Speciale Massimino: vent’anni senza il Cavaliere

Il corridore rossazzurro...

Il corridore rossazzurro... 

La redazione, con la collaborazione di Alessandro Russo, ricorda il presidentissimo a vent’anni dalla sua scomparsa.

Un amore chiamato Catania
C’è un uomo solo al comando. Ha la casacca rossazzurra e la pettorina numero 46. Ha scalato montagne su montagne per tenere in alto quel vessillo, tra cori di giubilo e contestazioni feroci. Non conosce paura, è una roccia; anche se talvolta l’accentuata emotività gli gioca qualche brutto scherzo. Accende un fuoco per destar la Piazza dal torpore, perché lui è passione che arde, ma quando poi si rende conto che le fiamme son difficili da governare si affida all’acqua, per spegnere sul nascere focolai pericolosi. È così, lui. Non conosce mezze misure: o bianco o nero, o rosso o azzurro. Negli anni, la sua città, nei momenti critici, gli ha spesso voltato la faccia, per poi invocarlo come ancora di salvezza quando la nave era vicina a inabissarsi. Perché quando le cose vanno male, quel popolo, aspetta sempre che quell’Angelo salvi baracca e burattini. Un Angelo, di nome e di fatto. Non è un corridore come tutti gli altri, assomiglia più a un Cavaliere.

Nascosto dietro ad un paracarro di cemento, nel tornante più lungo della corsa, c’è un bambino che aspetta questo corridore solitario. È in fuga ormai da vent’anni, nessuno l’ha più rivisto. Lo attende con ansia, nei suoi sogni. In cima alla salita più ripida s’intravede la sua sagoma. Il bambino lo scruta, rimanendo estasiato dall’ardore con il quale questo corridore, ormai non più giovanissimo, affronta i tratti più duri della scalata. Taglia il traguardo, per primo, alza le mani al cielo per raccogliere la gloria e gli osanna dei suoi tifosi. È l’apoteosi. Il bambino corre dal vincitore. L’abbraccio è intenso. Stremato per la lunga cavalcata solitaria l’anziano corridore va a sedersi ai piedi di una quercia secolare, chiamando a sé l’ancor più emozionato bambino: “Alé, Alé, vieni qui che ti racconto una storia…”

Angelo Massimino, il Presidentissimo rossazzurro... 




Vent’anni dalla scomparsa di Massimino: il progetto di CalcioCatania.com con la collaborazione di Alessandro Russo
In occasione del ventennale della morte del presidentissimo Angelo Massimino, la redazione di CalcioCatania.com ha voluto tributare i dovuti onori alla figura del Cavaliere con uno speciale a tutto tondo che ricostruisce la sua vita, partendo dalle tappe strettamente legate alla gestione del Catania fino ad arrivare al ritratto della sua personalità che si ricava dai rapporti con la famiglia, la città, la squadra e la stampa. Il tutto condito da una serie sterminata di aneddoti, frutto di una lunga chiacchierata con Alessandro Russo, nipote di Angelo Massimino, medico ortopedico con la stoffa dello scrittore, autore di “Angelo Massimino – Una vita per (il) Catania” e coautore di “Tutto il Catania minuto per minuto”.

La carne al fuoco è così tanta che sarebbe deleterio dilungarsi e/o anticipare qualcosa. In questa presentazione ci limitiamo a introdurre gli articoli che trovate in contemporanea in home page. Prima di tutto grande risalto alla storia dell’inscindibile sodalizio tra Massimino e il Catania, talmente infinita che abbiamo ritenuto opportuno dividerla in due parti: nella prima si approfondisce il periodo che va dai primi contatti col commissario straordinario Marcoccio (fine anni ’50) ai primissimi anni ’80, che precedono la promozione in Serie A del 1983; nella seconda si riparte dall’avvento di Gianni Di Marzio sulla panchina del Catania per ripercorrere tutte le vicissitudini che si succederanno fino al tragico 4 Marzo 1996. Infine, per chiudere “in bellezza”, come accennato sopra, spazio alle tante e sorprendenti sfaccettature del lato umano del Cavaliere. Non vogliamo aggiungere altro. Il resto sapete già dove trovarlo.