Pulvirenti: "Noi, Catania, siamo una cosa sola"

Il presidente Pulvirenti con i tre nuovi arrivi...

Il presidente Pulvirenti con i tre nuovi arrivi... 

In occasione della presentazione dei tre neo-acquisti del Catania Lodi, Fedato e Rinaudo, ha parlato il presidente del Catania, Antonino Pulvirenti, affrontando il delicato momento della squadra rossazzurra.

Sul mercato: “Abbiamo detto che avremmo preso tre giocatori per rafforzare i reparti di centrocampo e attacco: un mercato di grande coerenza. Ho letto qualcosa di quello che hanno scritto in questi giorni: non abbiamo mai trattato Floccari, Sestu, Lazarevic. Ci hanno offerto Belfodil, ma appena abbiamo saputo che il giocatore non voleva trasferirsi in città abbiamo cambiato obiettivo. Ci siamo interessati a Giannetti e Rivas: le due operazioni non ci hanno convinto. Fedato andava fatto all’ultimo momento. Dispiace che vengono diffusi nomi che non abbiamo mai cercato. Abbiamo iniziato questo mercato alla fine di Dicembre con Lodi, poi è arrivato Rinaudo e per ultimo Fedato: coerenza massima da parte nostra. Abbiamo un’ottima squadra, non abbiamo fatto confusione. Ci sta esprimere giudizi alla società, ma non raccontare cose false. Noi non abbiamo mai cercato una prima punta: abbiamo già in squadra giocatori come Leto, Bergessio e Petkovic.”

Su Lodi: E’ come un figlio che vuole cambiare aria, ma che poi si accorge che era meglio farne a meno. Lo ringrazio perché si è ridotto lo stipendio e ha rifiutato diverse squadra pur di tornare al Catania: ha dimostrato di avere un cuore grande.”

Su Rinaudo: “Anche Rinaudo si è abbassato lo stipendio, ha rifiutato altre società e ha fatto una grande scelta accettando di giocare in un campionato nuovo.”

Su Fedato: “Seguiamo Fedato da un paio di anni, ha fatto molto bene a Bari, è nel giro della nazionale under 21: è cresciuto molto. Si lega alla politica di ringiovanimento della rosa che è nel progetto del Catania”

Sul delicato momento della squadra:“Al termine della gara contro la Fiorentina ho abbracciato i giocatori perché avevano bisogno di sentir vicino la figura del presidente: chiunque lo avrebbe fatto in un momento simile. Non c’è un distacco, siamo tutti insieme: un padre deve stare vicino al figlio. Questa è una squadra che sta facendo un’annata piuttosto strana, anche a causa degli infortuni. Per la prima volta, in questi giorni, stiamo avendo la rosa al completo perché per mesi ci sono mancati tanti giocatori. Riguardo la gestione del tecnico Maran preferisco parlare a fine stagione. Sono stato il presidente più applaudito della storia del Catania: ci può stare il malcontento, ma non le offese personali. Noi crediamo in questo gruppo, questi ragazzi hanno la forza per tirarsi fuori da questa situazione. Noi, Catania, siamo una cosa sola: abbiamo tutti intenzione di salvarci e sappiamo ciò che dobbiamo fare.”