squadra sia stata costruita in fretta e in ritardo non frena le ambizioni della piazza, che ripone fiducia sulla competitività dell'organico”.

LONGO IN FORSE; IN PORTA UN CLASSE '97 SOSTITUISCE MARRUOCCO
Torniamo al match di domenica prossima. Quali sono gli elementi di maggior spessore da tenere d'occhio? “Reginaldo è la punta di diamante – afferma Sorrentino – ma occhio a Deli e Cicerelli, entrambi classe '94, che hanno già attirato le attenzioni di squadre di categoria superiore”. Al “Massimino”, Grassadonia dovrebbe poter contare sull'intero gruppo, eccezion fatta per due giocatori: “Bisognerà valutare in questi giorni le condizioni di Longo (terzino destro, NdR) che la scorsa settimana è stato bloccato da un problema alla caviglia. A Catania, poi, non ci sarà Marruocco, squalificato”. Il portiere che un anno fa conquistò il pubblico catanese con un'azione personale alla René Higuita sarà sostituito per la seconda domenica di fila dal giovanissimo Andrei Chiriac: “E' un '97 giunto in prestito dal Modena. Ha esordito proprio contro la Juve Stabia e complessivamente ha fatto bene, a parte una leggera incertezza sul secondo gol”.