Matera-Catania 0-0: le pagelle rossazzurre

Matteo Pisseri, sicurezza da trasferta

Matteo Pisseri, sicurezza da trasferta 

Pisseri unico degno di nota; male mediana e attacco. Sufficiente la gestione di Rigoli, negativa quella del direttore di gara

Pisseri voto 7: Se il Catania evita di uscire con le ossa rotte al termine della prima frazione di gioco, il merito è suo. Attento in ogni situazione e miracoloso su Infantino prima e Casoli poi. Anche nella ripresa non è da meno e controlla i vari tentativi di Negro. Rischia di rovinare tutto franando in uscita su Sartore a 5’ dal 90°, ma è bravo e fortunato poi ad intuire la traiettoria del rigore calciato da Infantino che si stampa sul palo.

Nava voto 6: Casoli martella sulla sua corsia per tutta la partita ma il giocatore di proprietà dell’Atalanta riesce a coprire senza troppi affanni. Non pervenuto in fase di spinta, anche perché schiacciato dietro dal forcing costante dei padroni di casa.

Drausio voto 6: Nel primo tempo controlla Infantino sui palloni alti ma va in difficoltà quando deve far partire l’azione, esponendo i propri compagni ad alcuni rischi con passaggi non proprio ortodossi. Per la prima volta da inizio campionato mantiene la concentrazione e nella ripresa libera l’area da un pallone pericoloso al minuto numero 69.

Bastrini voto 6,5: Assume il ruolo di leader del reparto spazzando a più non posso i palloni che piovono nell’area etnea, in particolar modo nel convulso finale. Dimostra esperienza e maturità quando segnala a Rigoli le difficoltà patite da Fornito nel ruolo di terzino sinistro dopo l’espulsione di Djordjevic, accelerando così i tempi per l’ingresso del più navigato Di Cecco.

Djordjevic voto 4,5: Si fa vedere in proiezione offensiva sfruttando una buona intesa con Fornito e servendo un buon pallone a Paolucci al 9°. In marcatura è però meno attento rispetto alle scorse uscite e numerosi sono i traversoni che provengono dalla sua fascia. Se il giallo rimediato al 44° è indotto dal retropassaggio errato di un compagno al quale prova a rimediare, la seconda ammonizione è frutto della crisi alla quale lo sottopone Sartore con le sue continue sgroppate.

Silva voto 5: La forma non è delle migliori e nel primo tempo si limita a svolgere sufficientemente bene la sola fase di interdizione. E’ suo però l’errore che costringe Djordjevic a ripiegare fermando Sartore lanciato a rete al minuto numero 44. Nella ripresa crolla totalmente ricorrendo al fallo sistematico in mediana. Per sua fortuna è graziato da Paolini e Rigoli lo sostituisce prima che sia troppo tardi.
dal 60° Di Grazia voto 5,5: Buona parte della mezz’ora abbondante che gioca è caratterizzata dall’inferiorità numerica della squadra che certo non agevola le sue caratteristiche. Salta l’uomo con naturalezza ma poi rovina tutto con l’irruenza, che lo porta anche a concedere un paio di calci di punizione di troppo agli avversari nel finale.

Scoppa voto 5,5: Non sempre preciso nei passaggi, dopo i primi 20’ di sofferenza viene mandato da Rigoli a pressare alto sui portatori di palla materani per frenare l’intensità del gioco della squadra di Auteri. Il giochino riesce e prosegue per l’intero arco del match. Era stato presentato però come un regista in grado di orchestrare il gioco: sotto questo punto di vista, fin qui non è pervenuto.

Biagianti voto 5,5: Sulla falsa riga di quanto visto a Reggio, il capitano usa più la spada che non il fioretto e insieme a Scoppa imbastisce un pressing che, alla lunga, riesce nell’intento di sfiancare Iannini e Armellino. Alla squadra tornerebbe utile però anche un po’ più di incisività in proiezione offensiva.

Russotto voto 5: Prova a chiudere delle triangolazioni con Nava, senza mai riuscirci. Rimane confinato sulla corsia destra per quasi tutti i 75’ giocati, subendo la buona guardia di Mattera. Paga i limiti di un atteggiamento tattico che non favorisce i suoi fondamentali.
dal 75° Anastasi SV: Schierato in una situazione di inferiorità numerica avrebbe il compito di lottare sui lanci lunghi dei compagni e far salire la squadra. Ma in pratica nessun lancio lo mette nelle condizioni di svolgere tale lavoro.

Paolucci voto 4,5: Rispetto a Reggio Calabria, in avvio di partita è supportato un po’ meglio dai compagni. Al 9° è servito in area da Djordjevic ma si fa deviare la conclusione in angolo. Al 26° sbaglia la misura del passaggio nei confronti di Silva, che si sarebbe trovato solo davanti a Bifulco. Poi naufraga nel nulla della consistenza offensiva dei suoi, venendo controllando agevolmente da De Franco.
dal 75° Di Cecco voto 6,5: L’emergenza in difesa messa a nudo dall’espulsione di Djordjevic e dalle difficoltà di Fornito costringono Rigoli a ripiegare sulla sua esperienza. Lui risponde presente facendo a sportellate con Di Lorenzo e spazzando ogni pallone che arriva dalle sue parti.

Fornito voto 6: Schierato da ala sinistra si abbassa parecchio per aiutare Djordjevic e Biagianti in fase di non possesso. Discreta l’intesa col terzino serbo, ma pecca di concretezza quando si muove sulla trequarti. Nella ripresa si accentra dopo l’ingresso di Di Grazia, per poi abbassarsi temporaneamente nel ruolo di terzino sinistro a seguito dell’espulsione di Djordjevic. Al netto delle fisiologiche difficoltà incontrate, non smette di lottare e contribuisce alla causa.

All. Rigoli voto 6: Il Catania formato trasferta conferma le defaillances in termini di gioco e pericolosità offensiva già evidenziate a Reggio. Migliora però la tenuta difensiva contro una delle squadre più propositive del girone e al netto di una forma fisica non ancora smagliante i suoi ragazzi dimostrano spirito di sacrificio e adattamento, reggendo senza eccessivi affanni (episodio del rigore a parte) la situazione di inferiorità numerica patita a seguito della doppia ammonizione di Djordjevic. Gli va dato atto inoltre di aver saputo porre un freno all’intensità del gioco dei padroni di casa con la mossa del pressing alto.

MATERA voto 6: Tocchi di prima, corsa, inserimenti. Si vede lontano un miglio il tocco di Auteri ma gli interpreti non hanno la stessa qualità dei giocatori allenati dal tecnico di Floridia a Benevento la scorsa stagione (è inevitabile risentirne sotto il profilo della concretezza in zona gol). Alla mossa di Rigoli, che addomestica i suoi mediani sguinzagliando in avanti Scoppa, l’allenatore biancazzurro reagisce nella ripresa passando ad un 4-2-4 che esalta le doti di Sartore, abile nel saltare l’uomo e cagionare la seconda ammonizione di Djordjevic. L’incapacità di sfruttare la superiorità numerica che ne consegue è però un segnale che ridimensiona le ambizioni da campionato di vertice coltivate.

Arbitro Paolini voto 4,5: Non assegna un penalty netto al Matera a fine primo tempo per un intervento, quello di Djordjevic, che si conclude all’altezza della linea dell’area di rigore. Grazia più volte Silva, autore di troppi falli tattici, facendo arrabbiare Auteri a fine gara. Corrette invece le decisioni riguardanti l’espulsione di Djordjevic e il rigore assegnato a Matera nel finale.