Pulvirenti: "Dobbiamo stare tutti uniti"

Antonino Pulvirenti, Presidente del Catania, ha parlato in conferenza stampa.

Antonino Pulvirenti, Presidente del Catania, ha parlato in conferenza stampa. 

Il Presidente del Calcio Catania, Antonino Pulvirenti, è intervenuto in conferenza stampa alla luce del delicato periodo della squadra rossazzurra.

TORRE DEL GRIFO-La situazione in classifica del Catania non è delle migliori: la squadra rossazzurra è penultima a 20 punti. Per far luce a questo momento difficile e ricompattare un ambiente sfiduciato, ha parlato in conferenza stampa il Pesidente, Antonino Pulvirenti, rispondendo alle tante domande dei giornalisti presenti in sala.

Quali sono le voci che hanno suscitato la convocazione di questa conferenza stampa?

Le conoscete benissimo: evitiamo le banalità che sono scritte e dette, parliamo di cose serie.

Non era il caso di tenere Maxi Lopez in mancanza di alternative?

Abbiamo Bergessio, c’era Maxi Lopez ma per i motivi che tutti voi sapete, come i problemi personali, non voleva star più qui. La cosa più giusta da fare era cederlo. Un giocatore che viene in ritiro con dieci chili in più..poi è successo ciò che è successo. A Gennaio abbiamo preso un esterno sinistro, già nel giro della Nazionale Under-21, perché nel ruolo di punta centrale potevamo far giocare Leto e Castro. In più avevamo il giovane più richiesto lo scorso anno, quale Petkovic, e aspettavamo il ritorno di Bergessio. Gli infortuni a Castro e Bergessio sono avvenuti dopo la fine del calciomercato. Bergessio lo scorso anno ha giocato quattro partite con un dito del piede rotto, è un giocatore che prende condizione solo giocando, nessuno può essere costretto a giocare. Non sapete quanti giocatori giocano con le infiltrazioni: se Bergessio sta in piedi gioca sempre, perché lui rappresenta il vero animo del Catania. Il problema dei gol riguarda tutte le squadre del mondo: si cerca sempre di trovare un capro espiatorio. Quest’anno si tratta di una stagione allucinante, le assenze ci hanno massacrato. Chiariamo il discorso Tachtsidis: vendiamo Lodi, abbiamo preso un giovane come alternativa ad Almiron. Infortunatosi Almiron e Izco il centrocampo del Catania ha visto come titolari i tre giocatori che avevamo preso come alternative: Plasil, Guarente e Tachtsidis. Ci vediamo costretti ad inseguire quando le partite vanno male.

Il vero problema sono stati gli infortuni? Vi siete posti il motivo?

Parecchi infortuni sono stati traumatici, quindi non hanno un motivo ben preciso: questa si chiama sfortuna. Cerchiamo di capire che lo sforzo che ha fatto questa squadra non meritano polemiche. Se il Catania si trova a tre punti dalla salvezza è grazie allo straordinario sacrificio che questi ragazzi fanno. Abbiamo fatto le cose con criterio e con razionalità, sostituendo Marchese con Biraghi e Monzon. Cosa dovevamo fare di più? Abbiamo sostituito Gomez con Castro che in estate ci è stato richiesto da molte squadre. E’ stato un anno complicato.

Come state immaginando questo finale?

Io sono sempre convinto che questa squadra con l’organico al completo può vincere con tutti. Stiamo lavorando per arrivare a questo punto, a giocarci la Serie A fino all’ultima giornata.

Le sue sensazioni guardando il calendario?

Sassuolo diventa una tappa fondamentale: non sbaglieremo neanche questa. Poi abbiamo le partite proibitive sulla carta.

Le dichiarazioni dei giocatori che hanno lasciato Catania lasciano intendere che ci sia una frattura all’interno dello spogliatoio.

Di Maxi Lopez non parlo, Tachtsidis è ancora un ragazzo: ha fatto una dichiarazione banale.

Si sente deluso dai tifosi? Si aspettava più calore? E’ una conseguenza del fatto che avete fatto solamente allenamenti a porte chiuse?

Io sono deluso da voi. I tifosi hanno fatto sempre ciò che dovevano fare. Da voi mi aspettavo di più: vedo troppa superficialità. In questo momento cerchiamo di aiutare.

Guardando i numeri e la classifica: perché crederci?

Perché lo dicono le prestazioni che fanno questa squadra. Abbiamo sbagliato solo la partita contro il Genoa, nessuna squadra crea come fa il Catania. Dobbiamo crederci perché è una squadra forte e farà sicuramente bene.

