Ternana-Catania 5-1: le pagelle rossazzurre

Luca Calapai

Luca Calapai 

Calapai l’unico che convince, ma nel complesso gli etnei pagano oltre i propri demeriti un passivo ingeneroso.

CONFENTE voto 6: Non è dai gol subiti che si giudica un portiere ma, semmai, dalle responsabilità in occasione degli stessi. Due sono frutto di conclusioni imprendibili (Mammarella e Damian), altri due di deviazioni sfortunate di Giosa. Forse avrebbe potuto fare qualcosa in più sul gol di Vantaggiato. Ma in altre circostanze (un tiro dello stesso Vantaggiato nel primo tempo ed una conclusione di Frascatore a fine gara) si mostra attento.

SILVESTRI voto 6: Cambia praticamente tutti i ruoli della difesa nell’arco del match. Parte da centrale di destra, dopo l’infortunio di Zanchi fa il terzino sinistro adattato, quindi torna centrale nella ripresa. Non si ricordano particolari amnesie, anche lui ha poche colpe sul pesante passivo incassato dalla squadra.

GIOSA voto 5: Una buona dose di sfortuna accompagna i due episodi che macchiano la sua gara e anche quella del Catania. Deviazioni che, comunque, avrebbe dovuto gestire meglio. Raffaele lo lascia negli spogliatoi nell’intervallo.
-> PINTO voto 5,5: Ha un intero secondo tempo a disposizione per farsi notare con le sue proverbiali sgroppate, ma a conti fatti è protagonista di una sola iniziativa interessante, a gara già compromessa. In ritardo di condizione, incappa in un intervento in ritardo su Falletti che gli costa l’ammonizione.

TONUCCI voto 5,5: Anche a lui poco da imputare per quanto concerne i gol subiti, ma a differenza di Silvestri è protagonista di qualche svirgolata di troppo.

CALAPAI voto 6,5: Il migliore dei suoi. Annulla Furlan e costruisce quasi tutti i più grandi pericoli per la Ternana con i suoi guizzi sulla propria corsia. Splendida l’azione orchestrata al 42°, quando offre un bel pallone a Sarao. Non si ferma neanche nella ripresa, tentando in una circostanza anche la conclusione.

WELBECK voto 6: Lotta con la solita grinta e con grande acume tattico. Non sempre preciso in fase di impostazione, che comunque non è farina del suo sacco. Nel complesso, al cospetto di Falletti e di un centrocampo da categoria superiore, non sfigura pur non brillando particolarmente.

DALL’OGLIO voto 6: Rispetto a Welbeck detta maggiormente i tempi di gioco, alternando buone intuizioni ad alcune imprecisioni. E’ lui che batte la punizione dalla quale scaturisce il momentaneo 2-1. Nella ripresa è uno degli ultimi a mollare anche se i suoi continui tiri velleitari dalla distanza denotano grande frustrazione.

ZANCHI SV: E’ protagonista in negativo in occasione dell’1-0 dei padroni di casa, quando si fa saltare dal fulmineo Partipilo. Accompagna bene, invece, un paio di ripartenze nei minuti successivi, ma poi si fa male ed esce anzitempo.
-> DI PIAZZA voto 5: Entra a freddo, col Catania sotto di due gol, ma sembra in palla, come nel momento in cui realizza un bel gol partendo, però, in posizione irregolare. Pochi minuti dopo, ben servito da Golfo, ha la palla del 2-2 a pochi passi da Iannarilli, ma la spreca malamente. Non si perde d’animo e nella ripresa ci riprova con un bel sinistro a giro, sventato dal portiere avversario. Poi crolla così come i compagni sotto i colpi dei rossoverdi.

MANNEH voto 5: Comincia il match giocando da ala destra a piede invertito, poi cambia spesso fascia interscambiandosi con Golfo. Sbaglia diverse giocate, pochi i lampi, ci si aspetta decisamente di più.
-> SALES voto 5: Dopo il suo ingresso il Catania becca altri due gol e in uno di questi (l’ultimo, quello di Vantaggiato) lui ci mette lo zampino sbagliando il posizionamento e consentendo al veterano centravanti di colpire indisturbato di testa.

SARAO voto 6: Gara dai due volti, in avvio appare frettoloso e poco lucido e commette diversi errori. Poi sale in cattedra con la specialità della casa, il colpo di testa, riaprendo la partita con una capocciata delle sue su palla inattiva e sfiorando il pari qualche minuto dopo. Nella ripresa viene risucchiato nel vortice della difesa di casa.
-> REGINALDO SV: Entra coi giochi ormai fatti, non riesce a incidere se non con un calcio di punizione dal limite guadagnato a pochi secondi dalla fine.

GOLFO voto 5,5: Molto mobile sia sulla destra che sulla sinistra, non è precisissimo nei suggerimenti in area, perlomeno quando la difesa della Ternana è schierata. Quando invece gli avversari vengono presi in controtempo da un suo perfetto inserimento, lui offre un assist d’oro a Di Piazza. Ma a parte questo guizzo, non riesce a produrre altro.
-> MALDONADO SV: Vedi Reginaldo, gioca una fase del match ormai priva di significato. Sfiora il gol su punizione, come spesso gli accade.

All. RAFFAELE voto 5,5: Col senno di poi l’idea di aggredire la Ternana col 3-4-3 si rivela poco opportuna, perché consente alla squadra schiacciasassi del campionato di trovare immediatamente diversi pertugi. La sfortuna ci mette del suo sul secondo e terzo gol subito e anche sull’infortunio di Zanchi che costringe il tecnico a cambiare modulo. Dopo qualche minuto di adattamento, nella parte finale del primo tempo si vede un gran Catania che sfiora un pareggio che meriterebbe. Alla lunga, però, i suoi ragazzi cedono fisicamente e mentalmente incassando un ingeneroso cappotto. Nel finale torna al 3-5-2 per evitare ulteriori imbarcate e la squadra ha almeno il merito di lottare sino alla fine, alla ricerca di un secondo gol.

TERNANA voto 6,5: Nonostante il riposo forzato con il Potenza, Lucarelli risparmia alcuni titolari ma ciò non intacca la potenza di fuoco del suo team, peraltro aiutata da una buona dose di fortuna nella prima frazione di gioco, quando ai punti il Catania avrebbe meritato ampiamente il pareggio. Va comunque detto che le fere non danno l’impressione di giocare al 110% e che alla minima sfuriata trovano facilmente il gol grazie ai meccanismi rodati e alla grande qualità dei singoli a disposizione. Al resto ci pensa Cristiano, che a partita ancora aperta inserisce Suagher, passa al 3-5-2, e annulla ogni possibile velleità etnea.

Arbitro FELICIANI voto 7: Partita difficile da arbitrare ma gestita quasi alla perfezione, insieme ai propri collaboratori, che segnalano correttamente il fuorigioco in occasione del gol di Di Piazza. Anche il rigore non concesso agli etnei non appare così evidente. L’unico episodio che lascia più di qualche dubbio è gol di Damian, col centrocampista della Ternana che sembra ricevere il pallone in posizione di millimetrico fuorigioco.