Kontek evita problemi Rossi...

Ivan Kontek, autore della rete del pareggio...

Ivan Kontek, autore della rete del pareggio... 

Max Licari sul deludente pareggio interno contro i laziali. Squadra stanca e sterile offensivamente. Kontek evita il disastro.

Ancora sull'altalena

Che fosse una gara difficile, lo sapevamo tutti, Lucarelli in primis. A dispetto della posizione in classifica, i laziali, riveduti e corretti a gennaio, provenivano da un buon momento di forma, come testimoniato dal buon punto interno conquistato con l'Avellino. Di non auspicabile, di contro, c'era la ripetizione del solito copione "muto" in altalena recitato durante tutta la stagione. Si sperava che la spinta emotiva generata dalla bella serata di Coppa Italia potesse accendere una luce in grado, progressivamente, di rischiarare il fin qui impervio cammino dei rossazzurri. E, invece, ci ritroviamo a ripetere le stesse stantie tiritere circa l'incostanza di una compagine incapace di assicurare due prestazioni positive di fila. Lucarelli parla di scarsa lucidità dovuta alla stanchezza delle troppe sfide consecutive e, sicuramente, per una formazione che, da inizio torneo, ha mostrato gravi lacune atletiche dovute a una preparazione inadeguata, acuite dall'innesto a gennaio di un nutrito pacchetto di elementi non certo al top della condizione, il problema di certo sussiste, sebbene non si possa non notare come il Padova la sua partita l'abbia vinta tranquillamente. Tuttavia, il problema non può essere solo quello. Se in due delle ultime quattro partite praticamente fai due o tre tiri in porta e le tue punte centrali non segnano da Catania-Monopoli, evidentemente le difficoltà sono anche altre, squisitamente tecniche. L'impressione, suffragata da dati reali, è che senza Di Carmine, che segni o meno, questa squadra faccia una fatica immensa a trovare profondità e qualità nelle giocate negli ultimi trenta metri. Obiettivamente, Costantino e Cianci, al di là dell'indubbio impegno, finora hanno deluso le aspettative. Pleonastico, dunque, stare a rimarcare, per l'ennesima volta, la quasi banalità di aver incassato la rete dello svantaggio al primo tiro di un avversario ordinato, ben messo in campo e di miglior tono atletico. Più criticamente costruttivo sottolineare l'assoluta incapacità di Sturaro e soci a trovare una reazione coerente ed efficace. Scarsa verve e tanta confusione, condita da palese imprecisione nei passaggi, anche i più semplici. Fra l'altro, se tu hai in campo due "corazzieri" come Cianci e Costantino, magari non "eccezionali" sotto il profilo tecnico, ma forti nel gioco aereo, e non gli proponi nemmeno un cross in 90', le tue chance non possono non calare vertiginosamente. Insomma, parliamoci chiaro, la sola buona notizia proveniente dal deludente pomeriggio del "Massimino" risulta il pari strappato in extremis grazie alla stoccata di Kontek che lascia il penultimo posto a 14 punti. Per il resto, classifica che rimane pessima e prestazione da dimenticare.

Confusi e infelici

Lucarelli, nel postpartita, dichiara che, se avesse potuto osare, avrebbe cambiato undici giocatori. Sicuramente, la prestazione fisica e mentale dei giocatori confermati non può essere considerata indimenticabile, ma nemmeno coloro che non avevano cominciato il match di Coppa, sinceramente, "rubano l'occhio"... il 4-2-3-1 impostato sul rientrante Zammarini in mezzo, la conferma di Sturaro da trequartista e il trio Chiricò-Cianci-Cicerelli in attacco, fin dal primo minuto, trova enormi difficoltà a superare il granitico 4-4-2 di Scazzola. La mediana composta dall'ex Scarsella, Gori, Parlati e Gavioli riesce regolarmente a stoppare sul nascere le velleitarie trame etnee, poco creative in mezzo e assolutamente improduttive sulle corsie laterali (insufficienti le prestazioni dei vari Celli, Chiricò e Cicerelli, così come "ingabbiato" appare il Castellini sacrificato a destra). Il gol trovato alla prima occasione al 29' da Rossi, susseguente a grave "buco" difensivo sulla corsia mancina, fa il resto per i laziali, bravi a non lasciare alcuno spazio in difesa all'impacciato Cianci o alle improbabili imbucate di Zammarini e Sturaro. Recita "muta" dalle parti di Forte per i rossazzurri nel primo tempo. Nella ripresa, subito il tecnico livornese tenta di cambiare le carte in tavola, dando spazio a Chiarella, Haveri e Costantino e passando al 3-5-2. Con scarsi risultati, in verità, considerato che il Catania comincia a giocare prevalentemente con lanci lunghi dalla difesa per le due "torri", quasi sempre preda dell'ex Mbende e dei suoi compagni di reparto. L'ultimo tentativo, l'inserimento a una mezzoretta dal termine di Peralta al posto di Sturaro, con il contestuale passaggio al 3-4-1-2, conferisce al team etneo almeno quel tantino di "spinta emotiva" capace di produrre un finale un tantino più "arrembante", concretizzatosi, dopo 80', nel primo vero e proprio tiro in porta della gara, una girata di Costantino dal limite ben parata dell'estremo difensore del Monterosi e, al minuto 84, nella rete del pareggio di Kontek, un'autentica prodezza che evita l'ennesimo disastro. Ma non i giustificati fischi finali. Troppo poco, obiettivamente, per soddisfare gli splendidi supporters del Liotru.

Infrasettimanale ad Avellino, ancora solo sofferenza?

La domanda sorge spontanea: se questa squadra non regge il Monterosi a tre giorni da un match probante, può reggere l'Avellino al "Partenio-Lombardi" in una sfida infrasettimanale di grande difficoltà? Francamente, parecchi dubbi non possono non assalire i tifosi del Catania. Il calcio, si sa, è imprevedibile e le motivazioni spesso fanno la differenza, ma le premesse rimangono assai tortuose. Non solo Lucarelli non recupererà nessuno degli infortunati, ma ha già fatto sapere che sarà costretto a "fare la conta". Cosa fare? Sperare... Let's go, Liotru, let's go!!!