Chiariamo la situazione di Alvarez? Cosa la gente non ha capito di Cosentino?

Alvarez è un giocatore importante ed ha 29 anni: gli è stato proposto un allungamento di contratto e lui l’ha rifiutato. Andremo avanti con o senza di lui. Alvarez è fuori per scelta tecnica. Cosentino si occupa del mercato e ha fatto un ottimo mercato. Lui è uno che non parla, lavora. La società ha delle idee chiare: è un insieme, tutti insieme cerchiamo di fare il bene del Catania.

Dopo il pareggio contro il Cagliari è stato rinfrancato dai risultati della Domenica? Lo scontro con il Sassuolo sarà preparato in maniera differente?

Non dobbiamo guardare gli altri ma in casa nostra. La partita col Sassuolo verrà preparata come tutte la altre partite: allentando la tensione attorno alla squadra.

Il Presidente si è pentito di aver chiamato De Canio?

Facciamo questo discorso alla fine del campionato: a fine anno farò chiarezza, la società può sbagliare.

A Genova il Catania ha giocato una delle più brutte partite della stagione. Si poteva vedere Petkovic, perché non ha giocato?

Ci aspettavamo di più da Petkovic, è vero.

Almiron non stava bene nemmeno durante la scorsa stagione.

Almiron ha iniziato quest’anno la preparazione che sembrava un ragazzino: ha iniziato benissimo.

Il Chievo si è tirato fuori dai guai? Su quali squadre punta il Catania?

Noi dobbiamo essere consapevoli sulle nostre potenzialità e dobbiamo puntare su noi stessi. Il Catania è una società che continua a progettare nonostante la situazione in classifica: potrà accadere la stessa cosa.

Dove lo stadio?

Non ve lo diró mai ma non è Librino.

Per quanto riguarda la progettazione: rispetto all'anno passato, crede che quella stagione record abbia influito sul rendimento della squadra?

Si, sulla mentalità generale. Abbiamo affrontato il campionato in maniera sbagliato. Abbiamo sbagliato l'approccio.

Come vede, da presidente, il nervosismo messo in campo da alcuni giocatori? Potrebbe influire sui risultati e sulle prestazioni?

Questo nervosismo è figlio di una situazione delicata: se noi aumentiamo questo discorso con le polemiche non è facile. Dobbiamo stare tutti uniti.

Questa società ha abituato tutti a programmate il futuro con largo anticipo. Questa società si proietta al futuro con lo stesso organigramma?

Quando noi abbiamo firmato per lo stadio eravamo ultimi. Questa società vuole andare avanti e continuare a fare calcio. Il presidente sarà lo stesso, il resto mi auguro anche. Per i giocatori il Catania quest'anno si è arricchito molto.

Cosa rispondiamo a chi dice che in questa squadra non c'è un leader?

Non rispondiamo.

E su Antenucci?

In serie A non ha mai fatto bene ma valuteremo al momento opportuno.

Nelle ultime partite il Catania ha sempre reagito allo svantaggio.

Questo è un discorso che va fatto all'allenatore. Col Cagliari abbiamo fatto la partita. Atteggiamento poco spregiudicato? Le partite sono fatte da circostanze: un gol cambia la partita, ma ogni sfida fa storia a se. Non sempre ció che prepari riesce la domenica

Si soffre più dal campo o dalla tribuna?

Dalla tribuna. Mi sfogo più facilmente sul campo.

Nonostante il Catania sia relegato in fondo alla classifica la salvezza è ad un passo.

Manca una vittoria importante che faremo nelle prossime tre.

Castro quest'anno ha avuto una flessione?

Castro ha avuto due infortuni importante. Purtroppo è un giocatore che non sta dando il rendimento che ci aspettavamo, e ció puó essere legato al tipo di gioco.

Lei è molto amico di Lotito: al posto suo come avrebbe reagito alle contestazioni?

Non che le contestazioni facciano piacere ma ci stanno: fanno parte del gioco. Chiunque pensa di essere meglio del presidente: è anche il bello del calcio. Con Lotito siamo andati un po' oltre, la situazione è sfuggita di mano. Lui cammina solo con la scorta: ció è esagerato. Andrà avanti per la sua strada.

Sergio Keko potrebbe rinnovare?

Tra poco si incontreranno procuratore e Cosentino. Leto ha avuto un grosso infortunio e stiamo cercando di ritrovarlo: vedremo se confermarlo o meno.

Vi sentite un po' bistrattati dall'arbitro?

Non credo al discorso della malafede, l'arbitro puó sbagliare ma non è in malafede.