Lo Monaco: "Lucarelli verso la risoluzione, il Catania avrà un nuovo tecnico"

Cristiano Lucarelli, esperienza al capolinea

Cristiano Lucarelli, esperienza al capolinea 

L'ad rossazzurro, durante la conferenza a Torre del Grifo, ha confermato la separazione con il tecnico labronico.

Altro passo saliente della conferenza stampa odierna dell’ad Pietro Lo Monaco, tenutasi oggi pomeriggio a Torre del Grifo, è quello riguardante il futuro di mister Lucarelli. Futuro che non sarà rossazzurro: “Non abbiamo ancora formalizzato la nostra decisione perché prima volevamo parlarne col tecnico uscente (Cristiano Lucarelli, ndr). Il tecnico ha fatto il suo lavoro, – ha dichiarato l'ad – ha guidato una squadra che ha ottenuto dei buoni risultati e ad oggi, contratto alla mano, è ancora lui l’allenatore del Catania, visto che ha firmato un biennale. È chiaro che, proprio per la delusione per il mancato salto in B già da quest’anno, possano nascere delle esigenze diverse. Alla luce di questo, il Catania, dopo aver parlato con Lucarelli, farà quello che deve fare. Le nostre idee sono abbastanza chiare, comunicheremo al tecnico che intendiamo trovare un’intesa per la risoluzione del contratto. L’anno prossimo il Catania avrà un altro allenatore”.

Critiche? All'interno di una stanza
“Quando si perde lo si fa tutti insieme, così come quando si vince. Noi abbiamo fatto tutto quello che dovevamo fare, lo abbiamo assistito, lo abbiamo tutelato, lo abbiamo protetto. Purtroppo chi fa l’allenatore sa benissimo che ci possono essere anche delle possibilità di esonero. Nonostante la piazza voleva la sua testa noi siamo andati avanti, continuando un discorso avviato ad inizio stagione, per coerenza, portandolo fino alla fine. Pur rispettando il lavoro fatto da Lucarelli, dandogli anche i giusti meriti, riproporsi l’anno prossimo con un tecnico che agli occhi di tutti non ha centrato l’obiettivo potrebbe essere una mossa infelice. È giusto prendere strade diverse. Gli auguriamo tutto il meglio di questo mondo. Le critiche? Se ci sono state sono avvenute all’interno di una stanza, senza andare davanti ai microfoni…”.

Le scelte contro il Siena…
“Il mestiere più facile è quello dell’allenatore del giorno dopo, non sbagli mai, perché ti manca la controprova. Lui ha inteso utilizzare certe soluzioni, credendo che fossero quelle giuste per arrivare in finale. Alla fin fine la partita l’ha vinta per 2-1, la traversa è stata galeotta… purtroppo con i ‘se’ e con i ‘ma’ non si va da nessuna parte. A fine partita ho ringraziato tutti, perché è impossibile criticarli per quanto fatto in questa stagione. Abbiamo avuto delle occasioni, alcune le abbiamo ciccate, poi è chiaro che quando vai ai rigori può succedere di tutto. È altrettanto vero, però, che poi devi farti delle domande in vista del futuro".

Io non impongo, vigilo…
“L’esperienza, il saper comunicare coi giornalisti è basilari. Se io dico la prima cosa che mi viene in testa, deve essere ponderata e devo avere le spalle per poterla legittimare. Caccavallo nei giorni prima della gara di ritorno col Siena si sentiva pronto e si è proposto all’allenatore. Dire che la scelta di farlo giocare dal primo minuto sia stata una mia imposizione è una minchiata. Io non impongo, io sto con gli occhi aperti, io vigilo, io rappresento il Catania. Il Catania ha una sua forza, una sua valenza, e prevede all’interno di esse i calciatori, i tecnici, la società sta sul pezzo. L’allenatore deve fare l’allenatore, con tutte le responsabilità, ce l’ha tutte lui. È altrettanto vero che chi viene a fare l’allenatore a Catania è che supportato da una società forte che gli mette a disposizione consulenti, direttore sportivo, mental coach. Si tratta di un lavoro di equipe. Lucarelli non avrebbe mai detto che ha fatto giocare un calciatore che gli è stato imposto, è troppo orgoglioso per dire una cosa del genere. Qualcuno ha strumentalizzato questa storia di Caccavallo…”