Reggina-Catania: gli ex al tempo della Serie A

Davide Baiocco contrastato da Nicola Amoruso

Davide Baiocco contrastato da Nicola Amoruso 

Ampia panoramica sui 'doppi ex' amaranto e rossazzurri presenti e passati

Da Stovini a Baiocco, da Tedesco a Colucci
Quattro novembre 2006. A quattordici anni dall’ultima volta, era il 6 settembre 1992, il Catania rimette nuovamente piede all’Oreste Granillo di Reggio Calabria. Centosettanta lunghissimi mesi nei quali è accaduto tutto e il contrario di tutto. I rossazzurri sono stati spediti negli inferi del dilettantismo, in Eccellenza, e da quella categoria hanno avviato una lunga e tortuosa risalita coronata il 28 maggio 2006 con la promozione in paradiso. Gli amaranto, dal canto loro, hanno toccato vette fino a quel momento sconosciute: due promozioni in Serie A (nel 1998-99 e nel 2001-02) e un brillantissimo decimo posto al termine della stagione 2004-05.

Tra gli avversari, in quella sera di autunno inoltrato, c’è un pezzo importante di quelle annate trionfali. Nel Catania, vestito con l’abito bianco da trasferta, al centro della difesa c’è quel Lorenzo Stovini che tra il 1999 e il 2001 ha vissuto la ‘prima’ A calabrese. In mediana c’è Davide Baiocco, il motorino biondo, a Reggio nella stagione 2003-04. A completamento del terzetto, qualche metro più avanti, c’è Beppe Colucci che con 5 reti in 30 gare ha contribuito alla raggiungimento di quel prestigioso decimo posto. Nell'organico di quel Catania c'è un altro ex, Gianluca Falsini (in amaranto dal 2002 al 2004) sparito dal giro dopo le prime giornate. Manipolo completato dal centrocampista di Melito di Porto Salvo Fabio Caserta, che pur non essendo un ex lo slang delle tribune del Granillo lo conosce bene.

In quella Reggina, insolitamente di nero con risvolti dorati, calciatori dal trascorso elefantesco non ce ne stanno. In campo, però, c’è un palermitano che sente la partita più degli altri: è il centrocampista Giacomo Tedesco, fratello del Giovanni bandiera del Perugia prima e del Palermo poi. Si danna l’anima, sfiorando un gol che non arriva. In panchina, accanto a Walter Mazzarri, c’è seduto Andrea Campagnolo, portiere veneto pronto all’occorrenza. Vince il Catania per 1-0, ma la Reggina medita vendetta.

La stagione seguente, il 17 di dicembre del 2007, la Reggina ritrova la tradizionale maglia amaranto e travolge il ‘sempre’ bianco Catania grazie ad un’insolita tripletta di Luca Vigiani. Stovini, Baiocco e Colucci sono sempre presenti, mentre Tedesco, passato in estate proprio al Catania, è soltanto uno spettatore così come Campagnolo.

L’anno dopo, il 5 ottobre 2008, l’estremo difensore di Rosà si guadagna i galloni da titolari e dopo le due panchine degli anni prima tocca a lui difendere la porta del Granillo. Nel Catania, sempre in maglia bianca, rispetto agli anni precedenti l’unico sempre presente è la Streghetta perugina. Ad otto minuti dalla fine, al posto di Izco, trova spazio anche Giacomo Tedesco, alla sua prima da ex al cospetto dei suoi vecchi tifosi. Al termine di quell’annata, anche il ‘fedele’ Campagnolo lascerà l’amaranto per indossare il rossazzurro.

Mercoledì 14 settembre, dopo quasi otto anni di attesa, sarà nuovamente Reggina-Catania con ancora un ex amaranto tra le fila dei ‘bianchi’ etnei: Dario Bergamelli, a Reggio Calabria nella stagione 2012-13. Non ci sarà il palcoscenico della massima serie, ma la storia delle sfide andate sapranno mitigare il magone per i (bei) tempi andati...

Catania 2006-07, con i tre ex reggini Stovini, Baiocco e Falsini 



Mi ritorni in Ment…Ex
Ampia carrellata finale con gli altri ‘doppi ex’ di Reggina e Catania. Tra i rappresentanti degli estremi difensori, oltre al già menzionato Andrea Campagnolo, troviamo Mario Paradisi e Luca Castellazzi. Sulla linea dei difensori: Andrea Diliso, Gianluca Falsini, Maurizio Longobardo, Sergio Reggiani, Alessandro Zoppetti,

Abbastanza corposo l’elenco dei centrocampisti: Amedeo Biavati, Roberto Breda (a Reggio nelle vesti di tecnico), Ezio Brevi, Ivan Castiglia, Fabio Firmani, Luigi Lessi, Riccardo Nardini, Aldo Raimondi, Federico Righi, Ferdinando Signorelli e Giuseppe Scienza. Altrettanto folto quello degli attaccanti: Aquilino Bonfanti, Stefano dall’Acqua, Carlo Facchin, Nassim Mendil, Bortolo Mutti (a Reggio come tecnico), Walter Novellino (vedi Mutti), Marco Piga, Davide Possanzini e Claudio Turchetto.

Chiusura con ben sei tecnici dalle fortune alterne: Gianluca Atzori, che a Reggio Calabria sfiorò la promozione in Serie A, Gigi De Canio, il coriaceo Franco Gagliardi (al Catania in Serie C2 sul finire degli anni novanta), Vincenzo Guerini, l’immenso Guido Mazzetti e il ‘sergente di ferro’ di Piombino Nedo Sonetti.