Catania-Fondi 1-1: le pagelle rossazzurre

Buon impatto sulla partita per Maks Barisic

Buon impatto sulla partita per Maks Barisic 

Rigoli sul banco degli imputati. Pisseri solita garanzia, per il resto si salvano solo Fornito e due subentrati.

Pisseri voto 7: Incolpevole sul gol di Tiscione, salva il risultato con una grande intervento d’istinto sul tiro ravvicinato di Albadoro all’82°

Nava voto 5: Rientra al posto di Parisi e soffre per tutta la partita in fase difensiva. Nel primo tempo, in particolare, la catena di sinistra fondana (composta da Squillace e Calderini) lo aggira facilmente, tant’è che è dal suo lato che arriva il cross dal quale scaturisce l’1-1. Nella ripresa prova a spingere ma non riesce a sfornare traversoni interessanti.

Drausio voto 5,5: L’unico grave neo, condiviso con Bergamelli, è l’aver fatto intrufolare il piccoletto Tiscione in occasione del pareggio degli ospiti. Per il resto fa correre qualche brivido con qualche giocata leziosa delle sue ma resta attento in marcatura.

Bergamelli voto 5,5: L’amnesia difensiva mostrata al 41° del primo tempo è da matita rossa. Ma al netto di una condizione non ancora eccelsa cerca di suonare la carica ed è protagonista di una bella ripartenza nella ripresa. Il giallo beccato a pochi minuti dalla fine per un eccesso di nervosismo testimonia il proprio attaccamento alla causa.

Bastrini voto 5: A corto di fiato, non riesce ad essere propositivo sulla fascia come lo era stato domenica sera. Nel primo tempo è pericoloso sui corner e colpisce pure una traversa. Acciaccato, fa posto a Di Cecco nella ripresa.
dal 69° Di Cecco voto 6,5: Come a Matera le esigenze del momento impongono un suo sacrificio nel ruolo di terzino sinistro. L’ex Lanciano non batte ciglio, è impeccabile nei recuperi e fa ripartire l’azione sull’out di sinistra.

Biagianti voto 5,5: Prestazione in linea con quelle delle ultime partite. Lotta parecchio in mediana, alterna buone giocate (suo un gran lancio sprecato da Paolucci al 50°) a errori dettati da un eccesso di foga.

Scoppa voto 5,5: Anche lui conferma un trend fin qui insoddisfacente. Ci mette grinta, esibisce una maggiore propensione al lancio (ed alcuni sono davvero interessanti), ma nel complesso non riesce a brillare in quella che dovrebbe essere la sua mansione: far girare il pallone.

Fornito voto 6,5: Che fosse un ottimo battitore da fuori area lo avevamo già capito. Oggi riesce finalmente a togliersi la (meritata) soddisfazione del gol. Al solito si sdoppia in mille compiti, eseguendoli tutti in modo discreto. Nella ripresa accusa dei fastidi e finisce con l’infortunarsi a causa del ritardo col quale viene sostituito.
dal 56° Russotto voto 5: La sua freschezza dovrebbe servire da grimaldello per scardinare le difese avversarie ma anche stavolta crea solo molta confusione. Irritante quando si fa sistematicamente pescare in posizione di fuorigioco.

Di Grazia voto 6: Fino a quando viene utilizzato sulla corsia destra sembra l’unico in grado di creare qualche occasione. Diverse sono le palle messe in mezzo per Paolucci. Dopo l’ingresso di Russotto si sposta a sinistra e scompare gradualmente dai radar.

Calil voto 5,5: L’anno scorso si diceva che non fosse un attaccante. Quest’anno si ritrova a fare il centrocampista aggiunto, e ciò lo porta ad arrivare con scarsa lucidità in area di rigore. Non a caso quando ritorna nel ruolo di centravanti dopo l’uscita di Paolucci divora una clamorosa occasione su assist di Barisic al minuto numero 83.

Paolucci voto 5,5: Non è ancora quell’attaccante in grado di trascinare la squadra che in molti, forse, si aspettavano. Ma gli va dato atto di aver fatto qualche progresso rispetto alla sfida di Agrigento. Svaria di più su tutto il fronte d’attacco, prende una traversa su iniziativa personale all’8°, dopo di che finisce intrappolato nella rete della difesa fondana e si spegne.
dal 74° Barisic voto 6,5: Sfrutta l’occasione concessagli creando i maggiori pericoli alla porta difesa da Baiocco. Prima un’azione personale al 78°, conclusa con un tiro alto; poi l’assist a Calil all’83°; infine una gran bordata respinta in angolo dal portiere avversario nei minuti di recupero.

All. Rigoli voto 4: Dopo aver giustificato la sostituzione di Di Grazia contro l’Akragas con una botta al ginocchio ripropone il numero 23 e, insieme a lui, altri 9/11 della formazione scesa in campo soltanto tre giorni prima. Non a caso in parecchi arrancano e Fornito e Bastrini nella ripresa sono costretti ad alzare bandiera bianca. Alterna tre o quattro moduli senza mai trovare la soluzione adatta per far rendere al massimo le potenzialità dei giocatori a disposizione. Indubbiamente non è fortunato, come dimostrano i legni presi e i rigori che nel dubbio non vengono fischiati. Ma resta il fatto che, ad oggi, non sembra avere in pugno la situazione.

FONDI voto 7: Davvero una bella sorpresa. Il 4-3-3 proposto da Pochesci è equilibrato e propositivo al tempo stesso. Persino un giocatore confusionario come Calderini riesce a trovare una collocazione tattica e sono proprio le sue avanzate, coadiuvate dal terzino Squillace, a mettere in difficoltà la retroguardia etnea sul versante destro. Finita la benzina, a un quarto d’ora dalla fine i laziali si chiudono con un ermetico 5-3-2, col quale rischiano di subire il gol della sconfitta ma anche di siglare quella della vittoria. Il pari raccolto è dunque meritato, molto più della vittoria akragantina di domenica scorsa.

Arbitro Camplone voto 5: Gestione schizofrenica delle situazioni ordinarie, come le simulazioni di Calderini spesso premiate con calci di punizione, o i cartellini distribuiti quasi a casaccio.