Il Presidente Nino Pulvirenti
Una delle immagini più belle di Catania-Genoa è sicuramente quella offerta dal Presidente Pulvirenti: sotto la pioggia, come un tifoso qualunque, a sostenere la sua squadra. Come sempre. A cura di Serena Calandra
Un tifoso d’eccezione...
Non si può dire certo che Nino Pulvirenti sia uno di quei presidenti che preferisce osservare la propria squadra in relazione al titolo che porta o, tantomeno, uno di quelli che osserva da lontano in silenzio, quasi come se non fosse per niente coinvolto. Questa, ovviamente, non è una critica ma un semplice dato di fatto, che ci porta a sottolineare come in realtà non è il ruolo che svolgi che ti rende grande ma come lo svolgi. L’esempio lampante lo si è osservato durante la partita contro il Genoa che ha visto vincere la squadra rossazzurra per 3-2.
Il Presidente o meglio il “tifoso” infatti (perché quella sera, come ogni partita interna degli etnei, non è sceso in campo il presidente ma il tifoso) non si trovava di certo sotto le tettoie dello stadio o seduto in una comoda poltrona a fumare il suo sigaro. No, Pulvirenti era li con i suoi uomini, e come i suoi tifosi era pronto a bagnarsi pur di incitare i suoi giocatori, facendo a meno della sua giacca per indossare quei colori che riempiono di gioia gli occhi di chi segue con passione questa squadra.
Per il Presidente Pulvirenti seguire il Catania non è mai stato considerato un lavoro ma una vera e propria filosofia di vita. Anche quando la fiducia di molti nei confronti della squadra veniva messa in dubbio, quella del Presidente si manteneva viva a conferma del fatto che le prime impressioni non sempre contano.
Il Catania di oggi porta la firma di molti uomini (Gasparin, Bonanno, Salerno fino a mister Maran) ma in primis quella di un grande uomo che, nonostante le sue beghe da imprenditore (vedi il ‘caso-Windjet’) trova la forza di infondere coraggio ai suoi giocatori e di rendere il team più forte di prima.
Le prime due sfide di campionato ci hanno mostrato di cosa è capace questa squadra, la mentalità su cui si fonda “ lavorare sempre di più per ottenere il massimo” e la grande forza di carattere che la contraddistingue. I grandi passi in avanti ottenuti ci consentono, dunque, di affrontare l’attesissima trasferta gigliata, contro la ‘Viola’ di Vincenzo Montella, consapevoli che il Catania proporrà sicuramente uno spettacolo unico all’altezza di questo campionato.
Per ciò che concerne i tifosi rossazzurri presenti sugli spalti del “Franchi” niente paura: anche se probabilmente non ci saranno ‘folle oceaniche’ (così come avveniva in passato) non mancherà, sicuramente, quel tifoso d’eccezione che nessuno può fermare, il nostro presidente “Nino Pulvirenti”.
Non si può dire certo che Nino Pulvirenti sia uno di quei presidenti che preferisce osservare la propria squadra in relazione al titolo che porta o, tantomeno, uno di quelli che osserva da lontano in silenzio, quasi come se non fosse per niente coinvolto. Questa, ovviamente, non è una critica ma un semplice dato di fatto, che ci porta a sottolineare come in realtà non è il ruolo che svolgi che ti rende grande ma come lo svolgi. L’esempio lampante lo si è osservato durante la partita contro il Genoa che ha visto vincere la squadra rossazzurra per 3-2.
Il Presidente o meglio il “tifoso” infatti (perché quella sera, come ogni partita interna degli etnei, non è sceso in campo il presidente ma il tifoso) non si trovava di certo sotto le tettoie dello stadio o seduto in una comoda poltrona a fumare il suo sigaro. No, Pulvirenti era li con i suoi uomini, e come i suoi tifosi era pronto a bagnarsi pur di incitare i suoi giocatori, facendo a meno della sua giacca per indossare quei colori che riempiono di gioia gli occhi di chi segue con passione questa squadra.
Per il Presidente Pulvirenti seguire il Catania non è mai stato considerato un lavoro ma una vera e propria filosofia di vita. Anche quando la fiducia di molti nei confronti della squadra veniva messa in dubbio, quella del Presidente si manteneva viva a conferma del fatto che le prime impressioni non sempre contano.
Il Catania di oggi porta la firma di molti uomini (Gasparin, Bonanno, Salerno fino a mister Maran) ma in primis quella di un grande uomo che, nonostante le sue beghe da imprenditore (vedi il ‘caso-Windjet’) trova la forza di infondere coraggio ai suoi giocatori e di rendere il team più forte di prima.
Le prime due sfide di campionato ci hanno mostrato di cosa è capace questa squadra, la mentalità su cui si fonda “ lavorare sempre di più per ottenere il massimo” e la grande forza di carattere che la contraddistingue. I grandi passi in avanti ottenuti ci consentono, dunque, di affrontare l’attesissima trasferta gigliata, contro la ‘Viola’ di Vincenzo Montella, consapevoli che il Catania proporrà sicuramente uno spettacolo unico all’altezza di questo campionato.
Per ciò che concerne i tifosi rossazzurri presenti sugli spalti del “Franchi” niente paura: anche se probabilmente non ci saranno ‘folle oceaniche’ (così come avveniva in passato) non mancherà, sicuramente, quel tifoso d’eccezione che nessuno può fermare, il nostro presidente “Nino Pulvirenti”.
