#70CATANIA: buon compleanno, Presidentissima!

Grazia Codiglione insieme a Riccardo Gaucci

Grazia Codiglione insieme a Riccardo Gaucci 

Venticinque Settembre, giorno del compleanno della prima ed unica donna in sella all'Elefante: Grazia Codiglione

UN CAVALIERE, DUE BILANCE
Ai Cavalieri piacciono le Bilance. Di certo non quelle che rilevano il peso corporeo; né tantomeno la bascuglia, più adatta ad un lavoro che non presuppone la precisione assoluta. Ci sono Cavalieri, quelli con la ‘C’ maiuscola, che nel periodo che va dal 23 Settembre al 22 Ottobre vanno in tilt. Tutta colpa del Febo Apollo e della sua luce che irradia il settimo fuoco della Meridiana dello Zodiaco.

Se poi questa Bilancia si sposa con due colori, il gioco è fatto. Sicuramente non è il viola, colore dalla penitenza quaresimale. Il bianco è purezza, ma non va bene. Il nero? Potrebbe anche andare, l’importante è che stia distante anni luce dal rosa. Il giallo potrebbe starci, ma non in compagnia del rosso. Vicino al colore della passione bisogna accostarne uno in grado di bilanciare i picchi d’ardore che di tanto in tanto zampillano come lapilli lavici dal cosmo del Cavaliere. Occorre un animo azzurro accanto al rosso della passione.

Lui, Angelo Massimino, il nostro Cavaliere esistente – per buona pace di Italo Calvino –, ne scelse addirittura due di Bilance: un pachiderma nato il 24 Settembre e una Dama nata il 25 dello stesso mese, ma in anni differenti. Le scelse entrambe coraggiose e combattenti, il Cavaliere. Perché quel maledetto 4 Marzo 1996, Grazia Codiglione, la cortese Dama Rossazzurra, indossò la corazza sotto al corpetto, lasciò il ventaglio per la spada, e salì fiera in sella ad un Elefante.

Accompagnata dai suoi fedeli scudieri (generi e nipoti) la Dama Grazia scese in un terreno non suo per portare a termine quella battaglia per la quale il suo Cavaliere aveva perso la vita. Anni di sofferenze, di sconfitte brucianti ed umiliazioni cocenti: dal 4-1 di Teramo a quello rimediato a Tricase, passando dal K.O. di Avellino contro la Turris nella primavera del 1997. Ma lei, nonostante le avversità, non ha mai mollato. “Mio marito l’ha lasciata in Serie C1 e noi la riporteremo in C1!”.

Detto fatto. Quando Roberto Manca insaccò il pallone dietro le spalle di Emanuele Manitta il traguardo fu ormai ad un passo. Quando poi, qualche settimana più tardi, il Catania pareggiò in casa contro la Juveterranova di Gela la battaglia fu definitivamente vinta. Era il 9 maggio 1999, la luce del Febo Apollo – in quel periodo riversata sulla casa del Toro – abbagliò solennemente due Bilance, una Dama e un Elefante. Il Catania era ritornato nuovamente in C1 dopo sei anni.

Tantissimi auguri, Presidentissima. E poco importa quante sono le primavere ormai trascorse. A una Dama non si chiede mai l’età. È risaputo.