Padova-Catania 2-1: le pagelle dei rossazzurri

Salvatore Monaco autore del goal che tiene ancora in vita le speranze rossazzurre

Salvatore Monaco autore del goal che tiene ancora in vita le speranze rossazzurre 

Male Ndoj e Curado. Catania diverso con gli ingressi di Monaco, Welbeck e Peralta

Furlan 6: piazzato, forse, male nell'occasione del primo goal del Padova, si riscatta ampiamente respingendo l'occasione di Tordini che poteva riportare i padroni di casa con due reti di vantaggio. 

Rapisarda 5,5: spinge come sempre tanto sulla corsia di destra e, a volte, le sue sovrapposizioni non vengono premiate da Chiricò. Di contro, in fase difensiva non appare posizionato sempre in modo corretto.

Curado 5: schierato a sorpresa dal primo minuto, riesce a farsi ammonire dopo appena due minuti di gioco, condizionando così i successivi minuti di gara. Appare poi in ritardo in alcune circostanze quando viene preso in contropiede. dal 46' Monaco 6,5: il suo ingresso nel secondo tempo da maggiore sicurezza in difesa anche grazie al piglio diverso della formazione rossazzurra nel secondo tempo. Poi la deviazione di testa sul corner al 78esimo lascia ancora in vita la possibilità di vincere la Coppa.

Quaini 5,5: ritornato in campo dopo diverse settimane in cui era stato assente a causa di un infortunio, l'ex Fiorenzuola prova a dettare i tempi dalla linea difensiva ma non sempre ci riesce. Anche in fase difensiva non appare molto attento, soprattutto quando gioca in coppia con Curado.

Castellini 6: solita prestazione di costanza e impegno, con diverse sgroppate sulla fascia sinistra e diversi inserimenti anche in area di rigore. 

Sturaro 5: carriera e curriculum richiederebbero maggiore incisività sulla partita e, invece, l'ex centrocampista della Juventus non fa mai nulla di particolare, anzi spesso perde palla anche in situazioni non complicate. dal 57' Peralta 6,5: inserito a centrocampo rivitalizza la mediana etnea grazie al dinamismo che l'ex giocatore del Foggia riesce a dare. Suo il tiro dal corner su cui Monaco svetta per mandare in rete il goal rossazzurro. Un giocatore che può essere decisivo per questo finale di stagione,

Ndoj 4,5: imperdonabile l'errore che da il via al vantaggio del Padova. Poi troppa confusione in fase di avvio dell'azione e troppa lentezza nel giro palla. La scelta d schierarlo dal primo minuto non è stata assolutamente vincente. dal 46' Welbeck 6: con lui in campo, il centrocampo rossazzurro conquista molti più palloni e ne perde molto meno del primo tempo. Giocatore importante in fase d'interdizione. Peccato per l'intervento nel finale che gli costa il cartellino rosso e, di conseguenza, l'assenza per il match di ritorno.

Zammarini 6: inserimenti in area e corsa continua. Sembra essere ritornato il centrocampista della prima parte di stagione. Peccato per un suo inserimento in area non premiato da Chiricò che gli avrebbe permesso di andare al tiro da ottima posizione.

Chiricò 6: il più vivace del tridente d'attacco, prova a creare qualcosa di pericoloso ma gli manca spesso l'ultimo tocco decisivo. In più di un'occasione sbaglia il passaggio per il compagno messo meglio. dal 76' Chiarella 6: alcune incursioni sulla fascia creano pericoli alla difesa patavina e nei minuti finali un intervento su di lui da parte di Bianchi meriterebbe, forse, una sanzione più severa del cartellino giallo

Di Carmine 5: servito poco e male, si vede che non ha la condizione fisica per reggere una gara così importante. Prova qualche sponda interessante ma non riesce mai a calciare verso la porta. dal 71' Costantino s.v.: venti minuti in campo senza toccare praticamente un pallone. Ingiudicabile

Cicerelli 5,5: meno esplosivo di altre volte, non riesce mai a mettere in area un pallone interessante. Si batte parecchio in fase di copertura ma non riesce a lasciare il segno all'interno della partita.

All. Zeoli 5,5: la formazione iniziale con Ndoj e Curado titolari non si rivela vincente e così nei primi 45 minuti di gara, il Padova sembra davvero di un'altra categoria. Nella ripresa, con Welbeck e Monaco in campo e poi con l'ingresso di Peralta, il Catania gioca decisamente meglio e così la rete del 2-1 è il giusto premio per poter mantenere ancora significativa la gara di ritorno.

Padova 7: primo tempo da grande squadra. Sfrutta al meglio gli errori degli avversari portandosi sul 2-0 con semplicità e, più in generale, mostrando una manovra di gioco valida e piacevole. Nella ripresa si abbassa troppo, soffrendo il diverso approccio del Catania e la rete subita costringe la squadra di Torrente a venire al "Massimino" per dimostrare di meritare la vittoria della Coppa Italia.