Catania: presentati Bogdan, Curiale ed Esposito
- di Giuseppe Cortese
- 09 Aug 2017 1:50
Le dichiarazioni di Luka Bogdan, Davis Curiale e Mirko Esposito
Nella tarda mattinata di oggi si è tenuta la presentazione ufficiale di tre nuovi arrivati in casa rossazzurra, ovvero di Luka Bogdan, arrivato dal Vicenza; Davis Curiale, ex Frosinone e Trapani, la scorsa stagione al Lecce; e Mirko Esposito, in prestito dal Crotone. Di seguito le dichiarazioni dei tre ragazzi.
Luka Bogdan: «Spero di andare in B»
«(Con un buon italiano, ndr) Sono contento di essere qua ed essere un giocatore del Catania Calcio e ringrazio il direttore per avermi permesso di indossare la maglia rossazzurra. Spero di far bene quest’anno e di andare in Serie B. Conosco il Catania da quando era in Serie A. La tifoseria è fantastica, c’è pressione ma va bene così. Mio padre giocava a calcio e aveva una scuola di calcio, per questo non ho pensato ad altri sport nonostante la mia altezza. L’anno scorso è stato il mio primo anno in Italia, a Vicenza. Livaja e Petkovic sono miei amici e mi hanno parlato bene di Catania, del Catania e di Torre del Grifo. Ci dobbiamo sentire tutti dei titolari, dobbiamo dare tutti il 100%. La nostra difesa è fortissima».
Davis Curiale: «Voglio arrivare in Serie A»
«Ringrazio il direttore per le belle parole. La scorsa stagione a Trapani era cambiato l’allenatore, era cambiato tutto e Calori mi aveva tolto dal mercato ecco perché non sono arrivato a gennaio. Quando è arrivata la chiamata del direttore ho accettato subito.
Farò di tutto per far felice tutta la piazza, compagni e società. Sono sicuro che faremo un grande campionato. L’importante è vincere le partite, poi chiunque segni va bene. Catania è una piazza dove i tifosi si aspettano tanto, forse la scorsa stagione gli attaccanti hanno sentito tanto la pressione e non hanno reso al meglio. Quest’anno dovremo migliorarci.
Con Lodi ci troviamo benissimo, basta che fai un mezzo movimento lui sa dove mettere la palla, in Serie C non ce n’è come lui. Io sono cresciuto come prima punta, poi non essendo altissimo gli allenatori mi spostavano anche sugli esterni. Quando ero più giovane la possibilità di andare in Serie A c’è stata, ma per tanti motivi poi non ci sono riuscito. Ma se facciamo bene, nel giro di due anni il Catania può andare dove merita. A 14 anni ho visto morire mio padre e mi sono messo la famiglia sulle spalle. Oggi a 29 anni voglio arrivare in Serie A, ad esempio Ciofani è arrivato in Serie A a 31 anni. Frosinone è stato l’apice della mia carriera, Stellone per me è stato fondamentale e lo ringrazio. A Trapani non ho espresso bene le mie qualità, ho avuto dei problemi. Anche a Lecce non è andata benissimo, ho avuto un infortunio. Devo recuperare ancora un po’, sono indietro rispetto ai miei compagni. Per la Coppa Italia non penso saremo brillantissimi ma per la prima di campionato penso saremo già pronti.»
Mirko Esposito: «Mi manda Mariano Izco»
«Sono l’ultimo arrivato. Ho trovato una squadra pronta e disponibile e soprattutto di uomini. Ho parlato con Izco a Crotone prima di venire qui, so della pressione della piazza ma è giusto così, ci spinge a far bene. Mariano mi ha detto di accettare subito. La concorrenza fa bene all’intera squadra, essere in competizione per tutta la settimana ti porta ad allenarti bene, poi ovviamente il mister farà le sue scelte. Sono arrivato da una settimana ma i carichi di lavoro sono stati tantissimi. Pensiamo solamente a vincere».
Luka Bogdan: «Spero di andare in B»
«(Con un buon italiano, ndr) Sono contento di essere qua ed essere un giocatore del Catania Calcio e ringrazio il direttore per avermi permesso di indossare la maglia rossazzurra. Spero di far bene quest’anno e di andare in Serie B. Conosco il Catania da quando era in Serie A. La tifoseria è fantastica, c’è pressione ma va bene così. Mio padre giocava a calcio e aveva una scuola di calcio, per questo non ho pensato ad altri sport nonostante la mia altezza. L’anno scorso è stato il mio primo anno in Italia, a Vicenza. Livaja e Petkovic sono miei amici e mi hanno parlato bene di Catania, del Catania e di Torre del Grifo. Ci dobbiamo sentire tutti dei titolari, dobbiamo dare tutti il 100%. La nostra difesa è fortissima».
Davis Curiale: «Voglio arrivare in Serie A»
«Ringrazio il direttore per le belle parole. La scorsa stagione a Trapani era cambiato l’allenatore, era cambiato tutto e Calori mi aveva tolto dal mercato ecco perché non sono arrivato a gennaio. Quando è arrivata la chiamata del direttore ho accettato subito.
Farò di tutto per far felice tutta la piazza, compagni e società. Sono sicuro che faremo un grande campionato. L’importante è vincere le partite, poi chiunque segni va bene. Catania è una piazza dove i tifosi si aspettano tanto, forse la scorsa stagione gli attaccanti hanno sentito tanto la pressione e non hanno reso al meglio. Quest’anno dovremo migliorarci.
Con Lodi ci troviamo benissimo, basta che fai un mezzo movimento lui sa dove mettere la palla, in Serie C non ce n’è come lui. Io sono cresciuto come prima punta, poi non essendo altissimo gli allenatori mi spostavano anche sugli esterni. Quando ero più giovane la possibilità di andare in Serie A c’è stata, ma per tanti motivi poi non ci sono riuscito. Ma se facciamo bene, nel giro di due anni il Catania può andare dove merita. A 14 anni ho visto morire mio padre e mi sono messo la famiglia sulle spalle. Oggi a 29 anni voglio arrivare in Serie A, ad esempio Ciofani è arrivato in Serie A a 31 anni. Frosinone è stato l’apice della mia carriera, Stellone per me è stato fondamentale e lo ringrazio. A Trapani non ho espresso bene le mie qualità, ho avuto dei problemi. Anche a Lecce non è andata benissimo, ho avuto un infortunio. Devo recuperare ancora un po’, sono indietro rispetto ai miei compagni. Per la Coppa Italia non penso saremo brillantissimi ma per la prima di campionato penso saremo già pronti.»
Mirko Esposito: «Mi manda Mariano Izco»
«Sono l’ultimo arrivato. Ho trovato una squadra pronta e disponibile e soprattutto di uomini. Ho parlato con Izco a Crotone prima di venire qui, so della pressione della piazza ma è giusto così, ci spinge a far bene. Mariano mi ha detto di accettare subito. La concorrenza fa bene all’intera squadra, essere in competizione per tutta la settimana ti porta ad allenarti bene, poi ovviamente il mister farà le sue scelte. Sono arrivato da una settimana ma i carichi di lavoro sono stati tantissimi. Pensiamo solamente a vincere».