Calabro: 'La mia priorità è che la squadra abbia un'anima'

Di seguito, le dichiarazioni pre-partita di mister Calabro, raccolte dal sito ufficiale del Catanzaro.

“Quella contro il Catania è una gara importante, dal peso completamente diverso della sfida di 10 giorni fa in Coppa Italia, perché vale 3 punti, e noi vogliamo vincere”. Così il tecnico giallorosso Antonio Calabro parla del posticipo di domani contro gli etnei, che potrebbero presentarsi al Ceravolo con un cambio di modulo: “Se noi abbiamo in campo undici giocatori con il veleno addosso, che corrono e mettono insieme all’organizzazione anche il cuore, non esistono problemi di modulo nostro o dell’avversario”, spiega Calabro, alla vigilia della prima di tre gare importanti in nove giorni, ammettendo che “si tratta di un passaggio importante del campionato”. “I punti – spiega Calabro – saranno la conseguenza di ciò che sto cercando di trasmettere, ovvero che i moduli, la quantità di punte o difensori in campo, il sistema di gioco, incidono fino ad un certo punto: metterci l’anima è ciò che conta. La mia priorità, come è stato lo scorso anno, è che la squadra abbia un’anima, miglia e miglia di cuore. E’ questo, insieme all’organizzazione in entrambe le fasi di gioco, è portare i risultati”.
Il tecnico giallorosso parte dall’analisi del primo tempo contro il Potenza e il secondo tempo di Palermo: “E’ là che questa squadra ha avuto problemi nelle quattro partite, io devo lavorare su questi aspetti in maniera tale che i pareggi possano trasformarsi in vittorie”. Uno dei limiti è la difficoltà ad andare a rete: “Abbiamo analizzato bene le ultime tre gare e non possiamo nascondere che c’è stato questo difetto. Ma ripeto, escludendo il primo tempo contro il Potenza e il secondo tempo contro il Palermo per il resto delle partite la squadra ha proposto, portando grossi pericoli in termini di occasioni senza subire niente. Magari aver vinto una di queste due partite ci avrebbe fatto vedere le cose con più positività, senza avere in questo momento perplessità sul progetto. Ne ho parlato anche con i giocatori e siamo tutti consapevoli che bastava essere più cinici e concreti”. Sulla possibilità di vedere schierati in avanti Cianci e Vazquez con un trequartista, Calabro spiega che “la squadra è stata costruita in un certo modo, e solo il campo poi dice se quello che è stato pensato dà delle conferme o meno. È normale che se il campo dice altro in questo momento, cercherò le soluzioni per risolvere e migliorare determinate situazioni. Certo la squadra può reggere tutte le soluzioni, l’importante nel calcio è che tutti corrano in entrambe le fasi. Se il campo non dice questo dovrò prendere decisioni differenti”. Sul ballottaggio tra Risolo – ormai ristabilito – e Welbeck, Calabro spiega che “le caratteristiche dei due giocatori sono diverse, quelle di Welbeck sono simili a quelle di Verna”.